martedì 2 settembre 2003

La patente a punti e gli italiani.

Da quando è stata introdotta la patente a punti ed inasprite le sanzioni contro i furbi per i comportamenti scorretti nella guida
di un'automobile, anche i sassi si sono resi conto che la sicurezza nella guida è migliorata molto. Si calcola che saranno migliaia le vite umane salvate dalla morte dopo l'introduzione del provvedimento approvato dal Parlamento. In piu', si valuta positivamente la diminuzione degli incidenti stradali che fara' risparmiare tutti, automobilisti e assicurazioni. Dunque, tutto bene? Non proprio. Se fermiamo la nostra attenzione su questo solo fatto direi di si! Ma se volgiamo lo sguardo ad altri settori importanti della vita sociale del paese, allora mi sento di dire che le cose non vanno proprio bene. E' necessario riconoscere al Parlamento il merito di avere legiferato bene in questo settore. Ricordo ai distratti, tuttavia, che la vita di una nazione non e' costituta solo di patenti automobilistiche. Vi e' molto di piu'. Esistono tanti altri settori che meriterebbero leggi analoghe se non piu' severe. Per esempio perche' non si introduce una patente a punti nel campo dei reati contro il patrimonio? E perche' no, anche nel campo del tifo calcistico, che rappresenta uno degli aspetti piu' delicati della sicurezza pubblica, in cui la violenza negli stadi assume aspetti di inaudita' gravita'? E, più in generale, nel settore del commercio che ne dite? Insomma, perche' nel campo automobilistico si e in altri settori, altrettanto importanti, no? Si potrebbe pensare, per esempio, di togliere 15 punti a quel commerciante disonesto che vende prodotti scaduti; oppure 5 punti se omette di inserire la provenienza di un prodotto esposto sul banco o nella vetrina del suo negozio. E ancora, 20 punti con il ritiro della licenza se il barista di un esercizio alimentare da' a un cliente un bicchiere d'acqua contenente prodotti chimici nocivi in grado di avvelenare una persona. In questo modo in un solo colpo si toglierebbe a questa gentaglia, che vive sulle difficoltà altrui, la possibilità di nuocere. E si potrebbe continuare ancora con altri 20 punti e conseguente impedimento a frequentare gli stadi calcistici al tifoso che porta allo stadio un oggetto contundente in grado di produrre offese agli altri, e cosi' via.Io credo che l'arma della patente a punti sia un ottimo deterrente per migliorare la vita nel nostro paese degli italiani. In genere, un italiano controllato da chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza della popolazione, è un coniglio. Se finora ha nuociuto alla gente è perchè gli è stato permesso da leggi legaliste e perdoniste a continuare a offendere gli altri. Dubito però che i tratti caratteristici di questo popolo potranno cambiare in meglio.

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