martedì 8 dicembre 2015

Diete di voti e dimagrimento del Pd di Consiglieri comunali a Roma.


Il Commissario del Partito Democratico di Roma Matteo Orfini, intervistato l’altro ieri a Ostia a un banchetto di raccolta firme del Pd romano, ha detto che il suo partito vincerà la prossima competizione comunale assicurando alla capitale un altro sindaco del Pd. Questo il fatto. E adesso la nostra opinione.
Il Commissario Orfini, e per lui il suo Segretario nazionale nonché premier Renzi, sono dei personaggi simpatici. Si presentano in punta di piedi, con allegria e pieni di sano fervore per il lavoro che svolgono. Parlano del Pd come se si trattasse di un’associazione di chierichetti o di boy scout di una qualunque parrocchia con linguaggio suadente e accattivante, dandosi “il cinque” in modo gioviale e facendo apparire bianco ciò che è nero. Insomma, vendono il loro prodotto porta a porta in modo egregio e alcune volte stupefacente. Ma i nodi al pettine sono già venuti e per quanto facciano forza a pettinare i loro capelli i nodi bloccano qualunque tentativo di apparire corretti e non solo con i loro capelli. La realtà è che siamo in presenza di una combriccola di giovani politici che devono diventare ogni giorno più trapezisti del giorno prima per continuare a sbalordire.
Sapevamo bene che il Pd romano avrebbe cercato di attenuare i toni della vicenda dello scandalo al comune di Roma ma non credevamo mai che potesse scegliere il teatrino delle favole e dell’ipocrisia. La vergognosa spudoratezza con la quale il Pd romano, il suo Commissario Orfini e il suo Segretario Nazionale Renzi continuano a recitare la commediola che i disservizi, gli imbrogli e la criminalità a Roma non è colpa loro ma del sistema merita una risposta chiara e netta.
Il fatto che questa allegra brigata stia evitando di fare pulizia vera all’interno del Pd romano merita ben altro che una semplice reprimenda. Matteo Orfini quando insiste nell’apparire conciliante e “propositivo” ha una faccia da “prendere a schiaffi” perché nasconde o meglio tenta di nascondere che la vera questione è la continua e solidale collusione del Pd a Roma con il malaffare cittadino di mafia Capitale e con l’affarismo tipico di un modello di politica che ha relegato l’etica a optional. Questo è il vero problema della politica locale a Roma. Naturalmente la stessa identica situazione riguarda l’intero schieramento di centrodestra che qui non commenteremo. Nella capitale hanno rubato tutti, meno il M5S e i Radicali che non hanno mai governato neanche un municipio a Roma.
In verità il Pd romano sta minimizzando con vergognosa cecità l’ennesimo sacco di Roma mediante la canagliesca soldataglia che aveva capi politici arrestati e questo deve finire perché il Pd deve essere castigato in maniera epocale.
Il Pd romano deve essere punito dai cittadini perchè solo una sonora sconfitta potrà aiutare questo partito a fare pulizia vera al suo interno. La via della purificazione passa obbligatoriamente con il castigo e il successivo pentimento di tutti gli aetici Sigg. Consiglieri comunali del Pd romano che hanno fatto, questo si, "sistema di potere" per la gestione della capitale.
La più civile risposta che i cittadini di Roma possono dare al mondo intero e non solo alla politica romana è che questo partito alle prossime elezioni comunali venga abbandonato in massa dai cittadini per infliggergli la pena che merita per la sua condotta spudorata e indecente in tutti questi anni. Il Pd romano deve essere reso inoffensivo nell’unica maniera democraticamente possibile che è metterlo a dieta assoluta di voti e di consiglieri comunali alle prossime elezioni.
Noi non lo voteremo neanche “con le cannonate” e invitiamo tutti i cittadini romani a rivolgersi ad altri soggetti politici preferendo il partito che tra i tanti è il meno colluso di tutti.

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