lunedì 18 maggio 2015

Tesorieri di partito e prescrizione.


Abbiamo ricevuto dal Tesoriere del Pd, On. Francesco Bonifazi, una missiva con la quale ci invita a versare il 2‰ (due per mille) alle casse del suo partito come fonte di finanziamento perché, dice espressamente, “il Pd è tuo, non ti costa nulla, sostenendolo saremo più forti, etc..”. E’ probabile che il Tesoriere del Pd, e tutti i tesorieri di tutti i partiti, abbiano ragione. Ma il punto non è questo. La questione è che siccome il versamento non è obbligatorio va da sé che deve essere anche consapevole e gradito. E sulla base di quale requisiti la consapevolezza e il gradimento fanno scattare la molla della contribuzione? Ecco, ci chiediamo se il Tesoriere del Pd, e tutti i tesorieri dei partiti, si siano posti questa domanda. La risposta è no. Non se la sono posta e forse non interessa loro neanche immaginarla. Desideriamo giustificare a questo punto la nostra risposta al Tesoriere del Pd che anticipiamo è stata negativa. Ecco il ragionamento. Caro Tesoriere del Pd. Lei ci scrive, supponiamo, perchè abbiamo votato a suo tempo alle primarie del Pd e adesso reclama il tesoretto del 2‰ di cui noi siamo in possesso. Sappia tuttavia che una cosa è votare un candidato alle primarie e un'altra cosa è essere iscritto al Pd; mentre è addirittura cosa diversissima "sposare" la politica del Pd, premiandola con il supporto del 2x1000 al partito. Noi non siamo iscritti al Pd e difficilmente lo saremo in futuro. La ragione è da ricercare nel non troppo invidiabile successo che la politica riscuote oggi nei cittadini, soprattutto nei confronti di coloro (e sono tanti e di tutti i partiti) che hanno sfruttato il mestiere del parlamentare per arricchire se stessi e non il bene pubblico. Indubbiamente il Presidente del Consiglio Renzi ha fatto molte cose che giudichiamo positive. Tuttavia non bastano. Non ci basta che il Pd faccia le riforme per avere automatismi di voto e sostegno economico. Il voto, e ancor più il sostegno economico, devono incontrare i desiderata dei cittadini e codesti desiderata non riguardano solo le riforme costituzionali ma anche se non soprattutto altri aspetti, alcuni dei quali si riferiscono ai comportamenti etici in politica, all’onestà intellettuale dei politici e soprattutto alla severità nei confronti dei politici di partito che spesso danno la sensazione di aver perso il senso delle istituzioni. Ci rendiamo conto che lo scontro con la minoranza ha distratto molte energie e risorse del nostro Presidente del Consiglio. E infatti noi stiamo aspettando di vedere quali provvedimenti prenderà il premier nei vari passaggi parlamentari relativamente a scelte legislative che introducano leggi severe contro gli imbroglioni. In questa prospettiva, a nostro parere, un elemento importante di giudizio sarà il "gioco" della prescrizione. Lo chiamiamo gioco perchè finora tutti i politici hanno letteralmente giocato, in maniera ludica e sporca, sulla questione imbarazzante della prescrizione. Lo diciamo con chiarezza: il Pd deve essere contrario a qualunque prescrizione, anche lunga. La prescrizione non l'ha prescritta il medico e non è una medicina. La prescrizione è un colossale favore che si fa a coloro che hanno a che vedere con i processi in tribunale, perchè evidentemente hanno commesso reati di cui sono accusati e rischiano una condanna. Col gioco della prescrizione spesso le rarissime condanne perdono efficacia perché si graziano i Signori condannati mediante la nullità delle sentenze. E così al danno si aggiunge la beffa. In poche parole, la prescrizione interessa solo gli imbroglioni. Il Pd deve invece fare favori agli onesti, i quali non sanno nemmeno cosa sia la prescrizione proprio in quanto sono onesti. Per questi motivi la informiamo che non doneremo nè a lei nè, a maggior ragione, agli altri partiti il 2x1000 perché ancora non abbiamo capito come si comporterà il suo partito su questa per noi delicatissima e discriminante vicenda. Per gli altri partiti il nostro rifiuto è più radicale, perché essi sono o una accozzaglia di populisti in mala fede del tutto inadeguati o difensori spregevoli a prescindere della prescrizione come strumento giuridico per salvare i loro esimi Colleghi da sicure condanne. Cose da delinquenti incalliti. Se lo desidera la autorizziamo a scriverci la stessa missiva il prossimo anno a processo legislativo concluso. Solo allora ne riparleremo.
P.S. “Il PD è anche nostro” ha scritto sopra. Per favore non faccia il furbo. Lei sa perfettamente che il Pd non è nostro, a meno che non ce lo dimostri con la faccenda della prescrizione.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Come lei sa la nuova forma di finanziamento dei partiti li obbliga e mendicare, si credo sia la parola giusta, il 2 per mille. Veniamo alle sue, giuste considerazioni. Per fortuna e scanzo di modifiche questo contributo è assolutamente volontario, mentre nel caso dell'8 per mille non lo è, ci saranno obbiezioni a quanto scirvo, ma la realtà è questa, del famoso 8 per mille una parte , consistente finisce nelle casse della chiesa cattolica, questo a prescindere se sei o meno credente. Giusta la sua considerazione, signori aspetto e voglio vedere cosa fate e come risolverete questi problemi. Premesso, non debbo darle queste informazioni lei ne è consapevole, che le leggi le formula ,nella loro sostanza il Parlamento e la maggioranza che compone il governo, queste leggi debbono, il nostro grande problema, essere condivise con gli alleati, i quali, da quanto ne sappiamo sono leggermente refrattari alla parola prescrizione, concordano sula sua modifica non certo sulla sua abolizione ! Il caso poi della opposizione che si oppone perchè la stessa prescrizione non è più radicale di quanto, faticosamente la maggioranza riesce a partorire.Rende l'idea.
Certo, concordo con lei ,sulla definizione di delinquenti incalliti, e lo sono tutti coloro che, a prescindere dal colore di appartenenza, hanno e continuano a sfruttare la loro immunità. Sarebbe auspicabile che la politica tutta, abbandoni i tecnicismi ed onestamente dica il farabutto deve andare via, ma sappiamo che poi ci si divide tra i garantisti ed i giustizialisti, e questi si trovano , in misura diversa in tutti gli schieramenti.
Non mi sono sentito minimamente coinvolto dalla richiesta dell'8 per mille, anche se obtorto collo dovrò contribuire, non mi sono sentito minimamente coinvolto dalla lettera che Berlusconi ci fece arrivare negli anni passati, le dirò il fatto che la politica, a volte , si ricordi che il suo potere deriva direttamente dal consenso popolare mi consola, sarebbe per me ancora peggio sapere che i vecchi sistemi di finanziamento sono ancora in auge, non che siano scomparsi sia chiaro, ma con la nuova legge dovranno rivedere la loro bulimia finanziaria, almeno , lo spero, questo per dirle che non sono così sprovveduto da credere che tutto fili liscio come l'olio. Le sue aspettative sono quelle della maggior parte di noi, ma per esser certi che le colpe ci siano si dovrà attendere che il responsabile sia ben individuato perchè, ora, sapere che un provvedimento non può esser preso perchè una forza di governo non lo condivide non rende responsabile della mancata soluzione tutte le forze politiche, cosa che agli occhi della opinione pubblica è, ma solo di coloro che lo hanno bloccato.
A volte, ripeto, a volte la politica riesce a meravigliare con le sue malefatte e, perchè no, con le sue sconfitte, basti rivedere la demolizione che nel tempo la Corte Costituzionale con le sue sentenze ha fatto della famosa legge 40, nata nella mente di conservatori religiosi e morta con la penna di giudici, non certo rivoluzionari, ma, altrettanto, non certo per mano di legislatori illuminati.

Support independent publishing: buy this book on Lulu.