sabato 6 dicembre 2014

Incognite e cortocircuito della Roma fascio-mafiosa.


Tutti i giornali hanno pubblicato notizie rilevanti circa l’incredibile organizzazione criminale mafiosa con tinte fasciste scoperta a Roma dalla magistratura. Molti giornalisti hanno parlato del sistema delle tangenti e degli affari criminali in funzione più dei desiderata dei loro editori che in modo superpartes. Per esempio, molte notizie hanno riguardato più il cercare di incastrare il Pd e l'attuale sindaco Marino o l’ex sindaco Alemanno piuttosto che proporre un’analisi scientifica di tipo socio-antropologico circa il come mai si è verificato questo grave fenomeno a Roma senza che nessuno avesse avvertito nulla. Orbene, quasi nessun giornalista ha messo a fuoco due temi che a nostro parere potrebbero condizionare l’evoluzione dell’inchiesta. Vediamo di proporli noi visto che “chi dovrebbe” non lo fa. Chiameremo i due temi con i nomi “campagna mediatica” il primo e “condizionamento ambientale” l’altro. Di che si tratta? Cominciamo col dire che il primo tema consiste nel fatto che molto probabilmente sta per iniziare una campagna mediatica a sostegno e in difesa di arrestati e indagati con lo scopo di mettere in difficoltà il lavoro dei magistrati. Aggiungiamo anche una eventuale campagna di stampa fatta di articoli pro-indagati. Si può andare dal capo di imputazione ritenuto irregolare al diritto dei coinvolti circa la presunzione di innocenza; dalla richiesta della libertà provvisoria alla derubricazione dei reati; dalla pubblicizzazione di prove a favore degli imputati alla insussistenza dell’aggravante della matrice mafiosa; e via discorrendo inserendo anche la prospettiva della prescrizione. L’obiettivo è calmare le acque. Poi si vedrà. Il secondo tema riguarda un doppio cortocircuito che coinvolge i cittadini della capitale per mettere in evidenza ciò che pensano veramente della vicenda. Roma conta tre milioni di abitanti, molti dei quali immersi nella peggiore specie di romanità che si alimenta nel mondo paludoso dell’omertà, del tifo violento del calcio, delle radio locali estremiste e del neofascismo nel quale sguazzano bene molti sostenitori delle ragioni degli indagati. Anche a Roma come in Sicilia si dice spesso che la colpa è dello Stato e quasi mai dei protagonisti. A dare conferma a questa ipotesi c’è da dire che finora non si è levata nessuna forma di contestazione e riprovazione concreta e rumorosa contro gli indagati. Mentre per una semplice discarica o per un semplice campo rom si mobilitano migliaia di sostenitori anti-discarica e anti-rom, con manifestazioni violente non solo nei toni e nella misura, per i gravissimi fatti malavitosi prodotti dalla fascio-mafia romana la cittadinanza è rimasta finora muta come un pesce e probabilmente rimarrà tale, apparentemente distratta da altri doveri. Ma il fatto più grave è che si cominciano a sentire in giro frasi di solidarietà più o meno velate nei confronti degli inquisiti. Non è difficile iniziare a sentire espressioni che minimizzano il fatto, ridimensionando gli episodi e dando responsabilità al contesto. In alcuni casi si notano comportamenti di molti indigeni sintonizzati su una linea di omertà sfrontatamente sconcertante volti a dare una parvenza di giustificazione dei fatti. Ma che cosa avranno mai fatto di tanto grave questi arrestati e indagati? Mica hanno ucciso qualcuno! Si, hanno fatto un po’ di soldi in modo poco corretto ma chi non fa soldi in modo poco chiare a Roma, da sempre? E via di questo passo. Noi temiamo che i due cortocircuiti cominciano a stringere come una tenaglia l’informazione per dare alibi e argomenti alle ragioni “de noantri”. Non per niente abbiamo chiamato ciò cortocircuito che, com’è noto, produce il buio totale, qui non di assenza di onde elettromagnetiche luminose ma di valori e di etica.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Mi perdoni ma dall'elenco delle giusticazioni manca la frase, direi canonica " tanto sò tutti uguali " !
Andiamo con ordine,e per ordine.. il vecchio sindaco si stava producendo in incontri cortei ed altro sollecitando le proteste , in parte più che giustificate dei cittadini, ora si scopre che è lui il responsabile di questo stato di cose, i suoi sodali, attenzione non affermo che è lui, i suoi sodali avevano in mano la gestioni di questi campi, a sentirli molto remunerativi, per loro, campi che non dimentichiamolo sono stati allestisti sotto la sua giunta, ma per essere onesti si deve riconoscere che questo stato di cose nasce da una, per me, distorta visione del modo di offrire assistenza. Ma questo è altro discorso che potrebbe ,se lo vuole, essere affrontato successivamente. Gli avvoltoi che volano sul Campidoglio sono ben riconoscibili, le ho confessato la mia delusione circa l'operato del Sindaco, ma ora, solo ora scopriamo in quali sabbie mobili egli ha dovuto muoversi, e credo, non riconoscerlo sarebbe ingiusto oltre che criminale. Come quelli che fino ad oggi sono stati, favoriti, o aiutati, da una burocrazia sempre al "servizio" non certo della città ma degli amici degli amici , nel più puro stile mafioso ! Oggi si sentono persone che fino a ieri non sapevano come districarsi per dgli scontrini pontificare sulla bontà delle loro idee. Ben vengano se le hanno, della qual cosa mi perdonino sono scettico, visto che fino ad oggi hanno partorito solo cartelli, sempre e solo a favore delle telecamere. Se sono bravi ce lo dimostrino con il loro impegno non certo con la loro autoreferenzialità. Per governare, un Paese, per governare, una città come Roma non bastano queste ci vuole capacità e su questo debbo dar ragione a loro, quella capacità che non c'è stata,o forse si c'è stata, ma solo Pro domo...loro ! Non gettiamo via l'acqua con il bambino ora, grazie a questo scandalo, il Sindaco ha le mani libere per fare quello che fino a ieri gli hanno impedito di fare, da oggi la responsabiltà è tutta sua, vediamo di quale pasta è fatto, i mercanti sono stati caccaiti dal tempio ma, sopratutto, sono stati smascherati e coloro che nell'ombra ingrassavano i propri conti , quelli correnti, oggi dovranno stare più accorti. Bello sarebbe che fossero tutti smascherati, ma siamo realisti ci saranno sempre quelli che nell'ombra riusciranno a farla franca !

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