venerdì 18 marzo 2011

Ieri l’anniversario dell’Unità d’Italia, oggi a ciascuno ciò che merita.

150 anni fa iniziò quella magnifica avventura chiamata Italia. A cominciare da Dante per finire con Benigni c’è una quantità smisurata di ragioni per augurarle “buon compleanno”. Solo i cialtroni e gli ingrati potrebbero volerle male. E purtroppo questi Caini esistono e sono anche numerosi. Si trovano al nord col nome di leghisti e di sudtirolesi e anche al sud col nome di neo-borboni e leghe sudiste varie. Parliamo dei leghisti perché rappresentano bene l’intero movimento. In fondo sono tutti uguali. Li anima lo stesso principio basato sull’idea di un’area geografica che li rende diversi dagli altri. In verità si tratta di razzisti che non hanno la più pallida idea dei concetti di fondo della rivoluzione francese: Liberté, Égalité, Fraternité. Si sono inventati un’area geografica che non esiste, chiamata “Padania”, sventolano un fazzoletto verde e con le loro provocazioni giocano alla secessione. Vogliamo chiamare le cose con il loro nome e chiarire chi sono questi sbruffoni. Si tratta di parassiti della politica che sfruttano a proprio piacimento il potere che sono riusciti a ritagliarsi tra le pieghe del peggior berlusconismo per ingrassare a spese dell’Italia tutta. Come sfruttatori sono bravi e nel potere politico berlusconiano ci vivono bene e si divertono, cagionando ripetute offese al sentimento nazionale. Hanno venduto la loro dignità per avere da Berlusconi il piatto di lenticchie del federalismo cosiddetto “municipale”, che in realtà è una forma di egoismo bigotto per gente dalle vedute ristrette che vede solo il proprio orticello. In verità sono dei ricattatori che fanno sopravvivere un governo condotto dal peggior Presidente del Consiglio da 150 anni in qua per avere fette di potere sempre più ampie e sguazzarci dentro. Pretendono incarichi lucrosi, presidenze di banche e di enti importanti per ingozzarsi di potere e di prebende. Mal per loro che nonostante tutto l’Italia è nel cuore di milioni di italiani. E, si badi bene, non perché essa sia un paese di onesti, dove la politica vola alta e in Parlamento si realizzano leggi dal contenuto ricco di valori. Al contrario, molti parlamentari si vendono al più ricco (v. Berlusconi) come hanno fatto da lustri i leghisti. In questa Nazione purtroppo pullulano i delinquenti e gli affaristi con la connivenza del partito di Bossi che fa finta di nulla. La storia giudicherà tutti per quello che realmente sono: una masnada di birbanti e di Bertoldi che hanno trovato l’albero della cuccagna fornendo i loro voti a costi altissimi per la Nazione. Come contraltare al leghismo ci ha fatto piacere la posizione assunta dalla Chiesa cattolica nella ricorrenza dell’Unità d’Italia. Raramente avevamo visto la Chiesa assumere una posizione così coraggiosa, trasparente e coesa con lo spirito della popolazione e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalle belle parole del Presidente della Cei, il Cardinale Bagnasco, che ha riconosciuto che l’Unità d’Italia è un valore per tutti, anche per la Chiesa che partecipa alla festa con spirito di grande solidarietà con le Istituzione repubblicane. Siamo contenti per queste belle parole. Se la Chiesa valorizzasse di più il coraggio della denuncia e osasse di più nel bollare come caproni chi favorisce l’interesse privato contro il bene pubblico siamo sicuri che il suo messaggio pastorale della ricerca del bene ne uscirebbe più forte.

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