venerdì 5 maggio 2006


Il solito balletto degli imbrogli nel calcio. Semplicemente stomachevole.

Lo sapevamo. Lo abbiamo sempre saputo. C’è del marcio nel calcio italiano. Siamo qui a discutere ancora una volta di un fatto sconcertante. Per l’ennesima volta spunta fuori il solito scandalo: imbrogli e condizionamenti degli arbitri nelle partite. Dirigenti di squadre famose pescati con le mani nel sacco attraverso delle intercettazioni telefoniche, come per "i furbetti del quartierino". Se non fosse per il rispetto che nutriamo per tante persone ingenue (tra i quali anche ragazzi e bambini) che credono in questo sport ci verrebbe da dire che si tratta dei soliti imbrogli tipici di uno sport che bisognerebbe evitare come la peste. Noi lo abbiamo già fatto da molto tempo. Siamo passati al rugby. Almeno nei campi della palla ovale c’è ancora del rispetto: nel calcio c’è solo volgarità, violenza e sopraffazione.

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