martedì 5 gennaio 2016

Sunniti e sciiti: non è più possibile far finta di nulla.


L'infinita lotta dei musulmani sciiti con quelli sunniti, che si uccidono in nome dello stesso Dio, mostra che c'è qualcosa che non funziona nelle faccende religiose dei due. Noi non crediamo che il profeta Muhammad abbia voluto che finisse così subito dopo la sua morte. Dunque “c’è un problema”.
Ci chiediamo come sia possibile che musulmani che adorano la stessa divinità e che credono nello stesso libro sacro, chiamato Corano, devastano e incendiano le moschee dell'altro, che sono la casa del loro stesso Dio? Qui c'è qualcosa di incomprensibile e che gli stessi musulmani dovrebbero chiarire prima di tutto a se stessi e poi alla comunità mondiale. Non è possibile accettare che ci si uccida reciprocamente nel nome dello stesso Dio. Ai nostri occhi ciò non ci appare normale.
Siamo a conoscenza di come cominciò la storia appena dopo la morte del Profeta Muhamad. Ma la storia non può continuare così per sempre, perché tutto quest'odio fra gli stessi credenti del Corano introducono come minimo delle domande sulla correttezza e sulla opportunità della tesi dello scontro che si nutre di una rivalità religiosa. Non è possibile concepire questo scontro come se si trattasse di una cosa normale, perché normale non è.
Non facciamo i finti tonti, anche perché l'avvenuta globalizzazione non può accettare che si introducano violenza e terrore laddove invece è necessario avere pace e lavoro per tutti. Uno scontro tribale fra due fazioni religiose non può far subire al resto del mondo violenza, guerra e distruzione. E’ chiaro? Insomma, non è più tollerabile questa vicenda.
Senza entrare nei dettagli, è giunto il momento che si faccia intendere ‘a suocera e a nuora’ che nel 2016 non è più possibile continuare a fare la guerra per un motivo esclusivamente religioso. Certo, non è facile trovare ricette per risolvere la questione ma qualcuno deve intervenire. Non è possibile che una decina di Stati arabi, cinque sunniti e cinque sciiti, si possano permettere di creare guerre distruttive imponendo al resto della comunità mondiale dei 200 Stati aderenti all’ONU di subire le conseguenze. Ma l'ONU che ci sta a fare se non interviene? Non è ammissibile che cento milioni di musulmani sunniti litighino facendosi la guerra con altri cento milioni di musulmani sciiti mettendo in crisi il resto dell'umanità che è formata da circa sette miliardi di persone. L'ONU intervenga e metta intorno a un tavolo i capi di questi governi imponendo loro che queste questioni si possono e di devono risolvere in pace, col confronto delle idee, con calma, facendo uscire dalle loro dispute la violenza.
In Europa è stato fatto. Nessun cattolico o ortodosso che prega lo stesso Dio oggi metterebbe bombe in chiese o ambasciate per motivi religiosi. Ma stiamo scherzando? Non bastano quei pazzi e furiosi assassini del presunto califfato a uccidere gli innocenti e noi continuiamo a far finta di niente?

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