giovedì 8 gennaio 2015

Evento criminoso derubricato a fatterello.


Nonostante i giornali continuino a parlare di “mafia capitale” come di una colossale tragedia abbattutasi sulla città di Roma e nonostante l’evento sia di quelli che producono gravi traumi sulla psiche della gente onesta in verità nella vita di ogni giorno non si percepisce alcunché di traumatico e lo psicodramma non sembra scuotere nessuno. Tutti fanno finta di niente e la città sta assorbendo come una spugna il fatto, derubricandolo a episodio curioso, ormai accaduto e come tale chiuso. La pigrizia della città e l'indolenza dei romani fanno il resto. In pratica è come se non fosse successo nulla. I commercianti continuano a pagare il pizzo, i vigili continuano a latitare, le illegalità degli abusivi continuano a produrre ingiustizie, le municipalizzate lottizzate fino all’inverosimile da nepotismi continuano a proporre servizi inadeguati e da terzo mondo, l’igiene in città (AmaRoma) è inadeguata, i commercialisti e gli studi legali insieme ai politici continuano a produrre tonnellate di carte con le quali fanno "sparire" denari, trasgrediscono leggi, eludono, ingannano, scansano i pagamenti leciti, in una sola parola sottraggono denaro alla collettività. E anche dopo i fatti gravissimi della collusione tra mafia e politica romana persino i politici continuano a far finta di nulla. Loro che sono i principali responsabili del sacco di Roma. Si, è vero ci sono stati alcuni richiami agli iscritti di tutti i partiti a “vigilare” sulle sezioni, sul numero degli iscritti ma in generale non è cambiato nulla. Nulla che faccia presagire un cambiamento di rotta effettivo ed efficace della città e, soprattutto, niente che faccia immaginare una diversa atmosfera nella visione del potere politico sulla vita dei cittadini. Nulla. La cosa che è più strabiliante è però un'altra. I romani se ne fregano del danno di immagine della città. Il loro cinismo e il loro egoismo si sente nell’aria e tutti non se ne preoccupano. E' come se l’accaduto, al di là della curiosità, non li interessasse, mentre magistratura e municipalità procedono nelle indagini con una lentezza esasperante, come la magistratura indiana nel caso dell'accusa ai nostri marò, che è poi sinonimo di sabotaggio. Vero è che tutti costoro non informano e tengono per loro le notizie più importanti e delicate ma questo non giustifica l’abbassamento della guardia dell’intera collettività romana. Se interesse c’è dei media è per lo sfacciato, arrogante e deleterio antagonismo tra sinistra e destra politica, tra ex comunisti e neofascisti che ha sempre portato la politica municipale alla mediocrità e al danno. Mai che l’interesse fosse mosso da altruismo, da esigenze morali, da sentimenti di giustizia. Mai che le questioni poste all’attenzione del Consiglio comunale fossero legate a questioni di equità, di morale, di etica, di comportamentali corretti ed onesti, di valori. In tutto questo alla fine c’è anche un aspetto comico che fa sorridere chi lo ha notato. In poche parole, i responsabili dei più grossi partiti presenti al Comune di Roma hanno inviato ai loro iscritti delle lettere con le quali ci invitano (perché senza averla richiesta è stata recapitata anche a noi) a prendere atto che le mele marce sono state rimosse e che adesso tutto si appianerà. In pratica Lor Signori ci informano che adesso centrosinistra e centrodestra, animati dallo stesso spirito indomito di “impegno e responsabilità” faranno fare alla capitale un salto di qualità perché il centrodestra - a giudizio del centrosinistra - è stato punito per la collaborazione fornita durante l’amministrazione Alemanno alle forze criminali neofasciste e, specularmente, il centrosinistra - a giudizio del centrodestra - è stato scoperto con le mani nella marmellata nei colossali traffici e imbrogli che hanno interessato alcuni membri dell’attuale amministrazione Marino. In sardo si direbbe: capito mi hai? Il fatto è che noi non solo abbiamo capito i messaggi dei capigruppo comunali, che sono degli specchietti per le allodole, ma lo abbiamo sempre denunciato che a puzzare è sempre” la testa” del pesce marcio, mai la coda. Lo dimostra il fatto che dopo la scoperta di mafia criminale tutti i servizi comunali continuano a non funzionare. E a tutt’oggi non sono stati presi provvedimenti esemplari. Esemplari, non effimeri. Quando saranno presi provvedimenti degni di esempio crederemo un po’, altrimenti tutta la nostra riprovazione seppellirà tutti i politici romani funzionali alla corresponsabilità!

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