lunedì 11 gennaio 2016

I dilettanti della politica di immigrazione.


Mai visti tanti dilettanti dell’informazione che coprono responsabilità politiche nel settore dell'immigrazione in Italia. A parole si mostrano esperti, competenti e preparati. Stucchevoli e, a seconda dello schieramento politico, moderati o radicali ripetono a memoria lo stesso ritornello che consiste nel dire molto e non fare nulla. In realtà sono degli improvvisatori coperti dal bollino doc dei partiti. In TV si ergono a paladini di competenze e straparlano fino all'inverosimile di politica dell'immigrazione come se fossero professori universitari.
Tra questi spiccano i “più competenti” ovvero i cosiddetti Responsabili della politica di immigrazione di tutti i partiti. In realtà questi “coordinatori delle chiacchiere” sono degli inutili e spesso dannosi demagoghi. I loro discorsi, spesso presentati più sul piano della filosofia e della morale dell'immigrazione che della concreta politica di immigrazione, sono tutti orientati a dare fiato e pubblicità all’opinione dei partiti. Niente proposte concrete. Nessun intervento per eliminare i disagi dei migranti e dei cittadini. Nulla che possa ridurre il divario culturale tra il ricco occidente cristiano e il bisognoso mondo musulmano.
Un folto gruppo di questi ciarlatani vanagloriosi recitano tutti la stessa poesiola imparata nelle sedi di partito. E cioè che da un lato è necessario accettare tutti i migranti e trovare loro la possibilità di rifarsi una vita e dall’altro non attendere un solo minuto e "buttarli a mare" tutti con respingimenti totali.
Tutti dimenticano due fattori. Il primo è il coordinamento dei processi di immigrazione con l'UE che è ineludibile e sul quale non spendiamo parola perché troppo conosciuto. L’altro è quello che ci interessa di più ed è la mancata formazione dei migranti.
Diciamo subito che il problema dell’immigrazione è culturale prima che politico. Questi migranti hanno la necessità assoluta di essere acculturati ai nostri valori e ai principi della nostra società laica. La separazione del potere religioso da quello dello Stato è per loro un buco nero conoscitivo che ignorano totalmente. Il loro problema è che non hanno la più pallida idea del senso e del ruolo che hanno le leggi di uno Stato laico nella vita della società. Sconoscono il significato dei nostri valori, non sanno che questi sono riconosciuti e tutelati costituzionalmente. In una sola parola non sanno nulla di come si dovrebbe vivere da noi. Ecco perchè urgono interventi formativi, scolastici di apprendimento immediati.
Due sono i settori in cui devono essere acculturati. Primo : devono imparare la lingua del paese in cui sono ospitati e intendono rimanere. Devono frequentare obbligatoriamente un corso almeno biennale di lingua e cultura italiana. Secondo: devono frequentare e superare dei corsi annuali di Educazione civica.
Solo dopo si potrà parlare di avviamento al lavoro. Solo imparando le maniere del vivere occidentale possono avere il via libera all'integrazione. Dov'è il ministro della PI che dovrebbe essere il perno centrale di questa politica? Dov'è il premier Renzi che parla solo di gufi? Che cosa sta facendo il governo a questo proposito? Dove sono le opposizioni che si oppongono a Renzi? Nulla. Assolutamente nulla. Tutti assenti. Ecco la ragione perchè i politici italiani sono assolutamente inadeguati al compito che la nuova società impone loro. In poche parole non sanno fare il loro mestiere. Te capì?

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Dire che maggior parte di loro, se non tutti sono dei ciarlatani è dir poco. Ma prima di andare avanti con il discorso debbo dire che dei parenti di mia moglie trasferitisi negli Usa, prima di poter avere la cittadinanza hanno dovuto dimostrare di conoscere la lingua ed i primi rudimenti della locale Costituzione. Non che questo, lo abbiamo viso li abbia messi al riparo da "indesiderati" ma il mio discorso vorrebbe partire da lontano, da quando in questo Paese ed in questa citta vivevano cittadini di tanti Paesi diversi e, almeno dalle cronache, non vi sono stati problemi di inserimento. Sarà perchè in quei tempi non vi erano le differenze religiose che oggi abbiamo? Sarà perchè il detto dura lex sed lex era fermamente applicato? Di certo noi siamo carcerati,si carcerati dalla convinzione, ed educazione, che l'accoglienza è un obbligo morale dettato da obblighi religiosi. Si deve essere pronti ad offrire l'altra guancia, si deve essere pietosi e pronti al perdono, giusto ieri il Pontefice ha rinnovato la sua pena per i carcerati. L adomnda che vorrei fare al Santo padre, se costoro sono prigionieri politici o semplici condannati per vari reati.. Si deve conquistare il purgatorio attraverso la pratica della elemosina. Sono certo che questo non piacerà a qualcuno, non me ne faccio un dramma, fortunatamente non debbo dimostrare niente, so di non stare sullo stesso piano di chi predica che non siamo tutti uguali , ed essendo in pace con la mia coscienza dico ciò che penso , senza remore o finti, si finti, pietismi. L'Europa ed il nostro Paese non sono stati pronti ad affrontare il problema, si problema, e questo sarà sempre più di difficile soluzione. I ciarlatani di cui sopra non hanno idea di come affrontare il problema perchè il problema è enorme e non è risolvibile,con gli strumenti tradizionali. Giusto come lei scrive, costoro debbono essere acculturati, nelle leggi, e dico io nelle regole,che neanche noi rispettiamo. Ecco il detto, conosciuto dai più , se vai a Roma fai come i Romani. La traduzione di ciò è semplicissima. Il lassismo nell'applicare le leggi, una interpretazione delle stesse dove lo stesso reato viene valutato in modo diverso da diversi giudici, la possibilità di reiterare il reato con un semplice cambiamento di nome, vi sono casi di persone arrestate decine e decine di volte ed ogni volta con nomi diversi. la possibiltà di occupare edifici pubblici, aiutati in questo dai nostri cari demagoghi poter usufruire dei servizi, a prescindere se sei o no cittadino se sei o no contribuente se sei o no clandestino. Ebbene credete che questo sia il messaggio migliore per coloro che non vengono in pace per una vita migliore ? Credo di no!

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