mercoledì 19 ottobre 2016

L’Unesco e la risoluzione del litigio israelo-palestinese.


Il titolo di questo post è chiaro: ci sono due paesi che tengono in ostaggio la politica estera internazionale. Questi due paesi sono Israele e la Palestina. Puntualmente, ogni volta che decidono di litigare scelgono un tema, si buttano a capofitto infischiandosene delle conseguenze e ci riescono benissimo. L’ultima è di ieri. L’Unesco ha preso la decisione di definire patrimonio culturale una certa zona storico-religiosa di Gerusalemme Est senza citarla nella lingua ebraica. Tutto qui. Leggendo i giornali si trovano due interpretazioni talmente differenti da rimanere sbigottiti. Noi non vogliamo entrare in una diatriba che è funzionale alla polemica esistente in entrambi i paesi. Punto. Nessuno può impedire la nostra libertà e quella di tutti i cittadini del mondo a rifiutarsi di essere impelagati in un conflitto che entrambi i contendenti, in modo disonesto, non vogliono affrontare e risolvere. A nostro giudizio sta tutto qui il problema: questi due paesi tengono in ostaggio l’intero pianeta costringendo tutti i paesi a schierarsi da una parte o dall’altra. Nel mentre è corretto chiedere “chi è contro chi” è totalmente scorretto chiedere la stessa cosa quando entrambi hanno deciso di non fare intenzionalmente la pace. E ciò è confermato dalle dichiarazioni di ieri che lo fanno capire senza ombra di dubbio. La risoluzione è “anti-Israele” dice l’uno. No risponde l’altro: è una dichiarazione “pro-Palestina”. E così prendono in giro non solo tutti i cittadini del mondo ma anche la loro intelligenza perché non si rendono conto che la loro guerra è un insulto alla Pace e alla ragione umana. Le loro dichiarazioni sono piene di bugie perché entrambi alterano la verità: essi non vogliono la pace perché non hanno fiducia in se stessi e negli altri. Questa è la tremenda e agghiacciante verità che emerge osservando i loro comportamenti. Volete un esempio di questa amara verità? Basterebbe indire un referendum consultivo in entrambi i paesi con la domanda: volete che tra Israele e Palestina “scoppi” la pace? Ebbene siamo dell’opinione che la stragrande maggioranza direbbe no. Assolutamente no! Le sistematiche liti da cortile sono inaccettabili al mondo in quanto rendono l’Onu e l’Unesco che è una sua emanazione ostaggio della loro mentalità di persone inadeguate e litigiose. Portano poi ricadute negative perché coinvolgono come è avvenuto tragicamente in passato anche le vite di ostaggi che non hanno colpe e diventano vittime inermi e innocenti della loro collera. In poche parole sono stolti che credono di avere ragione. E dire che sarebbe facilissimo risolvere tutti i loro problemi in maniera rapida e indolore. Basterebbe un po’ di fiducia, un pizzico di generosità e una robusta dose di disponibilità per perseguire - con una attività educativa entusiasmante in grado di renderli amici oltrechè concittadini di uno stesso grande paese, entusiasti di vivere insieme in modo pacifico e gioioso – la pace, quella vera non quella fasulla alla quale attualmente si appellano. Invece per colpa di questo conflitto e dei testardi e inaffidabili politici di entrambi i due paesi che li dirigono, il mondo ha subito, subisce e purtroppo subirà ancora in futuro altre conseguenze nefaste. Lo diciamo con preoccupazione ma anche a chiare lettere: i due contendenti sono responsabili al 50% delle loro liti e e delle loro guerre. Nessuno dei due ha il 100% di ragioni [vedi precedente post]. È una vergogna che non esista un Ente internazionale che li colpisse duramente con delle dure sanzioni per questa squallida vicenda di tenere in ostaggio il mondo intero e di umiliare la ragione umana.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Gli unici che hanno tentato di affrontare il problema , pragmaticamente, o sono morti, di morte naturale, con tutti i dubbi che sono seguiti o sono stati uccisi. Questo significa che tutto congiura a che la soluzione non venga mai trovata. Eppure come lei giustamente rileva, questa è, paradossalmente, la madre dei problemi, la prosecuzione della guerra fredda quella geopolitica che negli anni d'oro, per chi speculava, portava tante soddisfazioni. Oggi si è spostata in Siria il braccio di ferro ca cui assistiamo ne è la prova, sempre e solo sfere di influenza, sempre e solo morti per questo, sempre e solo stanze segrete in cui si decidono le sorti di popoli e di nazioni.
Sarebbe parziale e certamente partigiano un tentativo di spiegazione, non possiamo farlo siamo accecati dalla nostra collocazione, questa è semplice ma brutale, sei pro o contro? Si dovrebbero, per miracolo che si sa non avviene mai, prendere tutti i responsabili, quelli politici e non, metterli sul campo di battaglia e dire, finalmente, ora scannatevi tra di voi, in nome del Dio in cui ciascuno di voi crede, , nel nome di una superiorità razziale in cui ciascuno di voi crede, nel nome della più semplice delle giustizie, ammazzatevi tra voi!

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