venerdì 4 settembre 2015

Basta morti di migranti.


Spesso si dice che le immagini raccontino meglio di un testo una tragedia. In casi particolari un'immagine vale più di mille parole. Mentre le discussioni a livello europeo sul fenomeno drammatico dei migranti che vanno incontro alla morte procedono al rallentatore senza produrre decisioni, il flusso di persone che lascia la Siria e i paesi limitrofi in guerra, non solo non si arresta ma aumenta. Diciamo chiaramente senza se e senza ma che questo produce un tributo di morti che l'UE ha sulla coscienza.
La foto del bimbo che giace senza vita sulla spiaggia di Bodrum in Turchia racconta questo dramma inarrestabile al quale i leader europei hanno risposto con un egoismo squallido e, peggio ancora, con parole ipocrite e vergognose che nascondono il livello di mediocrità della intera classe politica a cui appartengono. C'è da vergognarsi di essere rappresentati nella famosa Unione Europea da capi di governo che sembrano nani, proprio sul loro terreno che è quello della politica. Ma più vergognoso di tutti ci colpisce il silenzio assordante della Nazioni Unite, la famosissima ONU, che in questo momento ha prodotto la più ignobile e vile ritirata che la storia ricordi. Li vogliamo nominare uno per uno perché non è giusto che passi tutto nel dimenticatoio. Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina e il loro eletto Segretario Generale, il pilatesco Ban Ki moon, con i rispettivi capi di governo stanno offrendo al mondo intero uno spettacolo di desolante viltà che annulla in un solo colpo i loro passati di civiltà per la manifesta e insopportabile avarizia di umanità e di nobiltà d’animo mostrata nei confronti dei più deboli e svantaggiati che sono i profughi di guerra.

Mentre quel povero bambino moriva nell’oscurità della notte le classi politiche di questi meschini paesi, che hanno il potere di veto all’ONU, mangiavano a ristorante probabili e costose porzioni di cibi e facevano copiose bevute di champagne. Un contrasto disgraziato e indegno tra ricchi e poveri, tra fortunati e sventurati, che ci hanno ricordato i precedenti storici delle loro società tradizionali di qualche secolo fa in cui masse enormi di contadini e schiavi venivano sfruttati fino alla morte. Una vera e propria follia collettiva infarcita di pochezza e di inanità ha caratterizzato finora l’ignavia di questi cinque politici che si chiamano, non dimentichiamolo mai, Obama, Cameron, Hollande, Putin e Xi Jinping. Cosa avrebbero dovuto fare questi inetti della politica mondiale? Semplice: avrebbero dovuto riunire il Consiglio delle Nazioni Unite e votare una risoluzione immediata con la quale dare mandato a una forza militare, formata dai loro esclusivi soldati, di eliminare le cause di questa migrazione, che è poi la ragione per la quale c’è questo esodo biblico. In altre parole i Cinque dopo avere reclamato il potere di veto all’ONU adesso si assumano le loro responsabilità. E' necessario che risolvano immediatamente il problema dell’esistenza di Stati canaglia e di fazioni bellicose che hanno prodotto i guai della colossale migrazione. I Cinque devono sapere che essi sono i veri responsabili di questo caos mondiale, prodotto dai loro interventi militari mediante il loro potere di veto all’ONU. Dunque, chi è causa del male altrui paghi il pegno della sua irresponsabilità. Ne abbiamo subite troppe da questa ONU che invece di fare gli interessi del mondo esiste solo per fare gli interessi dei Cinque.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Ho avuto bisogno di molto tempo per metabolizzare quello di cui parla. Concordo con lei sulle responsabiltà di quell'organismo internazionale che dovrebbe, ma verbo fu più adatto, dovrebbe fare da argine e da solutore di queste crisi. Ma, è lo stesso Onu che accettò, a suo tempo la guerra in Indocina, è lo stesso Onu il cui Segretario fu ucciso durante una crisi in Medio oriente, è lo stesso Onu che, ancora non trova soluzione alla madre di tutte le crisi, quella Medio Orientale, tra Israele ed il popolo Palestinese. No, non è l'Onu che si credette fosse la panacea, la soluzione, di tutte le crisi, questo è un organismo che è dominato dalla geopolitica, quella che uscì dagli accordi di Yalta che viene definita defunta ma che nella realtà è ancora viva, come il fuoco sotto la cenere che si crede spento. Se il paragone fosse corretto vedo, questo organismo, come i governi che negli anni hanno afflitto il nostro Paese troppi e troppo diversi sono gli interessi che gravitano intorno ai problemi, e troppo diversi sono i compromessi che si vedono, quelli che si possono vedere, proviamo per un attimo ad immaginare quelli che non si vedono!

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