domenica 4 maggio 2003

A proposito del nodo giustizia-politica.

Da più parti va di moda prendere posizione sugli eventi che si sono verificati in questo ultimo decennio della vita pubblica italiana. Mi riferisco in primo luogo al periodo 1992-93 quando alcune inchieste giudiziarie misero fuori gioco una parte dell'intero sistema politico italiano e, in secondo luogo, al periodo attuale 2002-03 quando altre inchieste giudiziarie stanno creando serie conseguenze ad un'altra parte del sistema politico italiano.
Voglio essere chiaro a costo di essere esageratamente schematico. Comunque vada a finire questa vicenda, una cosa non si potrà nascondere: entrambi i sostenitori dei due schieramenti non hanno nulla di cui essere orgogliosi. Tutt'altro. Io al loro posto sarei rosso di vergogna per questa ennesima e sistematica figuraccia che entrambi gli schieramenti stanno facendo fare al Paese sulla scena internazionale. L'aspetto più grave della faccenda, comunque, non è che entrambi siano immersi fino al collo su un tema delicato com'è quello della giustizia ma che tutte e due non si rendano conto di come è vergognoso per il Paese essere trascinati a forza in una "querelle" di cui non se ne sente il bisogno e che non possono non arrivare che solo danni all'immagine della Repubblica. Diciamo la verità, entrambe le posizioni sostenute dai vari leader sia di sinistra, sia di destra sono vergognose, perchè sostengono gli interessi di parte che sono interessi di partito o di schieramento e non interessi del Paese. E' vergognoso che la sinistra si interstardisca nel sostenere che nel periodo 92-93 non si siano verificati squallidi e faziosi interventi della magistratura a favore di una parte e contro l'altra del sistema politico. Cosi' come è altrettanto vergognoso che la destra si interstardisca nel sostenere che i vari imputati eccellenti che in questo periodo soffrono o di sentenze di tribunali o di processi siano degli agnellini. Come se qui, come diceva Toto', siamo tutti fessi ad accettare la tesi che un avvocato venga retribuito per una vicenda giudiziaria una sola volta nella vita con una parcella di appena "13 milioni di euro". Incredibile! La sfacciataggine di certi personaggi a tentare di prenderci in giro fino a questo punto è immensa! Penso proprio che l'attuale sia uno dei peggiori periodi della vita della Repubblica Italiana!
Dov'è finita quella politica intelligente, non urlata, discreta e moderata dei vari Spadolini e Ugo La Malfa? Altre figure, certamente meno limpide e intelligenti di quelle dei due grandi politici prima ricordati, si pavoneggiano attualmente nell'agone politico italiano. Si tratta di una sinistra becera e violenta, che non sa fare altro se non inutili girotondi e di una destra furbesca e scorretta che scorazza con tracotanza e cafonaggine. Che figura. Aiuto!

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