domenica 25 settembre 2011

Politica italiana screditata e paura della scienza.

Lo diciamo subito per evitare fraintendimenti: lo scopo di questo post è parlare male dei politici che ci governano che sono tutti a senso unico, cioè tutti contrari alla scienza e dediti alle conseguenze di questo furore antiscientifico. Basta fare il conto di quanti scienziati ci sono in Parlamento e confrontarli con quanti avvocati si trovano a fare i parlamentari. Una vera e propria vergogna nazionale. In subordine abbiamo anche l’obiettivo di ridicolizzare i Signori degli oroscopi che attualmente imperversano in Italia su tutti i media, in particolare nelle televisioni (ormai non c’è più differenza tra tv pubblica e privata; la Rai con i lacchè di regime filo berlusconiani che comandano al suo interno è adesso anche peggio di Mediaset). Facciamo un gioco divertente e intelligente. Prendiamo tre libri, li leggiamo uno dopo l’altro e facciamo la sintesi. Ciò che deduciamo rassomiglia più a un quarto libro o a nessuno dei tre? Di una cosa siamo sicuri: che se i tre libri parlano di scienza il quarto libro o la sintesi che non si riconosce nei tre precedenti conterranno sicuramente una avversione alla scienza in modo mostruoso. Il gioco sta tutto qua: tre libri che parlano male della scienza è facilissimo trovarli in libreria. In realtà abbondano su tutti i tavoli in bella vista. Basta scegliere un autore cattolico, uno scrittore filo berlusconiano e un intellettuale di centrodestra, ma anche uno di centrosinistra, tanto sono gli stessi. Ne esce fuori come risultato lo specchio dei nostri giorni. Un esempio? La brillante vita dei Signori degli oroscopi, per non parlare del caso del medico in pensione Di Bella, cioè di quel medico siciliano che aveva detto di aver trovato la miscela anticancro. Dunque i maghi degli oroscopi, osannati dalla critica televisiva, messi in cima agli interessi di qualunque rete televisiva, immancabili in un qualunque programma generalista di tutte le televisioni italiane: questi signori della predizione del futuro sono diventati indispensabili. Come mai? Semplice: lo vuole la società berlusconiana e lo impongono i vari Direttori delle reti tv. Perché? Perché la loro presenza allontana dalla mente dei telespettatori la possibilità di pensare con la propria testa, in modo critico e, dunque, li si abitua alla passività nelle scelte. Ci ricorda la famosa questione posta nell’800 dal Ministro dell’Istruzione russo allo Zar quando gli confidò che i giovani e la società russa, purtroppo, sapevano poco di Geometria. Lo Zar ci pensò su un po’ e poi disse al suo ministro che sì, si poteva insegnare la Geometria a scuola. Con una sola restrizione: che i teoremi non fossero dimostrati. Aggiungiamo che il credere negli oroscopi fa tendenza perché permette di far decidere agli altri la nostra vita e il nostro futuro. E gli "altri" sono i proprietari delle tv e dei settimanali patinati, quelli che privilegiano il pettegolezzo e le foto osè delle veline di turno. In pratica il berlusconismo oppiaceo televisivo sta sviluppando una specie differente di italiano: gente che non ha mai letto un libro senza figure e che si dedica a veleggiare nell’analfabetismo scientifico. La scuola, i giornali, le tv sono tutte concentrate a produrre una forma antiscientifica di vita. E la stessa Chiesa sta facendo la sua parte parlando ripetutamente male della scienza come se tutti i mali del nostro tempo dipendessero dalla scienza e non dai politici. Sopravviveremo? Forse si. Ma senza scienza vivremo sempre più male, perché il male non è nella scienza ma nelle decisioni dei politici. Sono questi ultimi che danneggiano la società. C’è un solo modo di rivitalizzare il razionalismo e il buon uso della ragione. Lo disse bene il filosofo Popper: “Non per ingenerare l’illusione che l’uomo sia un essere ragionevole. Per insegnare alla gente a fare buon uso della ragione, che è il dono più meraviglioso che abbiamo ricevuto dalla natura. Dobbiamo imparare a essere ragionevoli e modesti, perché come diceva Socrate, sappiamo a mala pena di non sapere. Chiunque si vanti di sapere più degli altri è un imbroglione”.

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