sabato 24 marzo 2007


Accordo per la riforma elettorale: una pugnalata alla democrazia.

Bruto e Cassio uccidono Cesare. Ecco cosa ci è venuto in mente guardando le due foto pubblicate dai giornali sulla chiacchierata tra i due compari della politica italiana, ovvero tra l'On.Fassino (La Volpe) e l'On. Berlusconi (Il Gatto).
Siamo nell'aula del Senato della Repubblica dove è in atto la storica rievocazione dei cinquant'anni della firma dei Trattati di Roma relativi alla costituzione dell'Unione Europea. Solenne riunione alla presenza di centinaia di politici europei di tutti i 27 paesi aderenti. Nella parte in basso dell'aula si notano i due politici italiani parlottare fitto fitto davanti a una platea immersa nei ricordi di quei giorni memorabili. Questi i fatti e passiamo alle opinioni.
I due compari della politica italiana mettono in scena una delle più maleducate manifestazioni di mancanza di tatto e di stile che si potesse immaginare. Infatti, nel mentre si parla di alto profilo storico e politico su quelle importantissime giornate di cinquant'anni fa, Il Gatto e La Volpe non hanno avuto ritegno a parlare di bottega e di meschini calcoli elettorali. Negli appunti che Berlusconi mostra a Fassino si leggono le seguenti parole: Fassino, Maggioranza nazionale, No a preferenze, Si a sbarramento. Dunque, lo sfacciato ex Primo Ministro Berlusconi ha mostrato per intero il suo vero volto di affossatore della democrazia cercando di condizionare l'altro compare, campione di gaffeur con la sortita dei talebani al tavolo della pace, della necessità di non modificare l'attuale norma che vieta la preferenza degli elettori.
Una sola considerazione. Se dalla prossima legge elettorale dovesse confermarsi la mancanza della scelta delle preferenze le due immagini confermerebbero la combutta fra i due. Bruto e Cassio si sono cacciati in un vicolo cieco. Chi vivrà, vedrà.

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