lunedì 14 settembre 2015

Italiani e imbrogli: un’accoppiata trionfante.


I media riportano notizie gravissime a proposito della gestione dei patrimoni confiscati ai boss della mafia. Sembra che una pattuglia di giudici preposti a questo scopo siano sotto inchiesta perché sospettati di una gestione, diciamo così, un po’ allegra dei beni dei mafiosi. Non ci interessano i loro nomi. Ci interessa viceversa sottolineare che se anche i giudici sono indagati per qualche reato vuol dire che siamo arrivati al capolinea di un percorso granitico di amoralità, iniziato in modo sostanzioso col berlusconismo e ininterrotto fino ad oggi in cui tutti, in modo indegno, sono coinvolti nel vuoto etico della vita dell’intera nazione senza aver fatto nulla per evitarlo. In pratica non si salva nessuno. Politici, giornalisti, avvocati, magistrati, professori universitari, sindacalisti, manager e dirigenti pubblici, industriali di piccola e grande industria, chi più e chi meno, in questi anni hanno vissuto per arricchirsi in modo immorale e scorretto col concorso di politici senza scrupoli di tutti gli schieramenti. Di questi ultimi non ci sono più distinzioni da fare: politici di destra, di centro e di sinistra, di governo e di opposizione tutti uguali nella loro sete di denaro, sono riusciti negli anni passati e ancora oggi con leggi appositamente studiate a tavolino e votate in un colpevole silenzio, a creare le condizioni normative per il più colossale furto nazionale di ricchezza ai danni degli svantaggiati che mai nazione nell'intero sistema planetario abbia prodotto. Certo un furto se viene coperto da una norma legislativa non è più furto. Pertanto è bene che impariamo a prendere nota che si è trattato non di furto ma di applicazione accurata di norme. La pietanza in ogni caso è la stessa ed ha il medesimo sapore: sfruttare la propria carica e il proprio ruolo per accaparrarsi il massimo possibile! Ricordate tutti quei casi di sindacalisti e dirigenti regionali che sono riusciti a prendere pensioni d’oro fino a un massimo di novantamila euro al mese con un normale lavoro? Tutti hanno dichiarato che hanno sfruttato le norme di legge. Dunque, in questo paese tutto è possibile se si ha a disposizione un capo di governo prezzolato e disponibile. Ricordate quando si è toccato il fondo in cui la Camera dei deputati votò una mozione in cui si asserì che una minorenne, non certo dalla condotta irreprensibile, che allietava le serata di Berlusconi era la «nipote di Mubarak»? Non sappiamo quante pernacchie nel mondo siano state prodotte per questa scandalosa condotta del nostro Parlamento. Certo di sicuro c'è che siamo stati associati più ai Pulcinella che ai S. Francesco d’Assisi. Non bastavano gli scandali precedenti adesso si aggiungono anche quelli creati da magistrati che avrebbero dovuto inquisire e invece sono stati inquisiti. Cose da pazzi si direbbe in questi casi. Queste leggi, appositamente create per far guadagnare in modo scorretto chi non merita, riguardano praticamente tutti coloro che hanno potuto sfruttare leggine di inaudita immoralità in grado di capovolgere un imbroglio in una opportunità. Per esempio, che ne dite di quei sindacalisti che hanno accettato una promozione appena pochi mesi prima di andare in pensione per percepire un assegno sovrastimato da aumenti fittizi e contraffatti di salario permesso da industriali scorretti per un volgare e utilitaristico do ut des? Un esempio recentissimo fra i tanti. Nel mese di giugno di quest’anno, non il secolo scorso, il Senato nella sua autonomia approva una leggina ad hoc per i commessi di quest’aula. La leggina afferma che i commessi del Senato se hanno raggiunto i 57 anni (57 non 67 come è adesso la legge) possono, entro il mese di luglio del 2015, chiedere di andare in pensione con una decurtazione del 20% dell’assegno pensionistico che, in modo beffardo, verrà reintegrato al 100% nel momento in cui il dipendente conseguirà l’età di pensione prevista dalla legge nazionale corrente. I giornali non ne hanno parlato e la notizia è solo il passaparola di illusi o di arrabbiati che credono ancora in uno scatto di moralità della classe di governo o di improbabili rivoluzioni politiche. Tra questi spicca il nostro Presidente del Consiglio il quale, dietro le riforme costituzionali e facendo il finto tonto, nasconde una inaccettabile condotta di connivenza che crea ulteriore zavorra sul bilancio dello Stato, mediante dazioni immorali. Siamo di nuovo al punto di partenza. Cioè siamo di nuovo al capolinea di un percorso di immoralità che ha trasformato gli italiani onesti e puliti dell’inizio della Repubblica in lestofanti attuali che mettono al primo punto dei loro interessi il profitto, per giunta con l’imbroglio. Papa Francesco è stato l’unica autorità che l’ha denunciato con franchezza. Tutti gli altri sono correi.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Una frase si sente spesso, tutti uguali. Eppure non abbiamo altro a cui appigliarci! Credo, e ne sono convinto, che nessun sistema è mondo da queste cose, nessun presunto o reale Catone può dire tranquillamente nel mio Paese questo non succede ! Ma, riconosciamolo, abbiamo un grande primato. In quale altro, Paese, si trovano altrettante centrali di potere malavitoso come abbiamo noi ? In quale altro Paese vi sono così tante norme e leggi ? In quale altro Paese vi sono 5 corpi di polizia ? Nulla scappa al sistema , eppure dobbiamo conviverci. Però attenderei la conclusione delle inchieste prima di strapparci i capelli, quie pochi che ancora ci restano, troppe inchieste sono finite con un nulla di fatto, troppi personaggi hanno avuto o sofferto l'onta delle accuse poi rivelatesi infondate. Ed ecco una ulteriore, drammatica considerazione. Si pensa che una azione della magistratura sia fondatissima, quando toglie la libertà e l'onore ad una persona, ma i fatti ci hanno dimostrato che, a volte, così non è, il caso più ecclatante quello di Tortora mi viene in mente. Mal comune ecc.ecc. il caso del Vaticano significa qualcosa ? Ci sarà ,forse nell'aria della città una magica malefica polverina che induce al peccato ? Il caso Ior, il caso Idi, personaggi che fanno della correttezza la loro predica quotidiana del lucro il loro credo terreno, ne abbiamo avuto notizia, non cito nulla di cui non si è al corrente..Disse il profeta, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ecco è di pietre che abbiamo bisogno! Ma, ne abbiamo poche.

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