domenica 29 gennaio 2006


A qualcuno piace Merkel.

Un film di Marilin Monroe di decine di anni fa fece storia. Introdusse un modo nuovo di fare l'attrice. Fu un successo. Sta accadendo in politica quello che accadde nel cinema tanti anni fa. Non si tratta di "sembrare" diversi, l'importante è "essere" diversi. E la nuova cancelliera tedesca "Anghela Merchel", si pronuncia così in italiano il nome del nuovo Primo Ministro tedesco, sembra avere un successo senza precedenti ad appena due mesi dalla nomina. Ma cos'ha di tanto straordinario la cancelliera Merkel? Sembra che possegga una dote rara nel panorama politico internazionale e italiano: la capacità di affrontare i problemi in modo scientifico. Si tratta di una miscela intelligente di stile, metodo, pragmatismo e, soprattutto, di atteggiamento che dà poco spazio all'ideologia e riserva molte attenzioni ai fatti concreti, quelli che nel mondo dell'istruzione si chiamano "contenuti". Insomma, poche chiacchiere e molti fatti. Nuova economia di mercato, ricerca di ordine attraverso le istituzioni, attenzioni al futuro, equilibrio tra welfare e crescita, credo assoluto nell'innovazione e nella ricerca, e, infine, modernizzazione dello stato e meno burocrazia. Evidentemente la Cancelliera ha altri assi nelle mani ma a noi è bastato solo questo per darle credito, molto credito. Se fossimo industriali o finanzieri scommetteremmo sulla capacità del Primo Ministro tedesco e sulla "tedeschità" delle sue scelte. Lo ha già fatto un banchiere italiano, quel dott. Profumo che ha avuto fiuto nel buttarsi a capofitto nel mercato tedesco ed europea con la sua banca italianissima. Due considerazioni finali. La prima. Molti politici italiani, di centrosinistra e centrodestra hanno dichiarato nei loro programmi elettorali di sempre, di dare impulso alla innovazione, alla ricerca, alla formazione e alla valorizzazione dei talenti e della concorrenza. A chiacchiere! Lo hanno fatto solo per pubblicità. Nella realtà, dopo aver preso il potere, hanno barato e clamorosamente. Entrambi gli schieramenti della politica italiana sono incapaci di uscire dalle logiche partitiche e ideologiche, e non saranno mai in grado di farlo. Anche perchè sono ipocriti e nascondono un preciso disegno ideologico e di schieramento. La Cancelliera sembra invece che non scherzi. Se ci risucirà lo vedremo nel prossimo futuro. La seconda osservazione riguarda la Signora Merkel. Chi è Angela Merkel? Per la pubblica opinione italiana e per i politici italiani è un alieno. Solo un alieno poteva avere le idee e la logica per fare quello che sta facendo. Infatti, la Merkel non è un avvocato (dunque, niente azzeccagarbuglismo), non è un imprenditore (dunque, niente imbrogli finanziari e tangenti nelle mutande), non è un'economista (dunque, niente prevaricazioni del tipo liberista-statalista), non è un professionista della politica (dunque, niente scuole ideologiche di partito e cervello lavato con la candeggina dei dogmi), non è un ex Sindaco, ex-Assessore, ex-sindacalista, ex-presidente di qualche Asl (dunque, non ha mai portato borse e cervello all'ammasso delle varie conventicole di bricconi che vivono nel sottobosco della politica). No. E' un fisico, un semplice fisico, laureato in una facoltà scientificissima, che ha studiato e insegnato , insieme al marito, scienze empiriche in un liceo della Germania Est. Ella è abituata a risolvere problemi, ad affrontare con l'intelligenza e il pragmatismo le strategie di risoluzione di fatti, esperimenti, problemi e modelli. Proprio così, modelli di comportamento volti a individuare strategie concrete per risolvere problemi. Esattamente il contrario dei nostri politici, i quali vanno al potere per risolvere i loro problemi (vedi interessi), economici, finanziari, personali o delle loro ideologie comuniste, socialiste, democristiane, missine, leghiste di destra o di centro. Ecco perchè Angela Merkel ha molte probabilità di fare ritornare la locomotiva tedesca al massimo delle attenzioni mondiali. La nostra, invece, è una tradotta di terza classe, per giunta che va a carbone. E si sa, il carbone sporca, come è esattamente diventata la politica dei furbetti di quartiere italiana: piena di sporcizia!

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