lunedì 24 novembre 2014

L’imbroglio dell’informazione italiana.


Eccoli là pronti all'imbroglio mediatico. Sono i media italiani, ovvero Lor Signori del giornalismo nostrano che, all'indomani della vittoria del Pd alle elezioni regionali di ieri, si stanno scatenando su una presunta sconfitta del partito di Renzi accusato di non avere vinto se non con una forte astensione dei cittadini. Dunque, se non abbiamo capito male, il Pd è riuscito ad eleggere, con maggioranze bulgare, i due governatori delle due regioni col pieno dei voti ma secondo Lor Signori ha perso. Strano modo di fare informazione questo. Molti i commentatori politici - a nostro giudizio da strapazzo - affermano in coro che la clamorosa astensione "mette in sottordine la presunta vittoria dei candidati del Pd. […]Nessuno può nascondere il dato incontrovertibile da vero e proprio buco nero che risucchierà tutte le altre considerazioni “ (La Repubblica"). “Regionali: gli italiani stanno a casa ma Renzi fa finta di nulla e gongola” (Il Giornale). Se non è disinformazione questa diteci per favore quando è che un giornale disinforma. Noi abbiamo sempre ripetuto che Renzi non ci convince. Improvvisa e cambia idea velocemente e frequentemente. Ma noi al contrario di Eugenio Scalfari, ormai non più lucido come quando faceva il giornalista, riconosciamo che il premier colma il vuoto più assoluto di personalità politiche che mai l’Italia abbia avuto dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Così facendo gli organi di disinformazione mettono sullo stesso piano il vincitore Renzi, gli sconfitti Grillo e Berlusconi con l’altro vincitore di minoranza Salvini. Ma che modo è questo di commentare la vittoria del Pd? Dov'è l'onestà e la obiettività dei direttori di giornale? La verità è che tutti, ma proprio tutti, non hanno capito che gli italiani vogliono essere governati da qualcuno che non ruba, che se ne infischiano delle ideologie e badano alla velocità con la quale vengono fatte le riforme. Bene. Avanti così, cara disinformazione giornalistica italiana. Ci ricordi gli astrologi, che indovinano sempre l'oroscopo anche quando prevedono una giornata di pioggia ma esce il sole da tintarella. Così imbrogliate i lettori cari sfrontati.

3 commenti:

Giancarlo ha detto...

Argomento succulento ma che non posso approfondire in questi giorni sono "cieco" non ho collegamento per il cambio di gestore telefonico, ma se me lo consente mi  riservo il " commento" 

Giancarlo ha detto...

Per anni ci siamo nutriti della convinzione che l'alta partecipazione alle competizioni elettorali fosse il sintomo della nostra salute democratica. Era un modo errato di e la conferma ci viene dalla sempre più crescente disaffezione alla partecipazione da parte dei cittadini. La politica, quella cretina, ci ha messo tutta la sua capacità nella riuscita del progetto, alla fine dovremo dire c'è riuscita ! Esaminiamo però, fuori dagli schemi, la cosa senza tralasciare la ragione prima della cosidetta disaffezione. nella prima, ed in parte nella seconda Repubblica l'elettore aveva a sua disposizione una pletora, invero assai nutrita, di offerte, di partiti partitini ed altro vi era il solo imbarazzo della scelta, vi è sempre stato uno zoccolo duro di astenzionismo ma gli altri, quelli che credevano un dovere, prima che un diritto partecipare, ne facevano uso, il proporzionale favoriva quella che è una delle nostre caratteristiche l'individualismo, ne abbiamo fatto uno dei nostri cavalli di battaglia. Il maggioritario ha demolito , o almeno lo farà, questo bastione di certezze, o si sta di quà o si sta di là, nessuna via di mezzo, giusto, sbagliato ? Chissà, di certo per noi è una novità. Tentò, molti anni fà di introdurla, come novità , Pannella, quando si fece promotore di una campagna di "americanizzazione" cioè, come lui predicava, di una astenzione massiccia dell'elettore dalle urne. Fallì perchè il sistema era proporzionale e tutti avevamo un riferimento politico culturale ed ideologico al quale guardare. Oggi l'astenzione , per così dire, massiccia, è il capolavoro della non politica o meglio della politica non. Quella che ha distrutto alla base il rapporto che pure c'era con i cittadini, quella che ha elevato persone incapaci al livello di amministratore quella che ha depredato , non le casse, o non solo quelle, ma la speranza! Ne pagano i conti i giovani , che non hanno lavoro e che non avranno di che vivere quando, anziani, dovranno sopravvivere con pensioni , che già oggi sono ridicole se non da fame, che assistono allo spettacolo di politici che rifiutano di perdere i "diritti acquisiti" dei vitalizi. Gli stessi che pontificano con atteggiamenti moralisti nelle immancabili trasmissioni televisive, come se non avessero nessuna responsabilità. (continua)

Giancarlo ha detto...

Ecco la colpa è sempre di "altri" altri che non hanno fatto o hanno fatto male, altri che hanno rubato altri che hanno legiferato, mai di loro stessi. Ma, questo stato di cose non è premiante per nessuno, non lo è per la cosidetta minoranza del PD, rissosa elitaria e confusionaria, non lo è per quello che viene definito il vincente, la lega, perchè perduto il suo targhet primario , il popolo del nord ora si rivolge in modo a dir poco esilarante a tutti gli Italiani, anche quelli che disprezzava, per la difesa dei "sacri confini" infine per colui che ha suscitato le speranza di molti ma che a molti ha dato delusioni, è inutile che lo nomini! L'errore fatto, in primis quello sulla emigrazione è grave, il sentimento comune degli Italiani non è certo di insofferenza, diciamo pure di razzismo, ma io vedo una deriva preoccupante che non porterà a niente di buono, manca solo che ci sia qualcuno che predichi l'uomo forte ! Spero, ardentemente, che Renzi riesca nel suo intento, spero, aredentemente, che non sia la delusione che ebbi, e credo abbiamo avuto, con la meteora Monti, spero, ardentemente, che la situazione economica migliori nel prossimo anno, non credo che noi si abbia una grande possibilità, se fallisse. A questo punto basterebbe solo una piccola spinta e quel famoso, ormai 60% scivolerebbe nelle braccia di quell'uomo forte di cui ho parlato. La situazione lo favorisce, nessuna personalità è, oggi, in grado di contrapporsi , se mai un disegno del genere fosse partorito, non vi è un solo uomo politico di spessore ed il Presidente è troppo vecchio, le istituzioni troppo logorate perchè qualcuno si erga in loro difesa. Al momento solo una cosa impedisce il tracollo, un potere centrale ancora saldo e, al momento, la mancanza di collante tra le molte rivolte. Ma una si potrebbe trovare , quella che unirebbe la sinistra protestataria alla destra populista, ecco la fotografia della nuova lega !

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