sabato 23 maggio 2009

In politica il destino è stato avaro con gli italiani.

Con tanti milanesi seri e in gamba che ci sono a Milano, possibile che al Paese sia toccato in mala sorte l'unico milanese sbagliato, cioè Silvio Berlusconi? E' o non è un sintomo di decadenza perenne dell'Italia la presenza di un Presidente del Consiglio nel posto di maggior potere che considera delinquenti i magistrati e che ha del Parlamento una concezione da piccolo dittatore populista sudamericano? E' accettabile un individuo come Silvio Berlusconi che è appoggiato politicamente dal Vaticano e che ha una vita privata al limite della scomunica, con divorzi ad abundantiam già esecutivi e in itinere? E' mai possibile che Egli consideri l'etica un particolare trascurabile nella vita degli uomini e dei politici e che abbia fatto approvare leggi ad personam che lo rendono un cittadino privilegiato rispetto agli altri? E' mai possibile che oggi, ancor più di ieri, Silvio Berlusconi abbia il controllo totale dei mezzi di informazione televisivi e se ne serve per aumentare ancora di più il suo potere politico, mostrando un gigantesco "conflitto di interessi" mai visto in nessun paese del mondo? E' accettabile che Berlusconi Silvio offenda in diretta televisiva il Capogruppo del maggior raggruppamento politico del Parlamento europeo chiamandolo Kapò davanti a tutte le rappresentanze politiche dell'Europa e poi a mente fredda non chieda scusa? Potremmo continuare ancora per molto a proporre domande che solo a leggerne una si rimarrebbe attoniti per la gravità dei fatti che gli si attribuiscono. Il nostro blog ha spazi limitati e, dunque, ci dobbiamo fermare qui. Sappia comunque il Nostro maleamato Presidente del Consiglio che la nostra non è un'avversione personale. Noi gli siamo contrari principalmente per motivi etici e morali. Noi non possiamo soffrire i furbetti del quartierino, soprattutto quando hanno il naso lungo alla Pinocchio, che dichiarano di essere cattolici ma che del cattolicesimo non hanno mai tenuto conto nè nella loro vita privata, nè nella loro azione politica. Divorzi pure dall'attuale moglie se lo desidera, ma poi vada a vivere in un convento francescano, lontano dal mondo e dagli agi. Ancora non se ne è accorto ma i veri guai per Lui devono ancora venire. E verranno soprattutto quando si accorgerà di avere avuto nella sua vita solo ... un pugno di mosche e null'altro. Mediti, mediti e .... si converta a una vita eticamente significativa. Glielo diciamo per il suo bene e lasci stare lo star system e le tante Noemi di passaggio, tanto non lo salveranno dal detto evangelico che per Lui è il più terribile che si possa immaginare: "è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada in Paradiso".

1 commento:

marco ha detto...

caro zeno certo berlusconi è un caso a parte,ma quale politico oggi potrebbe veramente andare in paradiso visto che non vedo alcun giorgio la pira in questo panorama

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