martedì 27 settembre 2011

Finalmente la Chiesa cattolica predica e razzola bene.

Tanto tuonò che piovve! Per dire che dopo tante belle e inconcludenti prediche finalmente sono venuti i fatti. E i fatti sono là che dichiarano in maniera eloquente che abbiamo un Presidente del Consiglio che deve dimettersi perché non possiede i requisiti politici e morali per rimanere seduto sulla sedia di Capo del Governo. La prolusione del Card. Bagnasco è, come si suole dire in questi casi, “carta che canta”, perché le cose dette da ultimo (da noi desiderate da anni) dal Presidente della C.E.I., sono chiarissime e pesantissime per i destinatari. Solo i sordi che non vogliono sentire possono dire che le parole del Presidente della C.E.I. non sono dirette a Silvio Berlusconi. In realtà il Capo della Chiesa cattolica italiana rimprovera a tutti i politici italiani che non si ispirano al bene comune, alla sobrietà della vita e non hanno timore della loro licenziosità, che è necessario che si facciano da parte. Oggi è una giornata epocale. Nessun cattolico che si dichiari seguace della Chiesa cattolica può far finta di niente: ne uscirebbe come sostenitore di Satana. I Presidenti del Consiglio (in verità solo Berlusconi) che non fanno gli interessi della nazione devono andarsene a casa. Speriamo che i cattolici italiani che sono impegnati in politica recepiscano il messaggio e attuino di conseguenza atteggiamenti coerenti con le parole del Capo della Chiesa cattolica in Italia. Berlusconi, per favore, si dedichi ai suoi processi. Ne ha di bisogno. E ... a casa i furbi con le loro cricche!

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