Due turisti tedeschi rinunciano alla caparra versata all'hotel sardo e scrivono una lettera: "Cara Italia, ci vergogniamo di questa Germania". Subito dopo l'onorevole Meloni leader di FdI ammette che c’è più solidarietà in questa lettera nei confronti dell’Italia che in tutto quello fatto dal premier Merkel e dall’Ue a trazione tedesca". Orbene, il fatto merita attenzione e qualche puntualizzazione necessaria per non lasciare l’idea che le cose abbiano questa lettura.
Cominciamo col dire che la questione degli eurobond non è così semplice come possa apparire a prima vista. In altre parole è falsa la rappresentazione sovranista che siccome l'Italia sta pagando un tributo di vite umane notevole dovuto alla pandemia prodotta dal covid-19 la Germania deve come minimo permettere l'emissione di bund a spese dell'intera UE per aiutare l'Italia. Si comprende subito che il problema è mal posto.
Per farlo capire meglio invertiamo la questione. Se fosse la Germania a chiedere l'emissione di bund a carico di tutti i paesi dell'Eurozona per motivi di debito contratto negli anni passati dal suo governo spendaccione, l'Italia sarebbe d'accordo di accollarsi i debiti che ricadrebbero anche sui cittadini italiani senza che la Germania si impegnasse a qualche condizione? Ecco dunque che le cose non stanno come i due sovranisti “di noantri” Meloni e Salvini vogliono far intendere. Non parliamo poi dei Ponzio Pilato del M5s e del PD che sprecano denaro preso a debito per spendere a favore di politiche ideologiche di sinistra o peggio per pensioni di cittadinanza da corrispondere a chi non ha mai versato in vita sua 1 solo euro di contributi previdenziali. Di Berlusconi infine è meglio tacere per non sparare sulla Croce Rossa.
Gli slogan della destra italiana e la contemporanea incapacità della sinistra spendacciona “a prescindere” portano a capire che la loro Italia dovrebbe chiedere condizioni zero e ottenere un lasciapassare per poter ingannare i tedeschi, i quali sarebbero costretti a pagare la loro parte della nostra sfrenata libertà a fare debiti.
In fondo in fondo questa è la verità della polemica delle destre contro tutto e tutti che nessuno ha il coraggio di affermare. In realtà si vuole condizionare i paesi rigoristi del nord Europa, colpevoli secondo loro di avere i conti al sicuro ed essere senza debiti!
Questo fatto ci ricorda decenni fa di un produttore siciliano di arance che dopo aver invitato nei suoi aranceti due rappresentanti tedeschi per verificare la bontà dei suoi frutti fece firmare un contratto in cui si impegnava a spedire in Germania 5 vagoni ferroviari pieni di arance tarocco speciali. L'unica variante fu che spedì è vero 5 vagoni di arance, ma scadenti e ammuffite. I tedeschi sparirono per sempre dall'orizzonte come compratori e si rivolsero agli spagnoli dai quali comprarono decine di vagoni di arance. E il produttore siciliano ancora si vanta di avere gabbato i tedeschi.
E passiamo all'altro aspetto della notizia che è la lettera di scuse dei due turisti tedeschi. Abbiamo provato affetto per questi due signori sensibili e generosi perchè anche a noi anni fa è toccato scrivere qualcosa del genere a un giornale tedesco il giorno in cui Silvio Berlusconi, allora potente premier italiano pimpante, nel Parlamento europeo offese il presidente Martin Schultz chiamandolo kapò. Noi ci indignammo e scrivemmo una lettera di scuse al Presidente del Parlamento europeo Schultz, vergognandoci in quel momento di essere cittadini dello stesso paese di Silvio Berlusconi.
martedì 21 aprile 2020
Sovranismo e furbetti del quartierino.
giovedì 9 aprile 2020
Virus e società.
Per la prima volta nella sua storia l’Italia sperimenta la democrazia autentica, sebbene parziale, in cui tutti sono costretti a realizzare la famosa Égalité francese: tutti i cittadini sono uguali nel rispettare l’obbligo degli “arresti domiciliari”. Niente differenze fra italiani ma uguali diritti e soprattutto doveri.
In verità questo principio c’è già da più di 70 anni nei tribunali, in cui si dice che tutti davanti alla legge sono uguali. In realtà non è così. Il ricco soprattutto se premier ha stuoli di avvocati che lo difendono egregiamente finendo per non pagare mentre il povero con l’avvocato d’ufficio paga subito e spesso severamente. È dovuto apparire un male, un terribile virus, che imponendo a tutti alcuni obblighi, ha permesso di realizzare la massima francese della uguaglianza.
Penso che questa conseguenza della pandemia del covid-19 sia una delle piccole cose che gli italiani assoceranno ai ricordi di questo terribile male. La fila ai supermercati o all’ufficio postale rende uguali tutti, ricchi e poveri, professori e operai, avvocati e nullatenenti. Nessuno è privilegiato, né può sentirsi tale.
Certo dal punto di vista economico le differenze rimangono. Il ricco con la sua quotidiana spesa online si fa portare a casa le bottiglie di champagne e mangia pasti cucinati da cuochi costosi mentre il salariato in cassa integrazione stenta a comprare pane e companatico. Mi piacerebbe che le forze dell’ordine fossero severi anche dopo la fine della attuale restrizione della libertà.
martedì 31 marzo 2020
Programma politico e realtà disastrosa di fronte alla crisi dell'UE.
Ecco quattro temi urgenti:
1)Prevenire il collasso sociale del paese.
2)Dare la possibilità di lavorare a chi è in sicurezza.
3)Difendere l’Europa dagli sciacalli. 4)Riconoscere lo scenario da incubo per le dottrine populiste.
Quattro punti efficaci che meriterebbero più attenzione dai politici. Li ha espressi Renzi. Il personaggio non merita attenzione. I suoi spunti si. Sta tutta qui la contraddizione del soggetto.
Dei primi due non intendo dire nulla perchè sono verità incontestabili sui quali il potere politico faccia attenzione a non sbagliare più. I politici trovino la soluzione più adatta. Il Parlamento e il governo lavorino in sinergia senza polemiche tra gruppi di maggioranza e d'opposizione. Ne va della vita dei cittadini. Punto. Altro discorso sono gli altri due punti rimanenti.
Sul terzo punto si è definitivamente rotta l'Unione Europea. Sentire le parole e il tono dello sciacallo olandese che gode delle disgrazie dei paesi mediterranei alle prese con la terribile pandemia del covid-19 fa venire in mente l'idea dello sciacallo che a tradimento fa fuori la sua gustosa preda inconsapevole. Si tratta del discorso ripugnante del ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra che impedisce all'Ue di dare aiuto a Italia e Spagna sottoforma di prestito finanziato da bond europei.
Ma non è da meno il quarto punto con il primo ministro ungherese Viktor Mihály Orbán che con la scusa della difesa del suolo ungherese si è fatto dare dal Parlamento i "pieni poteri” a tempo indeterminato, generando allarme in Ungheria e producendo di fatto un colpo di Stato a tutti gli effetti nella democratica Unione Europea.
In conclusione due nomi impronunciabili, due individui spregevoli con due interventi inaccettabili caratterizzano una Europa ridotta ormai a brandelli di democrazia da gentaglia che non avrebbe dovuto avere la comprensione avuta dall'"amico" tedesco, supervisore della politica estera ed economica dell'Unione. E i vari sovranisti Salvini & Meloni che non nascondono la loro simpatia all'ungherese.
Un vero disastro proveniente da quaquaraquà continentali.
lunedì 30 marzo 2020
Fine del globalismo e inizio del glocalismo.
Il titolo non è uno sciogli lingua né un gioco di parole. È una bozza del futuro. Addio al mondo in perenne movimento da un continente all'altro e da un paese all'altro. Addio aerei in coda sulle piste aeroportuali di partenza e di arrivo. Addio al lavoro ovunque, da chiunque. Quando finirà la carneficina il mondo e noi stessi non saremo più quelli di prima. Certo ci saranno molti che tenteranno di fare "come prima". Ripetere abitudini acquisite e utilizzate non significherà tuttavia ritornare "come prima". Piuttosto significherà qualcosa che ha a che vedere con il famoso proverbio che recita testualmente: "l'amicizia ripigliata è come la minestra riscaldata". Si. Ripeteremo gesti antichi ma il risultato non cambierà. Al ristorante non troveremo più quelli "di prima", né si apprezzeranno più le pietanze di prima "come prima". In vacanza non si andrà più "come prima". All'estero non si viaggerà più "come prima". I rapporti fra i cittadini dell'unione europea non saranno più gli stessi "di prima". Ognuno penserà per se stesso e al diavolo gli altri, specie se stranieri. Il first America di Trump o il prima gli italiani di Salvini cosa sono se non il tentativo autarchico di richiudersi su se stessi? Mangia italiano, compra italiano, spendi solo per il made in Italy, significa rifiuto del globalismo e certezze solo sul locale, sul km zero, ovvero sulla fattoria che produce i formaggi e il vigneto del contadino che produce il vinello di borgata. Scusate chi di noi dopo il messaggio cinico del governo olandese che con disprezzo ha chiuso la richiesta di bond europei formulata da una decina di premier europei, compreso il nostro Conte, comprerà più al supermercato il formaggio leerdammer o il maasdammer? Nella storia ci sono stati sempre cambiamenti epocali dopo epidemie e guerre. Temo che ci saranno anche domani. Per adesso è necessario sopravvivere e stare e casa. In attesa del ragazzo che ci porta la spesa acquistata online.
domenica 29 marzo 2020
Assordanti silenzi su cosa succederà dopo la quarantena.
Sul fronte migranti il ministro degli Interni Lamorgese ha detto che in questo mese sono arrivati 240 migranti, i quali sono stati messi in isolamento per 14 giorni. E ha chiuso la discussione. Desidereremmo riaprirla, dopo aver ringraziato il ministro degli Interni per essersi impegnata a fondo nel fare la dichiarazione, alla fine risultata incompleta.
In verità la domanda intendeva chiedere soprattutto che cosa succederà dopo i 14 giorni di isolamento. È ovvio che i 240 migranti dovrebbero avere una casa e del denaro per sopravvivere. Chi glieli fornirà? E se questi signori beccano il virus chi se ne accorgerà? Lei signor ministro?
I 240 migranti saranno delle brave persone ma non sanno nulla di cosa stia succedendo nel paese e soprattutto non conoscono le misure restrittive e gli obblighi imposti ai cittadini. D'altronde basterà che uno solo di loro prenda il virus e sicuramente contagerà tutti gli altri. Pertanto il ministro sappia che si sta assumendo una grossa responsabilità nel prendere decisioni che possano favorire l'emulazione di altri migranti che desiderano trasferirsi in Italia. Sarebbe da irresponsabili far finta che questi rischi non ci siano e dunque non se ne debba parlare.
Come al solito i ministri decidono non tenendo conto di esigenze macroscopiche dei cittadini. Non è cosa buona e giusta fare gli gnorri in una situazione potenzialmente esplosiva come questa. Lo sappia, signor ministro.
sabato 28 marzo 2020
È inutile illudersi. Se anche nei momenti di tragedia nazionale, come quella attuale dovuta al covid-19, giornalisti, politici e soggetti appartenenti ai cosiddetti "social" si lanciano nelle più tremende meschinità pur di assaporare il gusto della polemica contro l'avversario vuol dire che gli italiani sono un popolo moribondo. E' perfettamente inutile cantare l'inno di Mameli e/o esporre la bandiera nazionale ai balconi quando poi in modo volgare si continua ad insultare l'avversario considerandolo un nemico politico. Non ne uscirà nulla di buono.
Il Blog riprende vita
Il Covid-19 e le sue conseguenze sociali, economiche, politiche e morali mi impongono di rivedere la decisione di congelare questo blog. Penso che ad accadimenti eccezionali debbano corrispondere "scongelamenti straordinari". Da oggi il blog è riaperto e non cambia strategia sui contenuti. Dare legnate virtuali a tutti gli imbroglioncelli delle fake news della rete è una delle mission prioritaria. C'è anche il resto. Noi ci siamo.