martedì 22 ottobre 2013

L’inutilità dei talk show politici.


Sono tutti da "buttare a mare". Non se ne salva uno solo. Nessun programma televisivo di questa serie ha mai avuto la capacità di incidere favorevolmente nella vita sociale e politica del Paese. Al contrario, fomenta passioni, pulsioni e odio per gli avversari politici. Ma andiamo per ordine. Le varie “Piazza Pulita”, “Servizio Pubblico”, “Porta a Porta”, “Ballarò”, “La Gabbia”, “Quinta Colonna”, “Virus”, “Matrix” e simili, sono tutte trasmissioni televisive inutili. Siamo dell’avviso che la nostra affermazione, detta così, può sembrare come minimo una provocazione. Eppure, se ci si ragiona su un attimo si comprenderà immediatamente che la nostra attenta definizione di inutilità ha molte ragioni da portare al suo attivo. Ragioniamoci su un momento. Supponiamo che un qualunque telespettatore che si interessa di un minimo di politica si sieda davanti alla Tv per ascoltare uno qualunque di questi pessimi talk show, condotti da uno qualunque dei soliti presentatori per lo più riccamente retribuito. Supponiamo altresì che questo signore si trovi nello “stato culturale A” che potrebbe essere sintetizzato così: “Segue la politica. Conosce le proposte politiche. E’ al corrente delle discussioni politiche tra le varie forze e i vari schieramenti in Parlamento”. Supponiamo, inoltre, che sia anti berlusconiano. Adesso gli facciamo trascorrere tutto il tempo, dall’inizio alla fine, a vedere uno di questi talk show. Domanda: alla fine della trasmissione, secondo voi, il signore avrà cambiato opinione? In altre parole: lo stesso telespettatore che prima si trovava nello “stato culturale A” dopo aver visto lo show sarà transitato nello “stato culturale B” diverso da A? E come conseguenza di questo cambiamento ha mutato opinione? Cioè, sarà diventato adesso filo berlusconiano? La risposta la sapete già. No. Mai. E’ rimasto tale e quale era prima. Si sarà potuto infervorare, avrà ascoltato le polemiche a nervi tesi, avrà visto le “solite facce” che propongono le stesse discussioni animose, con lo stesso antipatico tono di voce ma non avrà cambiato opinione. In ogni caso, alla fine, non ci sarà mai una conclusione del tipo: “ha ragione il mio avversario”. E subito dopo: “I suoi ragionamenti mi hanno convinto. Da oggi in poi non seguirò più in maniera acritica il partito di cui sono sostenitore e, se lo riterrò in futuro opportuno, addirittura voterò a favore di Berlusconi”. Ma la conferma più efficace della inutilità di queste trasmissioni è un’altra. Mai nessuna trasmissione del genere è riuscita a produrre un cambiamento di indirizzo in Parlamento. Mai è riuscita a influenzare l’iter di una legge, modificandola in senso più o meno favorevole di come la si pensava prima. Mai. Ecco perché queste trasmissioni sono inutili e costituiscono una colossale fonte di perdita di tempo. Purtroppo molti pensano che non sia così. Lasciamoglielo pensare. Noi invece prendiamo atto della loro inutilità e la prossima volta invece di perdere tempo ad ascoltare il Brunetta o lo Sgarbi o il D’Alema di turno leggiamoci un bel libro o andiamo a cinema o a teatro o ad ascoltare musica. Facciamo qualcosa di utile. Sicuramente il nostro spirito ci guadagnerà.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Bentornato tra noi !!
Avrà notato che nel nostro strano Paese dove i politici possono dire tutto ed il suo contrario senza tema d'essere , almeno, sbugiardati, nel nostro Paese ci sono più talk che capelli in testa a Berlusconi.
Dovrebbe essere un buon segno, significa che una nazione che ha a disposizione tanta informazione è ricca di cittadini informati , i quali sono attenti alle malefatte dei loro, cosiddetti, rappresentanti, eppure così non è, come giustamente lei sottolinea.
Saranno i trascorsi del vecchio secolo, la vecchia DC ed il vecchio PCI, oppure sono i residui dei secoli bui quando c'erano le divisioni tra guelfi e ghibellini.
Chissà.. malgrado la grande offerta restiamo sempre ancorati alle vecchie separazioni, guelfi e ghibellini, appunto.
Certo non tutta la colpa è nostra, anche se ripeto sempre lo è in parte maggioritaria, ma c'è anche una componente che viene dal tipo di informazione che riceviamo. Giornalisti che non hanno, sia chiaro, la statura anzi sono più azzeccagarbugli che giornalisti, come spiegare certe contraddizioni altrimenti ?
Non ero un suo fans ma rammento con nostalgia un certo Montanelli o Biagi o tanti altri che ora non mi vengono inmente al loro posto ci sono i supporter come Ferrara Belpietro Sallusti, pronti a smontare qualsiasi verità non sia gradita !
Ulteriore delusione l'ho avuta con Santoro non perchè non sia particolarmente attivo ma perchè il suo programma scende sempre più sul gossip e questo è, per me, inaccettabile.
Altro che " Bimbo è la stampa" di Bogart memoria !
Chiudo esclamando, meno male che c'è ancora la Gabanelli !!

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