martedì 2 agosto 2016

Inviti interconfessionali: rifiuti e responsabilità.


Sull’invito dei cattolici ai musulmani di venire nelle loro chiese come occasione di solidarietà dopo l’ultimo avvenimento tragico terroristico dell’uccisione di padre Jaques Hamel a Nizza avremmo molte cose da dire. Tra le tante scegliamo quella più sgradevole: la denuncia che tutti sono corresponsabili moralmente dell’omicidio.
L’accusa è fondata ed è basata sul fatto che politici, religiosi di tutte le fedi, atei e sconsiderati opinionisti del più e del meno si sono cimentati in tutti questi anni nella “politica dell’indifferenza” o, peggio, nella “politica del rifiuto”. Nonostante il fenomeno della globalizzazione lo avesse fatto intendere e prevedere a tutti, sebbene i fenomeni delle migrazioni bibliche lo avessero certificato e malgrado la presenza di decine di milioni di immigrati nell’UE lo avessero confermato nessuno ha voluto prendere l’iniziativa per evitare la didattica della mattanza dei terroristi islamici. A cominciare dall’afatico ONU, a seguire con la insipida Commissione Europea, e a concludere con i mediocri Capi di governo cosiddetti più potenti del mondo (G7,G20) tutti Pilati irragionevoli. Più volte su questo blog lo abbiamo gridato non ultimo qui in ricordo di Aylan il bambino siriano trovato morto annegato sulla spiaggia turca, ma nessuno ha mai agito con incisività.
Se esistesse un Tribunale Supremo mondiale tutti costoro dovrebbero essere processati per complicità. Un solo esempio per tutti. Come si può ridurre la diffidenza di milioni di musulmani che vivono nelle occidentali e laiche città europee se ogni occasione è stata buona per ghettizzarli ed emarginarli impedendo loro di farli “abbeverare” alla cultura occidentale, iniziandoli ai confronti e alla critica se non li si è mai invitati?
Adesso si scopre che è possibile l’incontro delle fedi cristiana e musulmana per scopi di fratellanza. Perché non lo si è fatto prima? Mercoledì 6 agosto 2003, ben 13 anni fa, su questo blog abbiamo pubblicato un post dal titolo Un autentico incontro religioso in cui abbiamo affrontato il tema dell’incontro tra scienza e fede. Pubblichiamo di seguito metà del post originale che si trova a questo link su questo blog.

Limitiamo la nostra riflessione alla sola religione e poniamoci una semplice domanda: perchè le grandi religioni monoteiste (per esempio quella cristiana e quella musulmana) non riescono a incontrarsi neanche sul loro terreno comune che è la fede? Io credo che sarebbe estremamente positivo proporre un incontro reciproco di preghiera sul terreno della religiosità. Come? Semplice. Permettendo, rispettivamente, una volta all'una e un'altra volta all'altra, di ospitare in un proprio luogo istituzionale una funzione religiosa. In altre parole, permettendo alla religione musulmana di svolgere, in una chiesa cattolica, un raduno di fede musulmana e alla religione cattolica di svolgere, in una moschea, una messa. Sarebbe bellissimo vedere una cosa del genere. Sarebbe straordinario vedere una chiesa cattolica, di Venerdi', senza banchi, senza immagini e con i tappeti sul pavimento, mentre in una moschea, di Domenica, un crocefisso con la croce e i fedeli che pregano. Penso che in un solo colpo verrebbero eliminati secoli di incomprensioni e di incomunicabilità.

Ieri in molte chiese francesi e italiane alcune migliaia di musulmani hanno partecipato da ospiti alla messa domenicale. Perché non lo si è fatto prima? Noi lo avevamo previsto che questa è l’unica modalità per spogliarsi della diffidenza e per far nascere un seme di speranza per una nuova religiosità che sia patrimonio di tutte le fedi. Capiamo che i tempi non erano maturi ma le grandi figure religiose e politiche dov’erano 13 anni fa mentre noi proponevamo l’incontro tra le due religioni di Gesù e di Muhammad? Possiamo capire che quella cattolica italiana era al tempo impegnata a realizzare la visione berlusconiana del potere e quella laica andava a braccetto con i senza se e senza ma ma i politici, tutti i politici del tempo dov’erano? E’ un miracolo se con l’intera mediocre classe politica l’Italia ancora non sia affondata nel più oscuro e profondo pozzo dell'indifferenza spirituale.

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