domenica 13 aprile 2014

Siamo circondati da scriteriati primitivi della politica.


L’Italia del 2014 è un paese in bilico tra la pre-agonia compulsiva della disgregazione dello Stato e la post-agonia rasserenante della normalità del medesimo. Urge una scelta. L’attacco alla distruzione dello Stato è concentrico e proviene da molti ed eterogenei partiti e movimenti politici che hanno motivazioni differenti, tutti però uniti da un collante strumentale basato sull’antieuropeismo del “tanto peggio, tanto meglio”. Mai a mente d’uomo si era vista nella storia della Repubblica una simile concentrazione di fuoco, in Parlamento e fuori nella società, contro la ragione e gli interessi dell'Italia. Fortuna vuole che si è alla fine delle chiacchiere. Le elezioni europee dovrebbero fare chiarezza. Grillo e il suo M5S si trova a un passaggio cruciale della sua breve e deludente esperienza politica. Una percentuale bassa di voti sarebbe per lui una catastrofe. Lo stesso dicasi di Berlusconi e della sua nuova Forza Italia composta da irresponsabili estremisti come Brunetta e Santanchè. Una bassa percentuale di voti li farebbe diventare irrilevanti nel prosieguo della legislatura. Le altre forze politiche rimanenti che corrono in modo spericolato e sventurato verso l’antieuropeismo sono la Lega Nord di Salvini (alleato ignobile del facinoroso e focoso venetismo che sogna tentativi irragionevoli di secessione) e la maldestra coalizione della sinistra radicale italiana composta dalla solita varietà di fauna massimalista e agganciata a quel furbacchione di estremista greco Tsipras che tutto propone tranne politiche ragionevoli. Aggiungiamo la destra neofascista e sociale in Italia alleata da sempre di Berlusconi e in Europa alleata con la impresentabile fascista Le Pen e avremo la sintesi di chi sono i partiti irresponsabili che stanno trascinando la Repubblica nel caos. Tutte queste formazioni sono estremiste, a diverso titolo ma sempre estremisti. Ci sono populisti, marxisti, fascisti, regionalisti nostalgici, xenofobi, secessionisti, rei condannati per frode fiscale e rappresentano il" peggio del peggio". Solo per questo, un elettore equilibrato dovrebbe scegliere i loro avversari, cioè i riformisti. Come sia possibile e logico giustificare il fatto che forze politiche così differenti tra di loro possono legarsi da un patto diabolico e luciferino di essere contemporaneamente contro l’euro e l’UE a noi rimane un mistero. Dall’altra parte, nel campo dei riformisti, rimangono il Pd di Renzi, i centristi di ciò che è rimasto del partito di Monti e il Ncd di Alfano, fuoriuscito dall'ex Pdl di Berlusconi. Non c’è da rimanere ottimisti. Dei residui di ciò che fu il Pci nei tempi passati non parleremo perchè fanno pena. Siamo del parere che i risultati delle elezioni del 25 maggio p.v. non saranno quelli che l'armata Brancaleone populista anti-euro auspica. Se il Pd di Renzi riuscirà a vincere le elezioni con un risultato consistente tutti gli altri si sgonfieranno e mostreranno il vuoto di progetto politico che li accomuna. Una vittoria degli antieuropeisti causerebbe un periodo di instabilità preagonico, portatore di disgrazie collettive. Una loro sconfitta le premesse per una rinascita del paese. Saranno gli italiani a stabilire se lo sbilanciamento sarà favorevole agli irresponsabili populisti anti-euro che pensano al piccolo giardino di casa propria o ai più affidabili loro avversari, capitanati da Matteo Renzi che rimane l’unica pedina valida per migliorare la politica in Italia.

6 commenti:

danton ha detto...

Caro Zeno....l'articolo è un inno alle qualità di Matteo Renzi....e allo status quo.....la sua è un opinione rispettabile ma ..assolutamente non condivisibile.......nessuno può pensare che la ragione sia esclusivamente da una parte sola......lei in primis.....

Zeno ha detto...


Carissimo Danton,
grazie del commento. Al suo post rispondo «ni». Sono d’accordo con lei quando afferma che la mia è un’opinione. Ho sempre sostenuto che my opinions do not necessarily have to be true. L’ho dichiarato nella mia pagina personale. Non sono d’accordo invece sulla sua sintesi. Oggetto del post non è fare una sviolinata su Renzi. Se lei mi avesse seguito nei post precedenti avrebbe letto che io ho sempre considerato Renzi il male minore. La perplessità su Renzi scompare quando lo confronto con gli altri. Che Renzi prometta “mari e monti” sono fatti suoi e soprattutto si assume una grande responsabilità, che è quella che deve rispettare le promesse altrimenti ha detto il falso. In verità, il post ha come obiettivo non Renzi e il suo protagonismo ma gli avversari di Renzi . Mi dispiace che lei non abbia colto il senso del post. Io voglio dire chiaramente che Grillo è in my opinion il principale responsabile di ciò che non si è potuto fare all’indomani delle elezioni nazionali per risolvere i mali del nostro paese. Non gli perdonerò mai di non avere accettato di sostenere dall’esterno un monocolore provvisorio di Bersani in cui imporre al Pd (quello della Ditta) il programma del M5S. Lui aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe appoggiato tutti i ddl che si sarebbero mossi in una prospettiva antiberlusconiana. Ebbene ha detto delle falsità perché non ha permesso questo risultato. Oltre a Grillo poi il post vuole far riflettere sull’Armata Brancaleone di chi la pensa in modo differente tra di loro e poi fanno la stessa campagna elettorale (antieuro). E’ una contraddizione logica. E’, cioè, un segnale pericoloso che c’è puzza di imbroglio. Renzi è il risultato di ciò che resta oltre la sola protesta populista e demagogica.

danton ha detto...

caro zeno....ha ragione a ribadire my opinion....infatti lei si scopre ...e da super partes parteggia ...chiaramente per il PD......solo un incosciente poteva appoggiare Bersani....dando i voti alla partitocrazia.....responsabile dello sfascio...senza nemmeno un sottosegretario....a titolo di presenza.....l'imbroglio sarebbe stato quello....e per fortuna che Grillo non ha abboccato.....buon pomeriggio.......

Giancarlo ha detto...

Caro Professore, non rispondo alla sua presente tanto è condivisibile l'esame e gli argomenti di cui parla rispondo invece ad una successiva missiva alla quale lei ha già risposto . Lei dimentica , forse, che il nostro è un Paese dove si è pro o contro, non esistono le differenti sfumature. O si è guelfo o si è ghibellino !
Quindi elencare, come lei ha fatto tutte le ragioni per una scelta ponderata tenendo conto delle delusioni che negli anni, sia passati che recenti, i vari "salvatori" ci hanno dato.
Vogliamo iniziare di famosi anni 90 ? La scelta di Berlusconi parve ai più la logica risposta alla possibile vittoria delle sinistre, ricordare le aspettative che suscitò quella discesa in campo è, almeno credo, superfluo. Oscurò l'astro nascente del liberalismo italico, Segni, autore e portatore della riforma che voleva instaurare in Italia il maggioritario.
Le promesse di una riforma totale del sistema , sia politica che burocratica, sappiamo come è andata ! Solo i ciechi, ma non quelli veri, non hanno visto, il fallimento ! tanto per essere chiari ed evitare quello che all'inizio della mia lettera possa diventare motivo di dissenso , scrivo subito, a chiare lettere che le stesse responsabilità le ha avute , in maniera diversa anche la sinistra nei momenti, pochi, in cui ha avuto la possibilità di governare !
La promessa di uno Stato moderno e funzionante, è rimasta nel cassetto o meglio nelle buone intenzioni. Dove la destra avrebbe potuto mettere mano ha fatto, soltanto, grandi danni , dove la sinistra avrebbe potuto dire la sua ne ha fatti altrettanti, e non meno gravi.
Abbiamo avuto, pochi, amministratori validi e , molti, azzeccagarbugli . Abbiamo avuto le promesse di Masaniello ed abbiamo visto emeriti sconosciuti diventare grandi, in tutti i sensi, anche quello della stazza, politici.
Abbiamo avuto , ed abbiamo , Presidenti di Regione coinvolti in storie di sesso, ed abbiamo avuto Presidenti del Consiglio coinvolti in storie di tasse, per tacere delle altre ! Eppure ancora ci si schiera , pro o contro , mai per , per la moralità pubblica per l' onestà.
Eppure, continuiamo ad essere pro o contro non per.
Il frutto avvelenato, si questo , si chiama grillo, ed il suo movimento. Definirlo in un modo qualsiasi è difficile, loro stessi non si vogliono dichiarare partito, il termine è squalificato, ma movimento. Eppure hanno in loro i germi dell'anarchia, la religiosità catacombale dei primi cristiani, ma non hanno dalla loro altro. Nella ipotesi, certo lontana, ma possibile di una loro affermazione esaminiamo la situazione. Chi sarà chiamato alla Presidenza del Consiglio ? Faranno un votazione on line per questo incarico ? Possibile non ci si renda conto che ad una oligarchia , di sfacciati corrotti, si propone una oligarchia di smanettatori computerizzati ? Eppure gli esempi della loro modesta capacità ne abbiamo e ne hanno avuti. Dichiarare sarò breve e circonciso, oppure nubile al posto di celibe, piccole cose che fanno il paio, però con la correzione del Presidente della Camera, coinciso, onorevole si dice coinciso !

danton ha detto...

Caro zeno.....lei continua ad insistere sul fatto che Grillo doveva appoggiare Bersani perchè ..aveva fatto campagna elettorale contro Berlusconi....ma si dimentica di dire che nello statuto,,del M5S ci sono poche ma chiare regole..ed una di queste è nessuna ALLEANZA con questi partiti ,.se il movimento avesse appoggiato il PD ad oggi si sarebbe sciolto come neve al sole.....e non ci sarebbe più l'opposizione in parlamento............

danton ha detto...

X Giancarlo....vede signore....io capisco i suoi dubbi....e le sue perplessità.....sui componenti del m5S.....sono una novità in assoluto....e la rete è e sarà il loro futuro.....per quanto riguarda ...il tasso tecnico individuale tenga conto.....che " l'istruzione è una gruccia con cui gli idioti attaccano i saggi per non essere inbecilli." questo è un filosofo..moderno Krauss..che lo dice ed io penso non abbia tutti i torti....e si ricordi che Grillo è L'EFFETTO E NON LA CAUSA ..BUONA PASQUA

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