martedì 31 ottobre 2006

Le responsabilità di chi ha permesso il degrado di Napoli.

In questi ultimi giorni, Tv e giornali stanno riempiendo le prime pagine con titoloni del tipo: *Napoli, strage quotidiana: due agguati di camorra, uccise tre persone* La Repubblica, oppure *Killer a Napoli, uccise tre persone: angoscia per l'emergenza* Il Corriere della Sera, oppure *Agguati e morti nel napoletano* La Stampa, e via dicendo. Tutti si sbracciano perchè ritengono ormai invivibile la città di Napoli e addirittura qualcuno chiede l’invio dell’Esercito.
Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Vogliamo essere chiari e precisi. A nostro giudizio non ci sono giustificazioni di sorta per tutto quello che le Istituzioni avrebbero dovuto fare e che non hanno mai fatto per eliminare il problema. Dunque il nostro giudizio è severo perchè le leggi esistenti in ordine alla eliminazione della criminalità ci sono ma non sono state rispettate da chi doveva. Dai Presidenti del Consiglio ai Capi delle diverse opposizioni, dai Segretari dei partiti di governo a quelli della coalizione opposta, dal Vaticano e quindi dalle gerarchie cattoliche al potere politico locale, per non parlare esplicitamente di quelle ultime macchiette dei Presidenti della Regione Campania e del Sindaco di Napoli, dai Prefetti che si sono succeduti in tanti anni ai media locali, dai Sindacati onnipotenti e decisionisti su tutto tranne che sulla criminalità, dai Giudici e dalla Giustizia che si sono sempre prodigati per interpretare in senso buonista e magnanimo i reati perpetrati da una massa di crudeli assassini che meriterebbero sic et simpliciter il carcere a vita, ebbene tutti questi Signori sono responsabili politici diretti e personali del degrado irreversibile della città e in particolare sono responsabili di non avere creato le premesse organizzative in grado di evitare che degli assassini criminali potessero uccidere civili inermi e innocenti. La ragione sta nel fatto che questi Signori avevano il potere politico e normativo di fermare il crimine e non l’hanno fatto. Dunque, adesso non piangano lacrime di coccodrillo perché la responsabilità ricade per intero su di loro. Cosa avrebbero dovuto fare? Semplice. Avrebbero dovuto ripristinare le leggi penali che esistevano prima dei vari condoni e delle modifiche in senso buonista effettuati da tutti i partiti a cui questi Signori si richiamano. Sono responsabili perchè hanno modificato in senso permissivo le leggi penali che esistevano al tempo permettendo l'eliminazione della certezza della pena e consentendo l'impunità ai delinquenti. In realtà non è ancora finita perché i reati continueranno finchè non si prenderanno provvedimenti restrittivi della libertà dei criminali che invece vengono invitati a delinquere sempre più di prima. Complimenti a questi Signori, politici e religiosi: ormai il paese è in disfacimento e loro sono i responsabili. Addio Napoli: vedi e muori per mano di un criminale della città.

martedì 17 ottobre 2006

Tragedia nel metro di Roma e retorica: un caso esemplare.

Abbiamo stima per il Sindaco Veltroni. In questi anni ha fatto molto per Roma e la città ha contratto un grosso debito con lui. Ma è venuto il momento di fare meno cinema e notti bianche e più attenzione ai "piccoli" problemi che sono poi i "grandi" problemi dei cittadini di questa città. Il trasporto è il vero e autentico dramma dei romani. Anzi. E' l'emergenza della città. Se fossi Veltroni questa notte non dormirei sonni tranquilli. E domani penserei meno a Di Caprio e più alla metropolitana.

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