lunedì 6 marzo 2006


Siamo contro l'attuale modo di condurre la campagna politico-elettorale.

Una breve riflessione a margine di questa rubrica per giustificare la ragione per la quale abbiamo deciso di astenerci da qualsiasi commento politico durante l'intero periodo preelettorale. Ecco alcune di queste motivazioni.

- Siamo contro la delegittimazione politica degli avversari. In campagna elettorale i candidati sono tutti uguali e devono essere in primo luogo rispettati, in seconda istanza giudicati per quello che hanno fatto e per quello che intendono fare, non per altre ragioni.
- Siamo contro le campagne elettorali urlate, rozze, piene di violenza verbale e di rabbia contro l'avversario.
- Siamo contrari alle menzogne, alle cifre gonfiate e messe lì per soddisfare il proprio desiderio di pseudo-supremazia del tipo "io sono il più bravo" e "tu non conti niente".
- Siamo contro le campagne elettorali ciniche e ipocrite, impostate esclusivamente per convincere gli ingenui che "io farò, io farò, io farò".
- Siamo contro chi dice io ho fatto tutto, io ho fatto l'impossibile, quando l'impossibile non si può mai fare proprio perchè "non possibile".
- Siamo contro quei politici che predicano bene e razzolano male, del tipo "prometto che nelle dimostrazioni di piazza non ci saranno disordini" e poi fanno degli ipocriti distinguo tra contestatori violenti ma "buoni" e contestatori "cattivi" non invitati alle manifestazioni.
- Siamo contro chi afferma che l'interesse nazionale non interessa a nessuno e, dunque, me ne frego. Ma siamo anche contro chi afferma che l'interesse nazionale è importante perchè persegue lo sviluppo economico del paese e poi invece appoggia i localismi contrari a tutto.
- Siamo contro chi tenta di spacciare la famiglia, cioè l'unione riconosciuta dalla Costituzione, come se fosse un contratto di locazione tra un locatore e un locatario.
- Siamo contro i professionisti della trasgressione e della volgarità, così come siamo contro chi inneggia "al lupo al lupo" invece di parlare di contenuti politici e non modera i toni.
In una sola parola, siamo contro tutto questo marciume di sistema politico elettorale che si è imbarcato, da una sperduta spiaggia, in una piccola e sgangherata barca e si dirige sempre di più verso l'uragano che travolgerà tutto e tutti.
Per protesta contro queste rozzezze ci asterremo dal commentare tutta la volgarità che si profila all'orizzonte da qui ai prossimi mesi. Riprenderemo il 10 Aprile.

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