domenica 29 marzo 2020

Assordanti silenzi su cosa succederà dopo la quarantena.


Sul fronte migranti il ministro degli Interni Lamorgese ha detto che in questo mese sono arrivati 240 migranti, i quali sono stati messi in isolamento per 14 giorni. E ha chiuso la discussione. Desidereremmo riaprirla, dopo aver ringraziato il ministro degli Interni per essersi impegnata a fondo nel fare la dichiarazione, alla fine risultata incompleta.
In verità la domanda intendeva chiedere soprattutto che cosa succederà dopo i 14 giorni di isolamento. È ovvio che i 240 migranti dovrebbero avere una casa e del denaro per sopravvivere. Chi glieli fornirà? E se questi signori beccano il virus chi se ne accorgerà? Lei signor ministro?
I 240 migranti saranno delle brave persone ma non sanno nulla di cosa stia succedendo nel paese e soprattutto non conoscono le misure restrittive e gli obblighi imposti ai cittadini. D'altronde basterà che uno solo di loro prenda il virus e sicuramente contagerà tutti gli altri. Pertanto il ministro sappia che si sta assumendo una grossa responsabilità nel prendere decisioni che possano favorire l'emulazione di altri migranti che desiderano trasferirsi in Italia. Sarebbe da irresponsabili far finta che questi rischi non ci siano e dunque non se ne debba parlare.
Come al solito i ministri decidono non tenendo conto di esigenze macroscopiche dei cittadini. Non è cosa buona e giusta fare gli gnorri in una situazione potenzialmente esplosiva come questa. Lo sappia, signor ministro.

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.