sabato 14 settembre 2013

Le lacrime dei coccodrilli nella scuola.


“Alunni somari? L'insegnante deve tornare tra i banchi”. Questo l’articoletto presente oggi nel quotidiano “La Repubblica”. Un sorrisetto è il minimo che ci possa accadere dopo una lettura veloce e fastidiosa. Poi però vengono alla luce irritazione, rabbia e collera per il ricordo di com'era la scuola decenni fa e di come è adesso. “Scuola, corsi obbligatori se gli studenti hanno pessimi test Invalsi. È polemica per la novità inserita nel decreto appena varato: riguarda soprattutto gli istituti del sud”. E già diremmo. Se ne sono accorti adesso, dopo che la scuola l’hanno ammazzata loro, decenni fa. E in tutti questi anni possibile che nessuno se ne sia accorto prima? Lasciamo agli interessati leggere per intero l’articolo. Noi vogliamo fare due brevi considerazioni. La prima cosa da dire è che bisogna dare ai lettori i nomi e i cognomi dei responsabili. Cominciamo col dire che tutti i partiti, nessuno escluso, hanno delle responsabilità. Tutti. Dall’estrema sinistra, sempre attenta a non premiare il merito, all’estrema destra interessata solo ad essere accettata nella spartizione della torta del potere ministeriale. Credetemi, non si salva nessuno. Dalla farsa dei ministri del Pdl di Berlusconi al ridicolo di quelli del Pd, fino a finire al grottesco di quelli del centro. Tutti interessati ad apparire, per vanagloria e vanità. Più di tutti hanno picconato il Pdl e il Pd insieme e con l’aiuto totale dei sindacati. Tutti i sindacati. Incredibile a dirsi: non abbiamo mai visto sindacati così uniti nel difendere interessi personali aventi sigle e programmi in netta contrapposizione tra loro. Ricordatevi che molti sindacalisti, con la complicità dei vertici ministeriali, sono diventati dirigenti scolastici senza colpo ferire. Cgil, Cisl e Uil (diciamo di sinistra) uniti d’amore e d’accordo con Snals e Ugl (diciamo di destra) nel mettersi d’accordo e spogliare la vittima, cioè il tesoretto della gestione dei miliardi di euro stanziati dallo Stato. Negli istituti scolastici poi mai visto un inciucio così colossale tra triplice e destra confederale. Si sono spartiti tutto e insieme. La seconda riflessione riguarda il mondo degli operatori scolastici e delle famiglie. Mai vista una solidarietà al ribasso tra gli insegnanti come quella mostrata in questi decenni. Veniva sistematicamente votato alle cariche importanti l’insegnante più disponibile ai favori e al compromesso, con la complicità sindacale e dei dirigenti scolastici. Un vuoto pauroso di idee volte a bloccare il merito. Una opposizione a tutti i tentativi di valorizzare le proposte e i progetti dei più bravi e dei più severi. Non parliamo poi dei genitori ai quali hanno sempre interessato due cose: che i loro figli fossero promossi indipendentemente dalla loro preparazione e la loro partecipazione al processo decisionale della scuola non come cittadini genitori ma come simpatizzanti e/o iscritti ai partiti e ai sindacati. Il tutto condito dal più pietoso vuoto etico e professionale. Ciliegina sulla torta il sud, il mitico sud di "mi manda Picone" che, in questa vicenda, fa vergognare ancora di più di essere italiani perché a latitudini basse entra in funzione anche il meccanismo della raccomandazione, sulla quale è meglio tacere per non offendere “Picone”. Alunni somari? L'insegnante torna tra i banchi. Ecco come è finita. Poveri studenti, anche quelli contestatari. Non meritavano proprio di avere una scuola che fu la prima (il famoso liceo classico) mentre adesso è l’ultima. Complimenti a cattolicesimo e marxismo: hanno fatto più macerie loro due che la seconda guerra mondiale.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Non ho titoli per inserirmi nella discussione,ma ho quelli del cittadino che vede lo sfacelo che i vari ministri delle più varie scuole di pensiero e politiche hanno fatto della nostra scuola.
E' chiaro che le loro colpe non sono isolate le hanno tutte le organizzazioni, come giustamente scrive, che si battono per "il bene della scuola" c'è da dire per essere onesti che una parte, non so dirle quanta di responsabiltà, l'hanno anche alcuni insegnanti, per questa parte una piccola esperienza l'ho avuta come genitore.
Non ho, ne potrei, avere soluzioni, la scuola così come l'hanno "sistemata" i vari professionisti che si sono succeduti a Viale Trastevere. Registro solo con rammarico che la prima Università in Italia, se non erro a Bologna, che ora bisogna cambiare e se per questo si deve arrivare ad una rivoluzione culturale, da paragonarsi a quella Copernicana, ebbene ben venga ! Quelli che ne hanno i titoli le possibilità e le facoltà si facciano avanti, peggio di così sono certo non potrà mai andare.

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