venerdì 8 aprile 2016

Caino privilegiato, Abele cornuto e mazziato.


Nel 1987, ben 33 anni fa, ha ucciso la moglie. Non contento di ciò informa il figlio che la scomparsa della mamma è dovuta al fatto che è fuggita con il suo amante abbandonando lui e il figlio, scomparendo da qualche parte. Nel frattempo trova subito il coraggio di sposare la cugina della moglie. Quattro anni dopo chiede il divorzio accusando la donna di abbandono del tetto coniugale. Infine, per 33 anni continua nella menzogna più immorale. Questo il parziale curriculum di un siciliano di 58 anni di Gela scoperto dalla confessione della nonna del ragazzo. La tenacia del figlio e della sua compagna avvocato ha permesso di denunciare il fatto ai carabinieri e dopo un anno di ricerche e del processo, i giudici condannano il siciliano di Gela all'ergastolo. Fine della storia.
Ci siamo dilungati in questa premessa di cronaca perchè ci preme sottolineare l'efferratezza dell'omicidio. Il solo ascoltare la storia ci fa vergognare di essere entrambi cittadini della stessa nazione e nello stesso tempo ci conferma che i veri nemici dello Stato italiano non sono solo i criminali che commettono crimini contro la persona di tale portata. No. C'è un'altra tipologia di persone che vorrebbero abolire l'ergastolo perchè sostengono che è un crimine. Per costoro che abusano del sostantivo crimine affibbiandolo a chi vogliono loro i due crimini si equivalgono.
Ebbene no. Noi non ci stiamo a questo attacco rozzo e primitivo dei Radicali, seguaci di quell'istrione di Pannella che vorrebbe azzerare le condanne. Ci sconcerta non certo Pannella e i suoi Radicali che lo seguono in questa pazzesca campagna contro le vittime, ma la capacità che ha questa gente di convincere le persone che è lo Stato il vero criminale e non i carcerati che hanno commesso i reati.
C'è poco da dire su questa posizione se non che si tratta di una operazione degradante dell'essere umano di premiare Caino e punire Abele. Sui radicali ci sarebbe molto da dire. Sono persone in grado di veleggiare da alti ideali di democrazia e libertà a rozze e provocatorie protezioni di classi di persone che hanno commesso crimini usate per bassi scopi politici di distruzione di un conformismo politico che li ha esclusi dal potere. Dovrebbero andare a lezione di comprensione di cos’è il dolore delle vittime e dei loro familiari.

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