sabato 16 giugno 2007


TAV, matematica, ignoranza e malafede.

Finalmente il Presidente del Consiglio, l'ottimo Romano Prodi, ce l'ha fatta! E' riuscito a superare contemporaneamente le perplessità dei politici locali piemontesi e le contrarietà anti-TAV dei cittadini della Val Susa completando il capolavoro di avere messo tutti d'accordo. Il nuovo tracciato dei treni superveloci permetterà di costruire la linea ad alta velocità che ci permetterà di entrare nel corridoio dei veloci spostamenti europei. Questa la notizia. Cerchiamo di chiarire le opinioni che ne seguono. Delle due l'una: o la soluzione era dietro l'angolo e non si capisce perchè nessuno l'aveva intuita prima o qui c'è sotto qualcosa di losco. Totò diceva: "C'è del marcio in Danimarca", intendendo dire che ci sono i furbi che cercano di prendere in giro gli altri. E di questo si tratta. Sentite il furbetto Prodi cosa si è inventato. Il tracciato originario che ha fatto infuriare i cittadini della valle interessata era diritto (analogo a quello francese) come una spada occidentale (tipo quella dei quattro moschettieri), mentre quello di Prodi è curvo come quello di una durlindana islamica. Anzi, come due durlindane, una di seguito all'altra, rovesciate, in una forma sinusoidale che ci ricorda tanto, in trigonometria, la funzione seno di un angolo. A scuola, noi che abbiamo studiato la matematica, i professori ci hanno insegnato che la distanza minore fra due punti è una retta. Secondo la ipergeometria eptapartitica di Prodi, invece, il tracciato più corto è quello a forma ondulata di una S,come l'iniziale della parola Stupidata. Esistono aggettivi più volgari che iniziano per S, ma qui per noi si tratta più di Sopravvivenza di una coalizione che è già morta e defunta che di altro. Ahi! Poveri noi! Dov'è finita la decenza umana.

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