mercoledì 8 novembre 2017

Una massa di cinici e malvagi in giacca e cravatta in Parlamento.


Mai vista una classe politica di governo così inadeguata come quella italiana. I nostri governanti sono diventati miopi e sordi davanti a una realtà incontrovertibile di società ormai sbrindellata nella tenuta dell’etica e del senso civico che reclama interventi legislativi forti nel campo dei delitti contro le persone.
In poche parole in Italia oggi c’è una magistratura che a causa di rattoppi legislativi e di buchi normativi che si sono realizzati nel tempo hanno tolto efficacia alle norme del codice penale. La conclusione è che il medesimo Codice è diventato sostanzialmente inutile e totalmente inadeguato nella definizione delle pene ai criminali.
Quante volte abbiamo letto sui giornali che un anziano o una giovane hanno subito violenza da un loro nemico e i tribunali salvano il reo con condanne simboliche e inaccettabili perché lo prescrive il codice penale? Quante volte le vittime di violenza hanno dovuto nascondersi perché tra le pieghe degli articoli del codice vi era un comma che permetteva al reo non solo di non andare in galera ma che addirittura andasse ad abitare a pochi metri dalla vittima in attesa di una sentenza che non arriva mai?
Ormai questi casi non fanno più notizia, così come non fa più notizia la protesta di molte vittime che al danno devono subire anche la beffa dei rei che vengono scarcerati dalla magistratura.
Viene da Ostia l’ultima notizia che un giornalista è stato aggredito da un membro del clan locale riportando il setto nasale rotto. Sarebbe facile dire che chi fa violenza ha sempre torto. Parole che ormai nel registro della cronaca non hanno più alcun significato. Con questo slogan il problema non solo non lo si risolve ma lo si trasforma in un rito, inutile e oltraggioso per le vittime.
Il problema è più generale. In Italia il codice penale è ormai totalmente inadeguato a fronteggiare la violenza di coloro che non hanno rispetto della persona umana. E’ inutile girare intorno al problema perché questa è la verità. I politici, soprattutto quelli di governo, chiudono occhi e orecchie ai bisogni di giustizia dei cittadini. In un paese serio questi politici sarebbero stati mandati a casa e i nuovi politici avrebbero approvato nuove leggi più efficaci e più in sintonia con la domanda di sicurezza dei cittadini. Invece da noi questi politici - premier, ministri e responsabili dei partiti - non intervengono mai in sede legislativa per cambiare le norme adeguandole ai nuovi reati che si beano di parole come tolleranza e libertà. Quando tutti questi intelligentoni capiranno che la via maestra è quella della modifica legislativa del codice penale sarà troppo tardi.
Uno Stato serio avrebbe messo da tempo la fiducia su un provvedimento legislativo ormai ineludibile e in grado di evitare il ripetersi di fatti come Ostia, che riguardano addirittura il senso stesso della democrazia. Ma qui stiamo parlando di uno Stato serio non di uno Stato in cui il partito di maggioranza al governo pensa di bloccare le intercettazioni colpendo i giornalisti e non offrendo uomini e mezzi alle forze di polizia. Alle prossime elezioni il Pd diventerà irrilevante.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Facciamo un pochino di pulizia : 91 disegni di legge sono al momento a metà strada, approvati un ramo e in attesa della seconda approvazione nell’altro ramo. riforma del codice antimafia,  rinnovo dei mandati degli organi del comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali. testamento biologico, ius soli, divorzio breve, legittima difesa e concorrenza.: decreto banche venete decreto per il sud,decreto vaccini , decreto per la parità di trattamento dei creditori,  legge europea 2017 e la legge di delegazione europea 2016. manovra correttiva. Una, piccola carrellata dei provvedimenti, e decreti, fermi in attesa di una conversione, che mai arriverà.

Per evitare lunghi elenchi non ho di elencato in quale dei due rami del Parlamento, questi sono fermi. Già, perchè l'anomalia italiana non si ferma alla lunghezza delle approvazioni ma anche al doppio esame. Due camere distinte elette con due diverse leggi elettorali. Si può ipotizzare un condominio che ha due diversi amministratori, l'uno diverso dall'altro che funzionano con regoele diverse ed hanno una differente visione ed organizzazione del lavoro ? L'uno attento ai problemi quotidiani, l' altro attento ai problemi generali, l'uno pronto alla soluzione l'altro pronto alla sedimentazione ?

Evidentemente no, ed eccoci alle modifiche toppa, per rispondere ai danni dell'uno si deve provvedere con le toppe, le quali, siamo sinceri, nel campo della giustizia, quindi del diritto, a volte fannno più danno che bene. Una attesa di anni, da parte del danneggiato e, perchè no, da parte dell'accusato, fu risolta con la modifica dei termini di scadenza, come dire i processi sono lunghi, troppo, allora interveniamo sulla durata del loro svolgimento, o sulla scadenza dei termini? Il secondo è il provvedimento preso, celere indolore, e sopratutto,privo di particolare impegno, un taglio e via. Il danneggiato, il colpevole libero? La barca va...Le responsabilità ? Ma è la democrazia cari signori, per un provvedimento si deve discuterne in Parlamento, con gli alleati,in primiss, con i garantisti, con tutti coloro che hanno filosofie ed visioni poltiche diverse, non siamo in una Repubblica Presidenziale ma Parlamentare, dove, per aggiungere problemi, vi sono due camere che fanno lo stesso lavoro, ciascuna eletta con metodi, e base elettorale, diversi,. Venghino signori, questo noi lo chiamiamo teatrino della politica. E, tanto per essere compreso, nessuno dei passati, attuali o futuri attori può essere additato come colpevole perchè siamo tutti responsabili ma non c'è nessun colpevole! In chiusura, rammento, che siamo stati condannati in sede Europea, per non aver preso provvedimenti sul reato di tortura. Possiamo condannare un torturatore se questo reato nel codice non esiste? Anche in questo caso abbiamo una norma, ferma, che è in attesa di approvazione.

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