mercoledì 11 marzo 2015

Berlusconi assolto. W la Giustizia.


Noi non abbiamo mai avuto dubbi. La notizia è di quelle buone e dovrebbe fare felici tutti gli italiani. Berlusconi è stato assolto dall'ennesimo tentativo di ri-condannarlo. La Cassazione ha fatto il miracolo di trovare finalmente la verità vera e lo ha assolto con formula piena. Non ci fu prostituzione. Ha sempre ignorato che la ragazza marocchina fosse minorenne. E la famosa telefonata fatta in Questura non ha mai dato l'impressione che stesse abusando della sua qualifica di Capo del Governo per condizionare i vertici dell'Istituzione della polizia milanese e far rilasciare la giovane alla Consigliera regionale Michetti. Questa è la verità processuale bellezza! Che possa piacere o meno è la verità processuale. Lo hanno deciso i giudici. D'altronde lo si sapeva. Cos'altro avrebbe potuto fare la Cassazione? Lo avrebbe dovuto condannare di nuovo? Via. Cosa volete ancora fargli fare dopo i servizi sociali? La galera? In una società condannata al lassismo, all’utilitarismo e al buonismo, in cui nessun condannato sconta la pena, in cui la gente sogna solo - come diceva Ennio Flaiano - di fare il bagnino per non lavorare e godersi la vista delle le belle donne seminude in spiaggia, si voleva condannare un innocente? Non si può. Prostituzione? Ma quale prostituzione volete che fosse quella di un signore anziano e ricchissimo, che si incontra a casa sua con alcune donne anziane in cerca di denaro e di piacevoli svaghi? E poi, come avrebbe potuto capire che la giovane signorina con cui si appartava avesse meno di 18 anni? Ormai ci sono delle quattordicenni che sembrano delle ventinovenni e volete voi che un signore ricco che crede di andare a letto con l’anziana nipote di Mubarak si potesse accorgere che ancora mancavano alla donna una manciata di giorni ai fatidici 18 anni? Ma non ci riesce neanche la CIA con la “macchina della verità" e avrebbe dovuto accorgersene proprio lui che generoso e amicone com’è quelle sere raccontava barzellette a tutto spiano? Certo rimane la telefonata al Dirigente della Questura. Ma è arcinoto che nessun Dirigente pubblico si sarebbe mai prestato a farsi condizionare da chicchessia. Com'è noto la Dirigenza pubblica in Italia è piena di Dirigenti correttissimi, irreprensibili, che sono animati da uno spirito di servizio ammirevole e degno di esempio e che soprattutto svolgono il loro lavoro con una dedizione etica e una condotta morale esemplare. Mai e poi mai un Dirigente pubblico avrebbe deciso di fare un favore a un politico, in una faccenda minorile, soprattutto in relazione alla serietà della Consigliera regionale del partito di Berlusconi (peraltro famosa per il suo spirito di sobrietà e di dedizione al bene dell'Assemblea Regionale meneghina) alla quale avrebbe dovuto consegnare la minore. Certo, rimane anche il caso del giudice minorile che voleva a tutti i costi inviare la matura nipote di Mubarak in un centro minorile. Ma qui si sarà trattato evidentemente di incomprensione, dovuto all'ora tarda della telefonata. Orsù, dobbiamo essere tutti felici e con l'occasione dovremmo augurare a Silvio Berlusconi che adesso goda della sua consolidata sobrietà, tipica della sua specchiata personalità di generoso e altruistico imprenditore che ha fatto il sacrificio di scendere in politica solo per il bene dell’Italia. Te capì?

6 commenti:

attilio cece ha detto...

quindi è lecito che io pure telefoni in questura e chieda il rilascio con affidamento a persona da me indicata di una prostituta minorenne ???
Ovviamente, se dovessero negarmi tale 'diritto', dovrei avere la possibilità di denunciare l'ufficiale di servizio per discriminazione.
Mio piacerebbe conoscele l'opinione in merito dell'avvocato Coppi!

Zeno ha detto...

Caro Attilio Cece mi dispiace molto contraddirla ma non è così. Lei non può telefonare in Questura per svariati motivi. In primo luogo non le passerebbero mai e poi mai il Dirigente di turno perchè lei non è Silvio Berlusconi ma un semplice cittadino. In secondo luogo ammesso che le passassero il Dirigente mai e poi mai questo Signore potrebbe aiutarla perchè riceverebbe come minimo una romanissima risposta alla Alberto Sordi quando nel film Il Marchese del Grillo
disse: "Io so io e tu non sei ..... [nessuno]". In terzo luogo lei non potrebbe mai disporre di una Consigliera regionale seria e moralmente ineccepibile come è stato nel caso di Berlusconi. Infine, lei non potrebbe disporre della buona ragione di avere un buon rapporto con la nipote di Mubarak e nel caso l'avesse è lo stesso nome Mubarak ad essere adesso ininfluente. Si rassegni e accetti il verdetto. Solo così potrà godere della bellezza di vivere in un paese come il nostro che è la patria del Diritto. E' tanto Diritto da essere considerato una Scienza.

attilio cece ha detto...

Caro Zeno, preso atto della mia nullità (un ca..o! per dirla papale-papale alla marchese del grillo) ed avendo deciso di accettarla in toto, serenamente, ho pensato di assentarmi per un po' da questo nostro 'ridente paese' (nel senso di 'ride bene chi ha potere' chè, qui, il 'cumannari' non è alternativo al 'futtiri') e seguire il consiglio del medico che mi ha ordinato di evitare ogni tipo di miasmo mefitico e cercare aria pura....

Zeno ha detto...

Caro Attilio,
lei ha tutta la mia simpatia. Bene ha fatto il suo medico a informarla dei rischi che si corrono quando ci si intestardisce a vivere in questo paese. Una assenza più o meno lunga equivale a una boccata d'aria pura ricca di ossigeno e povera di miasmi. In bocca al lupo.

Giancarlo ha detto...

In un bel film un bravo, per me, e compianto attore dopo aver truffato un povero artigiano giudeo, ed essere stato assolto da una corte compiacente fa suonare a morte tutte le campane della città. Essendo in quel periodo il regno papale ed essendo lui stesso componente di quella corte, alla domanda del Pontefice perchè tutte le campane di Roma suonassero a morto, cosa che avveniva solo in concomitanza della morte del Pontefice, egli rispose, perchè oggi è morta la giustizia! Mi sono sempre imposto di non sollevare troppe critiche su sentenze che erano, e sono, dir poco discutibili lo farò anche in questa occasione. Questo però non signfica chiudere gli occhi e non farsi delle domande. La decisione dei supremi giudici è stata quella che noi tutti conosciamo, ma questi uomini di legge con la loro sentenza non hanno potuto, o peggio saputo, diradare le nebbie del dubbio sulla stessa. Una cosa salta agli occhi, o al filo logico del ragionamento, se egli , come hanno sentenziato, era all'oscuro della età della vergine africana, perchè è intervenuta, in prima istanza una giudice dei minori, perchè in seconda istanza una rappresentante delle istituzioni, da lui chiamata per prendere in carico la suddetta vergine? Questo è il primo ed ingombrante quesito. Altro, ma doveva essere suffragato dalla testimonianza dei funzionari sarebbe stato il reato di concussione mancando, però, la conferma tutto resta nel campo dei sospetti, e si sa in dubbio pro reo! Oggi, anno domini 2015, non c'è più il Papa re, c'è la Repubblica ma in ogni contesto, o regime, c'è sempre la possibiltà di dover far suonare a morte le campane, e non in senso metaforico !

Nimes ha detto...

In un paese normale le leggi e le sentenze sono fatte per contemplare tutti i bisogni dei cittadini poveri e ricchi.
Io ho la sensazione che questo paese, nonostante la lunga storia, manca di democrazia, intesa nella sua vera accezione; poichè se hai denari per pagare gli avvocati puoi cavartela sempre, altrimenti finisci in galera.
Questo non è accade per i potenti che possono tutto e il suo contrario.
Chiedo: ma siete sicuri che questo è un paese normale e democratico se le leggi sono soggette a interpretazione o a discrezione?
Io, come cittadino comune, mi sento preso per il "CULO" e mi vergogno dei politici della giustizia e dei bizantini sotterfugi che ingessano il paese.

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