Eccolo il PD. Non è la sigla della bella città di Padova. Non è nemmeno il nome curioso del Ministro delle Finanze e del Tesoro Padoa Schioppa. E' un partito della Repubblica che nasce in un periodo molto triste e turbolento della vita politica italiana. Lo aspettiamo successivamente, quando sarà il momento delle scelte degli uomini che lo governeranno e dei programmi che lo definiranno. Per ora lo salutiamo con speranza. Una sola cosa vogliamo aggiungere all'augurio di crescere sempre di più. Il PD è nato nella maniera giusta, con il contributo decisivo e diretto delle cittadine e dei cittadini della Repubblica (più di tre milioni) e con la scelta straordinaria e pressochè unica di crearlo dal nulla in maniera democratica, cioè dal basso, eleggendo a suffragio universale il Capo. Non è cosa da poco, nè si può far finta di niente. Basti pensare a com'è nato l'attuale partito di maggioranza del Parlamento, chiamato "Forza Italia". Come? Da un atto di nomina aziendale, come in genere si fa nelle società per azioni: il Proprietario di un'azienda o l'Amministratore Delegato prende un gruppetto di amministratori dell'azienda stessa, i più fidati, porta un notaio nella sede della società e, oplà, il gioco è fatto e il contratto è stipulato. Ci penseranno dopo le tre televisioni e i media del Proprietario a creare il consenso (truccato). Onore al merito al Sindaco di Roma, quel "a Wartere" che potrebbe risollevare finalmente le sorti di questo povero e sfortunato Paese. Glielo auguriamo di vero cuore.
lunedì 15 ottobre 2007
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