domenica 14 febbraio 2016

Le onde di gravità cambiano da Einstein fino a Renzi e … Scalfari


Seguiamo Eugenio Scalfari da una vita. La nostra stima lo ha sempre sostenuto nella sua incessante attività giornalistica. L’abbiamo già detto in precedenza in atri post e non vogliamo ripeterci. Quello che vogliamo ribadire è che egli personifica, a nostro giudizio, un modello di giornalista e di uomo di cultura che ci ha sempre sorpresi per la vastità dei suoi interessi e che lo hanno reso se non il miglior giornalista italiano vivente certamente uno dei pochi che merita di essere citato in questo albo d'oro. Dunque, la nostra ammirazione è notevole. Ma proprio per questo la nostra attenzione sui suoi scritti non poteva non essere posta su una sua manifesta debolezza che riguarda un orticello (quello scientifico) in cui mostra qualche spiacevole inadeguatezza che in alcuni casi sconfina in vera propria carenza conoscitiva. Non a caso esiste da sempre il problema delle "due culture" ed è rarissimo il caso in cui un uomo di cultura domini entrambi i saperi, l’umanistico e lo scientifico alla stessa maniera.
In breve, nell’introduzione al suo domenicale di oggi abbiamo notato alcuni abbagli che non possiamo far passare sotto silenzio.
Il primo. Scalfari, a proposito della notizia inerente alle onde gravitazionali, dice: “[…]immaginate e predette cent’anni fa da Albert Einstein ma fino ad ora mai dimostrate […]” e, nel periodo successivo, afferma: “[…]tenterò adesso di spiegare con brevità e chiarezza il significato di questa scoperta finalmente dimostrata[…]”. Orbene, la parola incriminata è il verbo “dimostrare” perché una scoperta fisica non si dimostra. Si dimostrano i teoremi matematici ma non la legge relativa a una scoperta che afferisce a una scienza empirica.
Il processo e lo sviluppo della conoscenza fisica e, più in generale, scientifica avanza secondo modalità non schematiche e non per accumulazione ma spesso per vie tumultuose e disordinate, altre volte per caso (serendipty), epistemologicamente con metodi che si scontrano tra loro (induttivismo-falsificazionismo) ma mai per dimostrazione.
Le scienze empiriche come la fisica, la chimica ecc. propongono ipotesi teoriche e successivamente effettuano esperimenti per “confermare” o “smentire” l’ipotesi, che rimane ancora tale e provvisoria per sempre, almeno fino a quando qualche scienziato ne dimostra la sua fallacità e inesattezza. Celebre è la catena di successive conferme e smentite dell’ipotesi geocentrica del nostro universo (Aristotele-Tolomeo-Copernico-Galileo-Newton-Einstein). Dunque, una scoperta intesa come una asserzione fisica che soddisfi i criteri metodologicamente fondati da Galileo non si dimostra ma si conferma. Il cambio di verbo non è una sottigliezza perché sotto ci sono un oceano di riflessioni epistemologiche notevoli.
Il secondo. Dice Scalfari.: “[…]La struttura gravitazionale è un equilibrio che cambia di continuo di attimo in attimo, quando i corpi celesti, ciascuno dei quali ha una sua propria densità, entrano in contatto e il corpo più denso attira quello più leggero fino a modificare le orbite della gravitazione e talvolta addirittura a inghiottirlo[…]”.
Qui la parola incriminata è il sostantivo “densità”, che è una grandezza fisica, perché la gravitazione o meglio il campo gravitazionale agisce sulle masse (gravitazionali) dei corpi e non sulla loro densità. A parte il fatto che ci sono due densità, una assoluta e l’altra relativa, con differenti unità di misura, essa si differenzia dalla massa perché è definita come “una massa per unità di volume”. In pratica è una grandezza intensiva, che non dipende dalla massa e per questa ragione è “non estensiva”, ovvero è un’altra cosa. D’altronde Newton espresse la legge di gravitazione universale molto chiaramente in termini di masse gravitazionali (da non confondere con le masse inerziali o le quantità di materia) e non di densità. E questo taglia “la testa al toro”, perché nella legge c’è «m» e non c’è la densità ρ : F = G m1 m2/r2.
Ci sarebbero poi le due parole “macrocosmica” e “microcosmica” che non abbiamo capito cosa intendesse nello specifico. Troppo generiche.
Sono piccoli o grandi errori? Per gli umanisti lievi, per gli scienziati gravissimi perché concettuali. Perché Scalfari ha commesso questi errori? Per stupire. Ha voluto agganciare alla ”scoperta” della “dimostrazione” delle onde gravitazionali di Einstein il suo vero intento che è nella seconda parte dell'articolo, ovvero nella pars destruens, una critica al Presidente del Consiglio Renzi. Tutto qua.
Ci era capitato in precedenza un simile atteggiamento di un professore universitario di Istituzioni di Diritto Pubblico. Ma in quel caso ottenemmo una risposta alla nostra critica con le seguenti parole: “lo so, ha ragione. Ho tagliato l'ultima parte della 3 legge perché avrebbe reso poco comprensibile il seguito”. Ah, questi umanisti! Quante libertà si prendono.

lunedì 1 febbraio 2016

Il fallimento totale della classe politica romana.


«Chi vuol fare sul serio trova una strada. Gli altri trovano una scusa» (proverbio zulu, Sud Africa).
E' quello che è successo a tutti gli ultimi sindaci di Roma. Tutti hanno trovato scuse per evitare di realizzare gli impegni presi in campagna elettorale quando chiesero ai cittadini di votarli come sindaci di Roma. L'annebbiamento della loro memoria è ormai storia e discredito assodato e pesa come un terribile macigno sulla loro testa.
Nessuno di loro ha voluto cambiare le cose a Roma. Tutti hanno trovato una scusa. Che pena pensare a tutti questi inutili bellimbusti che hanno fatto trascorrere il loro intero mandato quinquennale senza concludere nulla.
Tutti i sindaci - senza fare alcuna differenza fra quelli di sinistra e di destra - si sono comportati in modo scorretto con i loro elettori. Avevano promesso e non hanno mantenuto.
Naturalmente c'è il più e il meno. Sul più conveniamo in molti. Si tratta di quell'Alemanno Sindaco che non solo è stato un "incapace certificato" ma addirittura ha agevolato quella che la magistratura ha chiamato l'"assenza di anticorpi" per Mafia Capitale. A dirlo non siamo noi ma la sentenza con la quale la magistratura ha condannato gli autori della "strage dell'etica" a Roma.
Tornando ai sindaci ecco in breve i simboli dei loro fallimenti. Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino. Ecco i responsabili di quanto segue. Roma possiede da sempre la peggiore metropolitana dell'intero continente Europa. A Roma operano da sempre tante aziende municipalizzate totalmente incapaci di svolgere il ruolo loro affidato. Roma è la più sporca capitale d'Europa da sempre. Roma ha il peggior servizio dei trasporti d'Europa perchè mantiene da sempre il peggiore collegamento ferroviario tra il centro città e una sua periferia litorale (Ostia). Roma mantiene da sempre il più numeroso e inadeguato servizio di vigili urbani d'Europa, pomposamente chiamato Polizia Locale. E via discorrendo.
Per evidenziare la malafede che ha contraddistinto tutti i Sindaci degli ultimi anni basta ricordare loro che se avessero letto non tutte ma solo una minima parte delle lettere di protesta inviate dai cittadini di Roma ai giornali locali avrebbero potuto conoscere specificamente fatti ed eventi sui quali avrebbero dovuto intervenire senza colpo ferire. Invece sono stati da una parte silenziosi e privi di udito alle proteste e dall’altra sonanti e allegri nello spendere il denaro pubblico in modo improprio, spesso accontentando amici e nipoti.
Ambigui per scelta, sottomessi ai voleri dei gruppi di potere romano, spesso anche criminale come Mafia Capitale ma non solo, hanno fallito miseramente nei loro progetti politici di migliorare la città e di agevolare la vita dei cittadini. Hanno solo fatto finta di governare la capitale, mostrandosi “deboli con i forti e forti con i deboli” e non facendo assolutamente nulla per modificare i cattivi comportamenti dell’amministrazione comunale della città, vero centro nevralgico dell’incapacità romana. Lo spettacolo più desolante viene poi dalle aziende municipalizzate, vero centro conclamato di posteggio di cugini, nipoti e zii di famiglia. Non scherza, infine, neanche la polizia locale, che è colpevole della totale assenza dei controlli e del rispetto delle leggi. Un vero e proprio "guaio educativo" che alla lunga ha creato nei romani l'idea della impunità, vero centro motore spirituale alla cui acqua si sono abbeverati i mascalzoni. Tutto questo è un vero e proprio fallimento. Uno spettacolo eticamente indecente e desolante.
Naturalmente ciò è potuto accadere per la connivenza di molti cittadini e del loro tornaconto personale che li hanno sostenuti in modo osceno, oltre l’ideologia, per interesse privato. Ma anche il resto della cittadinanza è complice di questo sistema, perché avrebbe potuto incidere con il loro voto sulle tresche di costoro mentre invece sono stati conniventi "di seconda mano", permettendo comportamenti di assoluta immoralità.
Adesso sono rimaste le macerie di un Comune spolpato e impoverito non solo sul piano economico ma soprattutto sul piano etico ed educativo. La cittadinanza alle prossime elezioni, per l'elezione del Sindaco, dovrebbe punire sia la destra, sia la sinistra perchè entrambi vergognosamente complici della assoluta inaffidabilità dei loro politici. Ma non sarà così. E' da millenni che si aspetta il "Sindaco perfetto". Tranne qualche rarità, vige la massima romanesca: Franza o Spagna purchè se magna. Te capì?

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