E’ ancora poco, eppure sembra che si stia muovendo qualcosa . Pare che la nostra richiesta sia stata ascoltata dal Vaticano. Naturalmente questo non significa che qualche Eminentissimo Cardinale ci abbia letti. Significa soltanto che si va per la strada giusta anche se, aggiungiamo noi, troppo lentamente. Ecco di cosa si tratta. In un nostro precedente post del 27 marzo 2010 avevamo detto a chiare lettere che il Vaticano avrebbe dovuto fare pulizia dei preti pedofili in modo efficace e appropriato. In particolare avevamo detto con chiarezza che non bastavano le dichiarazioni e gli stupori per la gravità delle accuse ma che era necessario consegnare “materialmente” gli autori dei reati alla magistratura per essere perseguiti. E abbiamo aggiunto anche che era necessaria una riforma del Codice canonico della Chiesa per evitare che in futuro si potessero riproporre simili casi. Bene. Adesso il portavoce del Vaticano padre Lombardi, nel riconoscere la nostra tesi auspica che «i colpevoli siano puniti sia dalle leggi penali e civili dei vari Stati, sia dalla Chiesa, indicando che dovranno essere seguite “procedure corrette” per la collaborazione tra Autorità ecclesiastiche e giurisdizioni statali». Due semplici osservazioni. E’ necessario che non venga insabbiato nulla e che ci siano prove chiare di collaborazione delle Autorità ecclesiastiche con le magistrature di tutti gli Stati nazionali. Per favore i furbi se ne stiano alla larga. Ma non basta, perché è necessario creare le premesse affinché i fattacci luciferini non si verifichino mai più. E’ dunque importante un’altra dichiarazione di intenti, volta a rassicurare i fedeli e la gente tutta, che preveda il cambiamento del Codice canonico nella parte che riguarda la procedura di accusa per i futuri preti pedofili che volessero continuare questa pratica demoniaca e pazzesca. Chi ben comincia è a metà dell’opera dice un vecchio adagio. Su, ancora uno sforzo e si potrà ricominciare a parlare di Verità dimenticando le Menzogne. Almeno speriamo.
sabato 10 aprile 2010
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