martedì 26 maggio 2015

Inaffidabilità e licenziamenti.


La notizia è cattiva. Molto cattiva. Spiace richiamarla in questo post ma è necessario e forse anche educativo ricordarla perchè molti nostri concittadini, politici soprattutto, non hanno ancora compreso il famoso proverbio che testualmente recita: "chi è causa del suo mal pianga se stesso". Ecco la notizia. Molte aziende straniere, a decine tanto per intenderci, tagliano l'occupazione e se ne vanno via dall'Italia nonostante la produzione sia adeguata, le vendite anche e i conti non sono in perdita. La domanda è d’obbligo: perchè? quali sono i motivi che li inducono a filarsela? A nostro avviso sono tanti. Ma uno è il più rilevante e, tra l’altro, fa da sintesi per tutti, che poi è proprio quello che spaventa di più gli stranieri. Si chiama "inaffidabilità" del Sistema Italia. Il vocabolario alla voce inaffidabile recita: "colui che manca di garanzie o di requisiti indispensabili per conseguire un risultato, o per guadagnare la fiducia altrui". Ecco dunque qual è il reale motivo per cui le aziende straniere scappano dall'Italia: non si fidano nè dell'Italia, nè degli italiani. Ed ecco le parole chiave che producono la fuga: mancanza di garanzie – inesistenza di requisiti –mediocri risultati – mancanza di fiducia e, dulcis in fundo, mancanza di guadagno. E si sa che i soldi contano molto in questo campo. E adesso facciamo una contro-domanda. Se foste voi ad essere i proprietari di un’azienda acquistata qualche anno fa spendendo fior di quattrini vi fidereste di questo andazzo all’italiana del mercato del lavoro? Vi fidereste di investire decine di milioni di euro per entrare nel sistema dei furbetti del quartierino? Scioperi sindacali improvvisi, occupazione di fabbriche, sentenze giudiziarie che, se vanno bene, sono emesse dai tribunali civili decine di anni dopo l’inizio del contenzioso, macro-criminalità e micro-criminalità che chiedono il pizzo e la tangente, malaffare ovunque, furti subiti anche per la collaborazione di dipendenti disonesti, e via discorrendo. Il bello è che i media fanno finta di meravigliarsi. “Ma come”, dicono, “il Bel Paese è quello dove si mangia bene, ha il clima piacevole, tutti si vogliono bene e le aziende straniere che fanno? Se ne vanno”! “Cose da pazzi”, aggiungono. Mentre in Irlanda per esempio le cose vanno benissimo, gli stranieri investono a frotte, le società si stabiliscono sul suolo irlandese per le eccellenti condizioni economiche, sociali, giuridiche e politiche che favoriscono il mercato con zero-criminalità, da noi in Italia siamo ancora usando il centesimo di euro, ormai pensionato in quasi tutti i paesi del nord Europa, una causa civile prima di arrivare all’ultimo stadio fa trascorrere l’intera vita di un ciclo di investimenti almeno decennale, la metropolitana di Roma fa pena nella sua sporcizia più totale, l'aeroporto romano della Capitale va in tilt perchè di notte prende fuoco e i nostri beneamati giornalisti si meravigliano della fuga delle aziende all’estero! Cose da pazzi lo diciamo noi ma in riferimento all'ingenuità del giornalismo italiano. In ogni caso i pazzi se ci sono si trovano in Italia e non all’estero. Lì i pazzi starebbero a disagio; qui i pazzi si trovano bene, incassano lauti stipendi senza informare correttamente. Te capì?

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