giovedì 9 novembre 2006

Roma e Madrid a proposito di taxi: due città uguali o diseguali?

In questi ultimi anni abbiamo visitato spesso molte capitali europee: Amsterdam, London, Paris, Berlin, Wien, Madrid, Lisboa, Budapest, Warsawia, Praha, Stockholm, Copenhagen, Cyprus, Athens ed altre ancora. Queste città sono state viste, guardate, osservate, scoperte in modo approfondito e consapevole. Viaggiamo con interesse e curiosità per sapere come sono *gli altri*, per conoscere, confrontare, comprendere, imparare, migliorare. E' un esercizio straordinario di valutazione, di penetrazione nella realtà locale e di conoscenza che migliora la cultura e la comprensione tra i popoli: dunque anche la nostra. Ci piace riportare a questo proposito il punto di vista di un viaggiatore italiano che ha fatto recentemente visita alla città madrilena, capitale di un paese simpatico, da ammirare per gli enormi progressi effettuati in questi ultimi lustri. Non ci vergogniamo di dire che il popolo spagnolo ci ha superato per senso civico, capacità di comprensione della realtà economica e per saper "volare" più in alto di noi in moltissimi campi. Ecco cosa ha detto il nostro amico, tal Settimio, di città ignota.

Si arriva all'aeroporto di Madrid Barajas (e che aeroporto!!! grande, luminoso, moderno). All'uscita una distesa immensa di taxi; nessuna coda, personale addetto con tanto di fascia che ti guida al taxi da prendere. Tutte le auto dello stesso colore bianco con una banda colorata della municipalità di Madrid. L'autista ti aiuta a caricare i bagagli senza fiatare e con molta gentilezza. Partenza: bandiera euro 1,75. Tutte le auto hanno un tettuccio, unitamente alla scritta taxi, la luce verde a destra, la rossa a sinistra per indicare se il taxi è libero o occupato. In più, sul vetro anteriore, una targhetta ben visibile, sempre con la scritta occupato o libero. Tutti segni visibili a chilometri di distanza. Tutti i taxi hanno ben visibile sul cruscotto il tassametro elettronico luminoso in rosso, e tutti hanno installato il GPS. Nessuna radio gracchia in continuazione in contatto con la centrale. I tassisti se non rivolgi loro la parola, sono silenziosi e diligenti, tutti, assolutamente tutti, rilasciano la ricevuta (a richiesta e senza fare il muso lungo) e il blocchetto è numerato e rilasciato dal Municipio di Madrid con indicazione del percorso, data e prezzo della corsa (non un bigliettino da night club o di un supermercato qualsiasi come avviene a Roma quando chiedi una ricevuta). Ritorno a Fiumicino: fila e confusione a non finire. Cartelli sui muri con scritto se il taxi è del Comune di Fiumicino costa 60 euro, se invece è di Roma, 43! Naturalmente quando arriva il taxi gli chiedi a quale comune appartiene subito risponde: "Dotto', semo de Roma, con bagaglio e tutto, con 50 euro cia famo". Caricamento bagagli, si muove con lentezza esasperante e comincia una tiritera dicendo che non può alzare pesi eccessivi perchè si è operato di ernia al disco. Una volta in macchina, comincia, in perfetto romanesco, un corollario di malattie: si è operato alla prostata, ha la cervicale e chi più ne ha più ne metta, naturalmente senza aver messo in funzione il tassametro, poichè mi dice "dotto', se no ve costerebbe de più". Ha inveito contro il Governo, il Comune, i Sindacati, e qui mi fermo perchè il grado di inciviltà e volgarità di questo mio Paese va oltre ogni limite!

Il Sindaco di Roma, Veltroni, ha qualcosa da dire su questa vicenda?

Nessun commento:

Support independent publishing: buy this book on Lulu.