sabato 10 maggio 2003

Non se ne può più.

Diciamolo chiaramente: non se ne puo' più. Per favore, smettetela. Vi prego, cambiate. Non si possono più digerire, ogni giorno, informazioni alla radio e alla TV, sui giornali e in internet sulle solite litanie di "Berlusconi vs Giustizia" e della "Giustizia vs Berlusconi". Di Giudici che processano Berlusconi e lo condannano ancora prima di processarlo, di politici berlusconiani che assolvono Berlusconi ancor prima che il processo giunga a conclusione. Di un centro-sinistra che dice che se Berlusconi non viene condannato immediatamente il Diritto e la Costituzione vengono violati e di un centro-destra che dice specularmente che se Berlusconi viene condannato la Costituzione e il Diritto vengono violati. Non se ne puo' più neanche di un sindacato, come la CGIL, che invece di interessarsi dei diritti concreti dei lavoratori, violati quotidianamente dai vari Ministri del Governo Berlusconi in provvedimenti che annullano precedenti impegni (questa volta "veri" e non "virtuali" diritti violati, come l'impegno al pagamento del buono pasto agli statali che sono costretti a rimanere in Ufficio per ragioni di servizio il pomeriggio, oppure l'impegno di un rimborso di 42 euro agli insegnanti per le spese di acquisto annuali di libri) non trova di meglio che interessarsi quasi esclusivamente al Referendum sull'articolo 18. Insomma, non se ne puo' più. E' possibile poter vivere in un paese normale in cui sulla stampa e la televisione si parli e si discuta di cose serie che interessano il Paese? Che male hanno fatto i cittadini italiani che non si sentono appartenere nè alle idee illiberali e rissose di una sinistra sempre più lontana dalla ragione, nè alle idee anarchiche e tornacontiste di una destra sempre più distante dall'intelligenza moderata e riformatrice che sarebbe necessaria in questi casi, che sono costretti a vergognarsi di vivere in un paese in cui la serietà è stata sacrificata sull'altare della rissa e della faziosità? Forse nessuno sta comprendendo bene che ci stiamo incamminando sempre più verso una crisi istituzionale epocale dalle conseguenze imprevedibili. Sarebbe logico che sia il Governo, sia l'Opposizione si assumessero la responsabilità di finirla una volta per tutte con questi teatrini e iniziassero, finalmente, a lavorare per il Paese e non per loro stessi. E' troppo?

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