domenica 16 ottobre 2011

L'Italia piroettata nel medioevo da cricche e gruppi delinquenziali.

Oggi vogliamo mettere in evidenza, senza giri di parole, l'involuzione della società italiana di questi ultimi anni e la dura realtà socio-politica e culturale nella quale noi italiani siamo costretti a vivere perché vittime del potere. Politica e società oggi in Italia sono nelle mani di delinquenti che ci stanno privando del diritto stesso a una vita normale. Siamo diventati ostaggi di cricche e gruppi di potere che hanno preso il comando della società e ci stanno facendo arretrare in un nuovo medioevo. Però è altrettanto vero che gli italiani hanno una responsabilità collettiva per la pessima vita sociale e politica di oggi. La ragione l’ha chiarita Ermanno Rea nel suo ottimo libro La fabbrica dell’obbedienza in cui dimostra che gli italiani sono sempre stati complici con il potere. Prendiamo spunto da un fatto reale e concretamente visibile a tutti. E' domenica sera e siamo davanti al televisore. Scegliamo due programmi, li confrontiamo e proviamo a descrivere le sensazioni che possiamo provare ragionando sulle loro conseguenze.
1.Scegliamo due canali televisivi che utilizzano lo stesso strumento di comunicazione (Rai e France TV) e guardiamo due trasmissioni giornalistiche che parlano entrambi di politica e società (RaiNews e FR24). Qui finiscono le analogie e iniziano le differenze.
2.Due mondi completamente differenti (Italia e Francia) e due modalità diverse di espressione delle idee politiche delle due società lontane anni luce tra di loro (i danni e la violenza dei centri sociali a Roma e il dibattito sereno e pieno di ottimismo manifestato dai risultati delle primarie del partito socialista francese).
3.Vedere la tv francese è un piacere. Vedere la tv italiana è una tortura. Informazione completa e obiettiva la prima, informazione parziale e settaria la seconda. La prima ci fa vedere argomenti di alto valore sociale e politico, come le votazioni per la scelta del candidato alla presidenziali politiche, con un confronto civile. Al contrario, in Italia, la seconda ci fa vedere scene di guerriglia e di polemiche politiche tra maggioranza e opposizione. Informazione (pubblica della Rai e privata di Mediaset) col bavaglio e al servizio dei partiti in Italia, mentre in Francia (France Tv) informazione autonoma e credibile in dibattiti civili.
Questa è la drammatica realtà nella quale viviamo oggi in Italia. Qui non si tratta solo di Berlusconi e della sinistra. Qui si tratta del fatto che l'intera società (si legga Ermanno Rea) è in mano a poteri delinquenziali che stanno rovinando la stessa essenza della vita civile e stanno mettendo in crisi la stessa Repubblica. Fino a quando si continuerà a fare così? E, soprattutto, di chi la colpa? L'introduzione delle categorie dell'odio e degli interessi privati nella politica è senza ombra di dubbio la ragione della perdita di credibilità della nazione in questi ultimi anni. I responsabili sono l'intera classe politica, Governo e parlamentari. Tutti nessuno escluso, inaffidabili e incapaci a essere all'altezza del compito. La maggiore responsabilità però va a Silvio Berlusconi che ha imposto l'eliminazione della preferenza nella scelta dei parlamentari, sganciandoli così dal condizionamento e dal giudizio dell'elettore. Berlusconi si è macchiato di una responsabilità politica e morale che lo perseguiterà per tutta la vita. Anche Bersani, l'oppiaceo segretario del Pd, ha le sue responsabilità nel perseguire una ridicola e inefficace opposizione nel paese. Entrambi dovrebbero dimettersi. Ma siccome sono tutti e due dei mediocri ce li dovremo sorbire fino in fondo. Come la cicuta che bevve Socrate. Il risultato? La morte di entrambi: di Socrate e dell'Italia. Nel frattempo i cittadini meno avvantaggiati dalla politica pagano con una vita di stenti. Farabutti i responsabili.

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