sabato 20 ottobre 2007

Protesta contro se stessi.

Oggi, Domenica 20 Ottobre 2007 alcuni partiti della coalizione del Governo Prodi scenderanno in piazza a protestare contro il governo. Questa la notizia. Le opinioni si riducono a una sola, logica e semplice considerazione. Questo è l'unico paese al mondo in cui il governo al potere protesta contro se stesso. Il minimo che si possa dire, in questi casi, è che non è una cosa seria. O no?

mercoledì 17 ottobre 2007

Il relativismo dei valori è inaccettabile.

Era prevedibile. Tutti se lo aspettavano. Colpisce semmai l'immediatezza con la quale la Chiesa Cattolica ha commentato la sentenza della Suprema Corte, che ieri ha deciso di consentire un nuovo processo sul distacco del sondino nasogastrico ad Eluana Englaro, la ragazza in stato vegetativo dal 1992 a seguito di un incidente stradale. Per la Chiesa cattolica "la sentenza significa orientare fatalmente il legislatore verso l'eutanasia". Questo il fatto. Passiamo alle opinioni. Secondo noi da questo clichè non se ne esce. La questione è di quelle che non si risolveranno mai. La ragione, lo sappiamo, è dovuta al fatto che uno dei soggetti coinvolti in questo affaire è una istituzione religiosa. E le religioni, lo sappiamo, non amano confrontarsi con gli altri, magari con spirito galileiano, sui grandi temi. Le religioni sono dogmatiche. Pertanto o si fa come dicono loro o non si cava un ragno dal buco. Con tutta la disponibilità per le ragioni della Chiesa noi non possiamo non far rilevare che la questione interessa l'agire umano, cioè le debolezze degli uomini e le libertà dei cittadini. Per favore, vogliamo ragionare con calma e pensare di dare un senso alle dichiarazioni? Che cosa vuol dire vivere? Se vivere significa stare appesi a un sondino per tutta la vita senza pensare, senza muoversi, senza avere emozioni, senza ansie e preoccupazioni, con l'encefalogramma piatto, allora stiamo prendendo un granchio. A decidere se staccare la spina o meno non può essere una Chiesa ma i familiari del o della disgraziata. Se così non fosse la prigione per gli uomini non sarà la vita ma il corpo. E che prigione può diventare lo abbiamo visto tante volte, non ultimo quello di Welby. Ci dispiace ma questa volta la Chiesa avrà da faticare per far sentire le proprie ragioni.

No, per tortura, del giudice USA all'Italia.

E' la notizia più esilarante che abbia letto da qualche anno a questa parte. Un sorriso lungo più di cinque minuti mi ha consentito di allungare la vita di almeno una settimana. Si tratta della notizia relativa a un giudice statunitense che ha rifiutato l'estradizione verso l'Italia di un un mafioso siciliano perchè il Bel Paese, a suo dire, pratica la tortura. Purtroppo ha ragione. A malincuore dobbiamo riconoscere che dice la verità. La ragione? Primo. In Italia chi viene beccato dalle forze dell'ordine, anche a rubare una semplice mela al mercato, va direttamente in galera e ci rimane per tutto il tempo che è necessario per scontare la pena. Una vera tortura. Secondo. Chi viene condannato a una pena detentiva minore di tre anni deve necessariamente andare subito in galera e scontare la pena interamente. Una autentica torura. Terzo. In Italia non c'è alcun detenuto che può avere sconti di pena, patteggiamenti o permessi di uscita. Una tortura molto forte. Quarto. In Italia chi viene condannato, per esempio per terrorismo, a pene detentive rilevanti non esce mai più dalla galera. Infatti, i terroristi italiani condannati all'ergastolo o a pene detentive superiori ai 10 anni non possono diventare per esempio Onorevoli in Parlamento. Una tortura barbara. Quinto. In Italia una donna che viene fermata per furto o contrabbando in flagranza di reato e viene incarcerata, sebbene incinta rimane in carcere come nel film con Sofia Loren "Ieri,oggi e domani" e non riesce ad evitare la galera. Una tortura razzista e discriminante contro le donne.E ancora, in Italia non esistono gli indulti e le amnistie. Tortura fortissima. In Italia se si commettono reati gravissimi si va alla sedia elettrica perchè in questo paese, torturatore per eccellenza, c'è la pena di morte. Più tortura di così ... si muore.

lunedì 15 ottobre 2007

Nasce il Partito Democratico. Un grande avvenimento della democrazia.

Eccolo il PD. Non è la sigla della bella città di Padova. Non è nemmeno il nome curioso del Ministro delle Finanze e del Tesoro Padoa Schioppa. E' un partito della Repubblica che nasce in un periodo molto triste e turbolento della vita politica italiana. Lo aspettiamo successivamente, quando sarà il momento delle scelte degli uomini che lo governeranno e dei programmi che lo definiranno. Per ora lo salutiamo con speranza. Una sola cosa vogliamo aggiungere all'augurio di crescere sempre di più. Il PD è nato nella maniera giusta, con il contributo decisivo e diretto delle cittadine e dei cittadini della Repubblica (più di tre milioni) e con la scelta straordinaria e pressochè unica di crearlo dal nulla in maniera democratica, cioè dal basso, eleggendo a suffragio universale il Capo. Non è cosa da poco, nè si può far finta di niente. Basti pensare a com'è nato l'attuale partito di maggioranza del Parlamento, chiamato "Forza Italia". Come? Da un atto di nomina aziendale, come in genere si fa nelle società per azioni: il Proprietario di un'azienda o l'Amministratore Delegato prende un gruppetto di amministratori dell'azienda stessa, i più fidati, porta un notaio nella sede della società e, oplà, il gioco è fatto e il contratto è stipulato. Ci penseranno dopo le tre televisioni e i media del Proprietario a creare il consenso (truccato). Onore al merito al Sindaco di Roma, quel "a Wartere" che potrebbe risollevare finalmente le sorti di questo povero e sfortunato Paese. Glielo auguriamo di vero cuore.

venerdì 12 ottobre 2007

Un modo sbagliato di affrontare i gravi problemi della politica italiana.

Ricapitoliamo alcuni fatti di queste ultime settimane. Accomunati da un legame trasversale ci proponiamo di commentarli, anticipando che tutti essi sono fatti diversi ma legati tra di loro, ed hanno come minimo comune multiplo il fascismo come revival.
1) Volgare e violento attacco organizzato dal Senatore Francesco Storace transfuga del partito di Fini. Ha mancato di rispetto, tentando di intimidire la Senatrice a vita e premio Nobel Rita Levi Montalcini, accusandola di essere una vecchia zoppa che ha bisogno delle stampelle. "Un fatto semplicemente indegno" ha detto il Presidente della Repubblica Napolitano. Come giudicare la caduta di stile del Senatore di destra? Semplice. Non ha mai avuto stile e, comunque, si è trattato di un ritorno ai suoi vecchi metodi fascisti.
2) Referendum sindacale sul welfare. I sì sono stati quasi l'82%. Dunque, una votazione plebiscitaria. Se si è democratici si dovrebbe accettare immediatamente il verdetto dei lavoratori. Invece la Fiom del comunista Giorgio Cremaschi non ci sta e dice che il protocollo firmato da tutti i rappresentanti ufficiali del mondo del lavoro e della politica (Sindacati CGIL, CISL e UIL, Confindustria e Governo) si deve cambiare perchè alla sua organizzazione non piace. Evidentemente c'è qualcosa che non funziona in tutto ciò. In realtà a non funzionare c'è un semplice fatto che riguarda il sindacato Fiom e i partiti dell'estrema sinistra che lo sostengono in questa folle iniziativa e cioè che essi sono pieni di fascisti. Diciamolo con calma: il fascismo non è solo a destra ma c'è, ed è forte, anche nell'estrema sinistra. Rifondazione, Comunisti d'Italia, Verdi e associati sono da questo punto di vista un covo di neo-fascisti.
3) Il commissario europeo Almunia richiama il Governo italiano al rispetto dei patti sul debito pubblico. In poche parole Almunia ha detto che il governo Prodi sta facendo veramente poco per diminuire il deficit. Anzi, non sta facendo niente e si sta comportando come il Governo Berlusconi. Incredibile ma vero. Il governo Prodi sta facendo come le cicale: si diverte a spendere e non pensa al debito italiano che ha superato il 110%. Un giudizio sulla politica di Prodi? Politica da piccolo gerarca fascista perchè non ascolta nessuno e decide sempre a senso unico, accontentando l'estrema sinistra massimalista.
4) La sig.ra Bindi, candidata alla Segreteria del neo Partito Democratico, ha detto: "si al burqa perchè è un simbolo religioso". Altri politici, altre storie, uguale logica. Per non scontentare le autorità religiose cattoliche la Bindi dà matterellate sulle pudenda degli italiani. Come? Favorendo la politica religiosa delle gerarchie vaticane e opponendosi a una società che fino a prova contraria dovrebbe essere laica e senza condizionamenti religiosi. Questo modo di vedere le cose tra religione e politica è inaccettabile. Un vero attacco teocratico alla Costituzione della Repubblica. Piccoli tentativi di inoltrarsi sui sentieri fascisti della religione di stato.

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