sabato 26 ottobre 2013

Monarchia e slealisti.


Il reuccio di Arcore è tornato. In un solo colpo, come fanno i monarchi assoluti, ha cancellato un intero partito, il Pdl, prontamente sostituito con quello dal nome evocativo di grandi successi di Forza Italia. Ha azzerato tutte le cariche e ha dichiarato che Lui e solo Lui è il leader. Una prova di forza per far capire a tutti, lealisti e governativi o, se si vuole personalizzare, fittiani e alfaniani, che chi comanda è Silvio Berlusconi e nessun altro. Ha sospeso tutte le attività del Pdl e ha avocato a sè tutte le "responsabilità". Lui gli interessi, i suoi fortissimi interessi economici e finanziari, li ha sempre chiamati “responsabilità”. Ricordate la sua famosa discesa in campo del ’94, quando dichiarò enfaticamente che per “responsabilità” si assumeva “l’onere” di entrare in politica? Abbiamo visto che con questo genere di responsabilità l’amico ha centuplicato il suo patrimonio. Dunque, si torna a Forza Italia, simbolo e richiamo ardimentoso di successi. In realtà la mossa era obbligatoria perchè il continuare a non fare niente stava nuocendo all'immagine di un re azzoppato da una condanna definitiva che gli ha tolto smalto e lucidità. Cosa succederà adesso? La trama è la solita: triturerà i filogovernativi lentamente, li cucinerà allo spiedo e, con cinica vendetta, farà fare loro la stessa fine di Fini e di tutti coloro i quali sono stati da lui sfruttati, come la spremitura di un limone, e poi gettati nei rifiuti. Stavolta però il futuro non è roseo come prima. Intanto ha sulle spalle una condanna definitiva che presenta delle conseguenze che possono diventare nefaste. Rischiare di essere dichiarato decaduto dal Parlamento e diventare bersaglio di un facile arresto con le manette ai polsi da parte di un qualsiasi giudice “di borgata” è pericoloso. E poi non ha più la sponda cattolica delle Parrocchie e del Vicariato che gli garantivano la certezza del fiume di voti dei credenti e dei fedeli di S. Romana Chiesa. Adesso con papa Francesco i voti dei cattolici non sono più blindati. Continuerà a prenderne molti, ma non avrà più il monopolio. Il suo destino però non è ancora deciso. Dipenderà dal Pd e da colui che vincerà la sfida della segreteria del partito. Una larga vittoria di Renzi sarà per lui una vera fonte di guai. Una striminzita vittoria di Cuperlo sarebbe per lui un balsamo di lunga vita. Naturalmente per Cuperlo & Soci (Bersani e quanto rimasto del suo 66% di bersaniani delle precedenti primarie) è vero il contrario. Intanto i giornali di famiglia sono al lavoro per preparare qualche campagna di fango su Renzi. Staremo a vedere.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Nei giorni passati abbiamo potuto vedere sulle reti tv la inaugurazione della nova sede della "nuova Forza Italia" . E' evidente la ragione del virgolettato.
La persona che incedeva tronfia contornato dai suoi scudieri, o dovremo dire pretoriani, era sicura di se, della sua importanza, del suo potere.
Eppure questo signore, non virgoletto, è condannato da un tribunale della Repubblica per truffa allo Stato. Mi sono perduto qualcosa ? C' è stata la famosa amnistia ed io "semplice" cittadino "suddito, me la sono perduta ? Qualcosa c'è stato.... si chiama amnesia !
Quella che cerca in tutti i modi di farci credere che democrazia e diritto sono parole che , come i calzini, possono essere indossate da tutti.
Quella che, vedi la polemica con il Dott. Brutti Liberati, si è scatenata in queste ore, si è fatta allusione , dico allusione, al suo caso durante un discorso a Milano, e se avesse fatto riferimento diretto? Dio ce ne liberi, non si può fare allusione alla sacra maesta se non si vuole rischiare di cadere , appunto nel reato di lesione.
Ieri ho seguito la intervista di Fini, non mi schiero certo a destra ma almeno, vivaddio, c'è ancora qualcuno che osa dire cose giuste ! Ecco, la conclusione, il popolo di destra avrebbe, se lo volesse un suo rappresentante ma a quanto pare preferisce le dinastie, avanti Marina !

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