giovedì 1 marzo 2007

Berlusconi,"Riforma elettorale? Va bene così".

L'ultimo Berlusconi preoccupa. Preoccupa per le ripetute chiusure a tutti i problemi politici e preoccupa per l'opposizione a qualunque riforma elettorale. Si tratta di questo. In primo luogo, è incoerente. Per cinque anni nonostante i disastri elettorali di tipo comunale, provinciale, regionale ed europeo sostenne sempre che lui era stato investito dal popolo per cinque anni e dunque non gli interessava un fico secco se perdeva giorno dopo giorno consensi nel paese. Adesso parla di andare alle elezioni anticipate dopo pochi mesi e se li sogna anche di notte senza alcuna giustificazione formale. In secondo luogo, non si rende conto che ha fatto fare ai suoi amici della Lega Nord una riforma elettorale che è una vergogna. Ci ricorda tanto le elezioni bulgare di trenta anni fa nelle quali era stato tutto deciso al vertice, proprio come fa lui. Gli elettori sono stati scippati della preferenza e il *democratico* e *liberale* Berlusconi ha voluto una designazione dei parlamentari che venisse dal vertice e non dalla base, proprio come faceva Luigi XIV, il Re Sole. Più antidemocrazia e antiliberalismo di questo ditemi voi a cosa si potrebbe pensare. Silvio Berlusconi il "monarca", perchè di questo si tratta. In terzo luogo, va sbraitando a destra e manca che il Governo ha avuto la maggioranza in Senato grazie al senatore Follini che è stato eletto con i voti del centrodestra. Contemporaneamente nasconde il fatto che il senatore De Gregorio, eletto con i voti del centrosinistra, ha fatto specularmente la stessa cosa in suo favore. Ma questo non lo ricorda, con una ipocrisia che è sbalorditivo vedere in un uomo che ha ambizioni politiche ed etiche. Evidentemente conosce il suo elettorato e vuol dire che si può permettere qualunque decisione, tanto nessuno protesterà.
La realtà è che Berlusconi è un uomo disperato, perchè vede allontanarsi l'idea delle nuove elezioni e che Casini gli nega la leadership della coalizione di centrodestra. Per Berlusconi questo è un affronto che non può sopportare: l'idea di non essere più il deus ex machina è inammissibile e offensiva. Deve odiare Casini più di Follini. E intanto l'indicazione del Presidente della Repubblica, che al primo posto di qualunque agenda politica deve esserci la riforma elettorale, lui non la vuole seguire. E poi si lamenta che nessuno lo può soffrire! Si mette tutti contro. Ah! Dimenticavamo che se qualcuno gli fa notare questa contraddizione allora nega tutto e afferma che *non è stato capito*. Te capì?

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