lunedì 15 maggio 2017

Alla fine a piangere sono i citrulli digiuni di sicurezza in rete.


WannaCry ovvero il malware dal titolo “voglio piangere” l’altro giorno ha colpito e prodotto guai enormi a circa 100mila computer nel mondo. Molti di questi pc sono di istituzioni importanti come ospedali, ferrovie, uffici postali, ecc. All’UE dicono che “non aggiornare i pc è un atto di negligenza”. Hanno ragione ma c’è dell’altro: l’imperizia e il digiuno di conoscenze sulla sicurezza.
Lasciamo stare per ora la localizzazione dei personal computer infettati e concentriamoci su cosa in primis è necessario che i governi mondiali facciano per evitare simili e più gravi situazioni in futuro.
Prima di proporre un elenco motivato di azioni necessarie a salvaguardare in futuro guai ancora più grandi è necessaria una doppia premessa che riguarda la nuova moneta digitale che garantisce l’anonimato nelle transazioni e l’impreparazione degli utilizzatori di pc.
Il "bitcoin" così si chiama questa moneta di cui gli hacker vogliono il pagamento dei riscatti e il cui possesso è non solo anonimo ma addirittura questa moneta virtuale non è emessa da alcuna nazione del mondo perchè esiste solo in rete, è da smantellare subito, prima che sia troppo tardi.
In pratica è il primo e immediato intervento che è necessario effettuare affinchè il problema venga eliminato alla radice. Solo impedendo l'anonimato nell'incasso del riscatto si può, a parere di molti esperti, evitare alla radice il male. L'altra premessa riguarda la stupidità umana dei dilettanti dell’uso del pc che con molta superficialità non si curano di creare le premesse per una difesa adeguata all'intrusione di virus, malware e trojan che sono le “nuove malattie” del futuro.
La vaccinazione contro la stupidità umana di molti possessori di pc deve essere obbligatoria. In base a questa premessa è obbligatorio che ogni utilizzatore di pc debba sostenere un esame per prendere il patentino di "info-pc", come per la patente delle auto, senza il quale potrà usare il proprio pc solo a casa e in privato ma non su alcun pc di società e istituzioni pubbliche. In poche parole la propria ignoranza non può essere messa al servizio di hacker senza scrupoli.
Tuttavia la premessa per essere completa necessita di un inciso personale e riguarda l’autore del post. Quando la telematica nacque con i primi pc connessi in rete il sottoscritto era già un utilizzatore di pc di prima generazione. A questo link c'è la storia del mio primo collegamento in internet che avvenne nel 1996. Bene. Affermo orgogliosamente che da quella data ho usato il pc collegato in rete fino a tutt'oggi e in maniera intensa e professionale senza mai prendere un solo virus nè un trojan e neanche un malwerino da mercato delle pulci domenicale. In 21 anni non ho mai avuto un solo problema del genere. Come mai? Semplice. Ho capito da tempo che la rete è una cosa pericolosa soprattutto per gli ingenui, i pigri, i distratti, i presuntuosi e i dilettanti.
Bastano poche azioni per permettere a tutti sicurezza nella navigazione. Eppure la gente è superficiale e non usa il cervello. Non lo dico solo io ma lo dicono gli esperti. Basterebbe conoscere un po' il funzionamento di un collegamento in rete per capire che sono severamente vietati i seguenti cattivi comportamenti da evitare con cognizione di causa :
-non utilizzare password insicure;
-se non conosci il mittente di una mail mai fare doppio clic sugli allegati di sconosciuti o sui link presenti nella mail stessa;
-controlla sempre che quando ti colleghi in rete sia presente nella casella degli url il lucchetto o la lettera s nel protocollo https evitando cosi siti pericolosi;
-aggiorna sempre antivirus e sistema operativo.
Basterebbero questi soli suggerimenti per evitare catastrofi. Poi installa per sicurezza
-un programma come Pgp che cripti i tuoi file sensibili;
-fai sempre il back up.
A questo punto sarà difficilissimo avere problemi. Non fai questo? È molto probabile che nel tuo futuro ti succederà il dramma della perdita dei tuoi dati.
Ritorniamo alla domanda iniziale: cosa è necessario fare per evitare situazioni criminali come quella verificatasi l’altro ieri? La risposta è una sola: sinergia della politica e dell’intelligence sotto l’ombrello internazionale dell’Onu e delle istituzioni sovranazionali con il compito di sanzionare i governi e gli Stati che permettano o facilitano questi attacchi contrari all’umanità. Interrompere le prestazioni di servizi come la sanità, i trasporti, l’educazione sono atti criminali che devono essere sanzionati in maniera forte. L'inerzia dei governi e delle istituzioni sarà responsabile della replica degli attacchi criminali.

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