martedì 3 aprile 2007


Il treno che fa 574,8 chilometri l'ora.

Esaltante, fantastico, elettrizzante. Guardando il TGV francese battere il record di velocità su rotaia a 574,8 km/h ci siamo sentiti francesi, ma anche tedeschi, giapponesi e uno dei tanti cittadini dei paesi che si sono e si stanno misurando a colpi di km/h per realizzare treni sempre più veloci e sicuri sui binari. Ci siamo sentiti cittadini del mondo, della Terra, al di là delle frontiere e delle dogane, dei lacci e dei lacciuoli che inchiodano le nazioni e i paesi a ostinarsi a non considerare il pianeta come una sola entità. Ci siamo sentiti orgogliosi della scienza, della fisica e di tutte le altre scienze che concorrono a fornire all'uomo strumenti di progresso e di pace. Perchè, questo è il bello della scienza: la velocità di un treno, ma anche di altri mezzi di locomozione, è una grandezza fisica, un parametro quantitativo che serve per migliorare la capacità dell'uomo di muoversi tra le città che sta alla base della società moderna. Oggi è stata una bella giornata. Si. Oggi siamo contenti di appartenere all'umanità.

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