giovedì 6 agosto 2015

Inadeguatezza (solo linguistica) di Renzi?


I quotidiani di oggi titolano nella prima pagina la dichiarazione del premier Renzi: "Rai: cda di esperti non astrofisici ". Ci ha sorpreso. Non sappiamo se anche voi siete rimasti colpiti. Noi si. Non avremmo mai pensato che un declamatore come lui potesse prendere uno scivolone del genere sul suo terreno, lui che passa per un comunicatore di grande appeal alla Sivio Berlusconi. Ci ha sorpreso non perché ha caratterizzato gli astrofisici come una categoria che ha la testa fra le nuvole, pardon fra gli astri. Non è questo il problema. Gli astrofisici non hanno nessuna intenzione di cambiare target di studio e di ricerca. Non è la prima volta che succede loro e non sarà l'ultima. Galileo a questo proposito ha dovuto prendere atto di cosa ha significato per lui aver scelto lo studio fisico degli astri. Renzi avrebbe potuto adoperare benissimo l'aggettivo maghi o incantatori o negromanti. E invece no, ha detto proprio astrofisici, forse perché li associa genericamente a gente che ha a che vedere secondo lui con gli astri. Ma allora avrebbe dovuto dire astrologi. Lui, toscano doc, concittadino di Dante, che è nato nella regione che ha dato all'Italia il Bel suono della lingua nazionale non avrebbe mai dovuto usare quell'aggettivo. Confondere un astrofisico con un astrologo è grave, molto grave. E dire che è stato l'Autore della legge chiamata "la buona scuola". I dubbi sulla sua bontà (della scuola) dopo la sparata incontrollata dell'astrofisica, sono aumentati e di molto.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Astrofisica, branca dell'astronomia o della fisica che studia le proprietà fisiche dei vari fenomeni della materia celeste !

Sinceramente non vedo "bestemmia " nella frase del Presidente del Consiglio. Avrà , forse, ma lungi da me nel voler decifrare le sue intenzioni, avrà forse voluto evidenziare che, questa volta e con tutti il limiti imposti dalla legge, le persone chiamate a far parte del CdA della Rai sono del "mestiere, non hanno cioè quello che fino a iei era la caratteristica principale ,la tessera di partito in tasca ! Ma facciamo un pochino di critica e, perchè no divertiamoci un attimo. La ipocrita definizione "servizio pubblico" resta , ipocrita perchè di pubblico c'è solo il fatto che , almeno in teoria la proprietà è pubblica, non puoi esimerti dal pagare il cosidetto canone, ricordo sommessamente che la evasione è del 40 % gli organi direttivi sono calibrati , nella loro composizione, alla rappresentanza parlamentare, il carrozzone, mi si passi la frase offensiva non deve rispondere a nessun requisito aziendale, i conti sono a carico dello Stato e nostri , visto che per il cosidetto canone c'è la rivalutazione annuale, in base all'inflazione. La situazione, ipocrita, si spinge oltre al CdA di cui sopra vi è la commissione parlamentare di vigilanza, già qualcuno deve vigilare cè qualun altro faccia il suo dovere ,nel campo, sia chiaro dell'informazione, E malgrado ciò abbiamo avuto esempi di pessima informazione ! Essa nasce da una sentenza della Corte Costituzionale ed è attualmente Presieduta da un diplomato al liceo classico ! Nulla da eccepire sia chiaro ma a questo punto direi che l'aggettivo astrofisico, non voluto in senso dispreggiativo, ci stia tutto ! Ultima annotazione, la notizia, di pochissimi giorni fa, che il governo è andato sotto nella legge, appunto, di riforma della Rai, ragion per cui il nuovo CdA lo si è dovuto nominare con la vecchia legge, appunto la Gasparri, che soddisfaceva, vista maggioranza del tempo, le ragioni del capo , neanche tanto occulto di Mediaset. Sia chiaro , non vedo programmi Rai da moltissmo tempo, non mi interessano, ne mi interessa questa azienda che per colpa della politica, e dei politici, è decotta, sono, e sarà sempre, più¹ favorevole ad una sua privatizzazione, ma questo è altro tema. Concludo, bentornato tra noi !

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