martedì 3 agosto 2004

Un piccolo ma straordinario progetto può fare molto di più delle sterili riunioni di certe organizzazioni politiche mondiali.

Un modesto ma significativo progetto della provincia di Roma ha messo insieme, per alcuni giorni in un piccolo paese della provincia di Roma, giovani palestinesi ed israeliani per discutere delle "ragioni" del muro palestinese. E’ una buona notizia. Magari di questi incontri se ne facessero di più. Dieci, cento, mille di questi progetti e si riuscirebbe in un solo colpo a creare un minimo di fiducia tra le nuove generazioni. Una dichiarazione per tutti. Una ragazza palestinese, alla fine del ciclo di incontri, ha detto che: «ero venuta qui per spiegare che il muro va abbattuto per via delle sofferenze che causa ai palestinesi. Ora ho una ragione in più per essere contro il muro: mi separa dagli amici che ho dall'altra parte». Straordinario! Si dovrebbero costringere le Nazioni Unite, l’Unione Europea e la Lega Araba a organizzare obbligatoriamente altri diecimila progetti di questo tipo. Siamo sicuri che lo scontro israelo-palestinese si attutirebbe di molto.

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