Dopo l’ennesima protesta i tassisti raggiungono l’intesa col Ministro Bersani. Esultano i tassisti, ed è soddisfatto il Ministro. Qui c’è qualcosa che non va. Non è possibile che tutte e due le controparti siano soddisfatti. Vuol dire che qualcuno bara. Che poi la vertenza possa trovare come conclusione un miglioramento della funzionalità del servizio taxi saremmo noi i primi ad essere soddisfatti. Ma temiamo che sia l’ennesima pirlata ai danni degli utenti. E poi come la mettiamo con le violenze esercitate dai facinorosi tassisti? Vuol dire questo che il metodo della concertazione del governo di centrosinistra consiste nel permettere alle categorie che non fanno funzionare il servizio a legittimare la violenza, magari con le botte ai giornalisti? A questo punto rimane una sola cosa da fare. Che vengano perseguiti i reati commessi da questa categoria lobbistica di furbi lavoratori autonomi perseguendo coloro che hanno violato la legge. Ma sarà possibile? Noi siamo dell’opinione che si tratta dell’ennesimo cedimento delle istituzioni con la certezza che chiunque si può permettere di fare violenza, magari inneggiando con cori fascisti, senza essere perseguito dalla legge. Il buonismo continua a imperare. E poi quella pagliacciata del tassista messo in croce come Gesù Cristo. Siamo alla buffonata più assoluta. E il governo fa finta di niente! Complimenti Mister Bersani.
lunedì 17 luglio 2006
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