sabato 31 marzo 2007


La deriva di Berlusconi e la vera natura della sua personalità.

Dunque, all'indomani della cacciata dell'On. Casini dell'UDC dalla coalizione di centrodestra, l'On. Silvio Berlusconi ha incontrato i simpatizzanti del partitino di Alessandra Mussolini, Azione Sociale, ai quali ha annunciato che è arrivato il momento di serrare i ranghi perchè la *riscossa* è imminente. Questa la notizia. Passiamo alle opinioni. In realtà nell'affollato salone del partitino dell'On. Mussolini c'era di tutto. C'era anche il fascista Pino Rauti e i massimi dirigenti della destra fascista italiana. Cose da non credere. Vedere Berlusconi trovarsi a suo agio tra i fascisti ci ha indignati non tanto per il parterre, quanto per le idee belliciste dell'ex Primo Ministro. Che pena vedere un individuo, ex Presidente del Consiglio, prendere in giro gli italiani, gli europei e persino gli statunitensi a proposito del suo modo di intendere gli schieramenti politici e le relative idee che ne derivano. Pur di ritornare al potere non si ferma neanche davanti alla omologazione della destra fascista e antidemocratica che tanto male ha fatto al paese. Parliamo di quell'arcipelago di fascisti, della prima e dell'ultima ora, che si nascondono in un partitino di estrema destra dietro la bandiera dell'anticomunismo. Povero centrodestra. A che punto si arriva pur di nascondere l'idea di un populismo che non ha idee.

giovedì 29 marzo 2007


L'ennesimo partitino di sinistra.

L'On. Mussi dei DS sembra che voglia procedere a una scissione del partito di Fassino e D'Alema per formare un nuovo raggruppamento di sinistra. Questa la notizia. Passiamo adesso alle opinioni. Dunque, l'On. Mussi dichiara che nel panorama politico italiano "è necessario un nuovo partito che si collochi nella grande area socialista". Lo ha detto alla stampa perchè è convinto che è necessario un movimento politico organizzato autonomo che abbia come obiettivo quello di promuovere la costituente della sinistra in Italia. Ci fermiamo qui perchè di politici leggeri ne avevamo visti molti in questi ultimi anni ma l'On. Mussi li batte tutti. E' straordinario il linguaggio adoperato, recuperando termini politici superati come "la promozione di una costituente"; termini che credevamo non avessero più ragion d'essere negli anni 2000. La ragione della "leggerezza" della sua decisione riguarda il fatto che nello schieramento politico italiano c'è già un affollato corteo di partiti e partitini di sinistra che già affollano i banchi cosiddetti rossi del Parlamento. Eppure nel 2007 c'è ancora qualcuno che sente la mancanza di un ulteriore partitino di sinistra. Vogliamo ricordare all'On. Mussi che già esistono: il Partito comunista di Diliberto, il Partito comunista di Rifondazione, il Partito socialista di sinistra, quello di destra, il partito socialista liberale, i radicali, i verdi, la sinistra democratica, la sinistra socialista, addirittura socialisti di destra, etc.. Che senso ha fare un nuovo partitino di sinistra? Boh! E poi i politici si meravigliano della indifferenza degli italiani!


Il vero latin lover? Ha il Dna difettoso.

Uno studio della ricerca scientifica su alcune mutazioni del genoma umano permette di giustificare nell'uomo una maggiore protezione da virus e batteri. Questa la notizia. Passiamo adesso alle opinioni. Fin qui tutto normale. Quante volte la scienza ha giustificato fatti e comportamenti umani con questioni attinenti alla nostra componente microscopica della materia di cui siamo fatti? Questo significa che i cosiddetti bellimbusti italiani o latini in generale, a seguito di mutazioni genetiche, siano diventati più resistenti a infezioni. Tutto chiaro? No. Perchè c'è una coda alla scoperta e cioè che i cosiddetti "portatori" del difetto, a quanto pare, risultano fisicamente più affascinanti degli individui normali. Perbacco, ora capisco perchè io non sono mai stato affascinante con le donne. Capperi, non ho mai avuto alcuna mutazione genetica! Mi dovrò rassegnare alla normalità. Chi lo avrebbe mai detto che più si è affascinanti, più si è deviati dalla normalità! Ecco perchè Cary Grant nel film Notorius ebbe tanto successo sulla bellissima Ingrid Bergman. Un mistero chiarito mi permetterà di dormire meglio la notte.

domenica 25 marzo 2007


Strutture sportive e delinquenza.

Ieri è stato inaugurato a Londra il nuovo stadio di calcio di Wembley. Un gioiello di architettura, comodità, servizi, comunicazioni televisive. Acustica perfetta, 90000 comodi posti a sedere, colori gradevoli e variegati, assistenti dello stadio bravissimi nel dare informazioni e indicazioni agli spettatori, decine di ascensori, 30 scale mobili, quasi 100 cucine, più di 600 punti di ristoro, bar e ristoranti, enormi quantità di birra disponibili in pochi minuti per essere deglutidi dagli assetati, insomma uno spettacolo che meglio di così non si poteva immaginare. E a Roma è la stessa cosa? Allo stadio olimpico di Roma non è la stessa cosa, purtroppo! Nello stadio della Città eterna la sporcizia, i sedili sempre sporchi e imbrattati, la mancanza di servizi adeguati e, soprattutto, la disorganizzazione la fanno da padrone. E poi la folla, una considerevole folla domenicale sempre inferocita, mai piacevole, pericolosa un giorno si e l'altro pure. Ma la cosa che più infastidisce e preoccupa è la colossale (da Colosseo) maleducazione e violenza che la folla romana riesce a produrre ogni volta che giocano le squadre di calcio della Capitale. Roma o Lazio è sempre la stessa cosa. Cori volgari, maleducati, cafoni, razzisti, senza alcun ritegno, incivili. Insomma, uno spettacolo vergognoso. La morale? Non si fa niente per migliorare. Un messaggio diseducatico che preoccupa il futuro di questa città. Nessuno opera per migliorare il senso civico dei romani. Purtroppo è così.

sabato 24 marzo 2007


Accordo per la riforma elettorale: una pugnalata alla democrazia.

Bruto e Cassio uccidono Cesare. Ecco cosa ci è venuto in mente guardando le due foto pubblicate dai giornali sulla chiacchierata tra i due compari della politica italiana, ovvero tra l'On.Fassino (La Volpe) e l'On. Berlusconi (Il Gatto).
Siamo nell'aula del Senato della Repubblica dove è in atto la storica rievocazione dei cinquant'anni della firma dei Trattati di Roma relativi alla costituzione dell'Unione Europea. Solenne riunione alla presenza di centinaia di politici europei di tutti i 27 paesi aderenti. Nella parte in basso dell'aula si notano i due politici italiani parlottare fitto fitto davanti a una platea immersa nei ricordi di quei giorni memorabili. Questi i fatti e passiamo alle opinioni.
I due compari della politica italiana mettono in scena una delle più maleducate manifestazioni di mancanza di tatto e di stile che si potesse immaginare. Infatti, nel mentre si parla di alto profilo storico e politico su quelle importantissime giornate di cinquant'anni fa, Il Gatto e La Volpe non hanno avuto ritegno a parlare di bottega e di meschini calcoli elettorali. Negli appunti che Berlusconi mostra a Fassino si leggono le seguenti parole: Fassino, Maggioranza nazionale, No a preferenze, Si a sbarramento. Dunque, lo sfacciato ex Primo Ministro Berlusconi ha mostrato per intero il suo vero volto di affossatore della democrazia cercando di condizionare l'altro compare, campione di gaffeur con la sortita dei talebani al tavolo della pace, della necessità di non modificare l'attuale norma che vieta la preferenza degli elettori.
Una sola considerazione. Se dalla prossima legge elettorale dovesse confermarsi la mancanza della scelta delle preferenze le due immagini confermerebbero la combutta fra i due. Bruto e Cassio si sono cacciati in un vicolo cieco. Chi vivrà, vedrà.

giovedì 22 marzo 2007

Italiani: furbi o stupidi?

C'è da rimanere di stucco sul fronte delle notizie relative alla liberazione del giornalista italiano in Afganistan. Assistiamo a una commedia all'italiana: furbi i governanti del Bel Paese, tonti gli altri. La ragione? I politici italiani hanno più fantasia nel trovare metodi efficaci per liberare i nostri prigionieri nelle aree calde dell'Iraq o dell'Afganistan, mentre i politici statunitensi o inglesi non riescono a trovare alcuna modalità per ottenere gli stessi risultati. La realtà è un'altra e cioè che USA, Inghilterra et Altri si sono stufati di essere presi in giro dai *furbetti del quartierino* che invece di trattare i terroristi da delinquenti li trattano da amici di osteria. Perchè? Perchè, bisognerebbe sapere che non si fanno i furbi in politica estera. Prima o poi i truffati se ne accorgono e sono dolori. Finché si trattava di pagare i riscatti, americani e inglesi (ma anche tedeschi, olandesi, ecc..) hanno fatto finta di niente. E questo indipendentemente dal colore politico del governo. Anche il centrodestra aveva la stessa maniera di ragionare (evidentemente i cromosomi sono gli stessi). USA e UK non comprendevano, ma si adeguavano. Quando, viceversa, hanno saputo che oltre ai soldi, l'Italia - con pressioni incredibili sul Presidente Karzai - ha fatto liberare anche cinque pericolosi terroristi. Ma quello che colpisce di più è che si è dato al Sig. Gino Strada uomo dei movimenti antisistema la regia delle operazioni. A questo punto gli americani si sono arrabbiati e ci hanno detto quello che pensano di noi in linguaggio più che convincente. Insomma, ci hanno detto che siamo inaffidabili. Con loro i giri di parole e i valzer dei binari convergenti non funzionano. Perchè? Perchè sono gente seria. Ricordate John Wayne nei film western? Ecco, loro sono fatti così, un po' brutali ma seri. Noi più Pulcinella che Pupi Siciliani. Abbiamo vinto? Questione di punti di vista. Ai politici del quartierino che affermano di avere salvato una vita ricordiamo loro che sono state decine e decine le vittime del terrorismo rosso di matrice marxista che adesso si fa finta di non ricordare. Queste vite non sono più importanti di quella di un solo giornalista?

martedì 13 marzo 2007


L'ATAC non può non mantenere le promesse.

Agli inizi del 2006 l'ATAC ha ufficialmente annunciato che fra le 600 pensiline in installazione alle fermate degli autobus di tutta Roma vi era anche quella di Viale Londra dove, com’è noto, stazionano i capilinea di ben tre autobus differenti (764-767-769). L'11 marzo 2007, a un anno di distanza, si viene a sapere da una semplice nota giornalistica sul Corriere della Sera che la tanto attesa e sospirata pensilina non si farà più. Questi i fatti. Passiamo adesso alle opinioni.
Stupisce che l'ATAC liquidi la questione con una semplice e sbrigativa risposta. Dimenticando di essere una società di servizi la cui mission è quella di fornire risposte positive e non negative alle legittime attese della cittadinanza romana l'ATAC risponde dicendo che il marciapiede sul quale dovrebbe essere posta la pensilina è stretto e si trova a ridosso di un cavalcavia. Si ricorda che sul Viale Londra gravitano più di mille appartamenti con una popolazione media residente di circa 4000 persone, molte delle quali attendono i mezzi senza alcun riparo durante le intemperie. La giustificazione data dall’Azienda dei trasporti è tipica di un modo di rispondere quando non si vuole risolvere un problema e non si desidera mantenere una promessa. Si scaricano le proprie responsabilità adducendo motivi di carattere tecnico. Stupisce ancor di più che tecnici, dirigenti e funzionari di una società di servizi di dimensione nazionale, ricca di competenze e formazione professionale, non abbia pensato ad alternative praticabili in modo semplice e tecnicamente corrette. Possibile che uno staff tecnico liquidi in modo così superficiale e sbrigativo, con pessima professionalità, una richiesta che riguarda migliaia di utenti che gravitano su quella strada con risposte inaccettabili e al limite provocatorie? E ancor più stupefacente sembra essere l'ipocrisia della risposta nella quale si dice che: "[...] richiederemo al Municipio competente, l'XI, un approfondimento congiunto per la definitiva decisione in merito". Ovvero la questione viene seppellita per sempre.
Se le cose stanno così e se il livello di insensibilità ha raggiunto forme di inaccettabile presunzione, vuol dire che il Comitato di Viale Londra interesserà i vertici aziendali per altre vie, ricorrendo a forme di protesta che interessino il Sindaco e la Giunta capitolina. E’ intollerabile che ci sia una chiusura così preconcetta alla decisione formalmente presa in precedenza. Non è possibile che nel 2007, per alcuni dettagli tecnici facilmente superabili, si diano risposte così clamorosamente inadeguate con la natura di servizio pubblico dell’Azienda.

giovedì 1 marzo 2007

Berlusconi,"Riforma elettorale? Va bene così".

L'ultimo Berlusconi preoccupa. Preoccupa per le ripetute chiusure a tutti i problemi politici e preoccupa per l'opposizione a qualunque riforma elettorale. Si tratta di questo. In primo luogo, è incoerente. Per cinque anni nonostante i disastri elettorali di tipo comunale, provinciale, regionale ed europeo sostenne sempre che lui era stato investito dal popolo per cinque anni e dunque non gli interessava un fico secco se perdeva giorno dopo giorno consensi nel paese. Adesso parla di andare alle elezioni anticipate dopo pochi mesi e se li sogna anche di notte senza alcuna giustificazione formale. In secondo luogo, non si rende conto che ha fatto fare ai suoi amici della Lega Nord una riforma elettorale che è una vergogna. Ci ricorda tanto le elezioni bulgare di trenta anni fa nelle quali era stato tutto deciso al vertice, proprio come fa lui. Gli elettori sono stati scippati della preferenza e il *democratico* e *liberale* Berlusconi ha voluto una designazione dei parlamentari che venisse dal vertice e non dalla base, proprio come faceva Luigi XIV, il Re Sole. Più antidemocrazia e antiliberalismo di questo ditemi voi a cosa si potrebbe pensare. Silvio Berlusconi il "monarca", perchè di questo si tratta. In terzo luogo, va sbraitando a destra e manca che il Governo ha avuto la maggioranza in Senato grazie al senatore Follini che è stato eletto con i voti del centrodestra. Contemporaneamente nasconde il fatto che il senatore De Gregorio, eletto con i voti del centrosinistra, ha fatto specularmente la stessa cosa in suo favore. Ma questo non lo ricorda, con una ipocrisia che è sbalorditivo vedere in un uomo che ha ambizioni politiche ed etiche. Evidentemente conosce il suo elettorato e vuol dire che si può permettere qualunque decisione, tanto nessuno protesterà.
La realtà è che Berlusconi è un uomo disperato, perchè vede allontanarsi l'idea delle nuove elezioni e che Casini gli nega la leadership della coalizione di centrodestra. Per Berlusconi questo è un affronto che non può sopportare: l'idea di non essere più il deus ex machina è inammissibile e offensiva. Deve odiare Casini più di Follini. E intanto l'indicazione del Presidente della Repubblica, che al primo posto di qualunque agenda politica deve esserci la riforma elettorale, lui non la vuole seguire. E poi si lamenta che nessuno lo può soffrire! Si mette tutti contro. Ah! Dimenticavamo che se qualcuno gli fa notare questa contraddizione allora nega tutto e afferma che *non è stato capito*. Te capì?

Support independent publishing: buy this book on Lulu.