venerdì 4 marzo 2011

Coraggio e verità.

Nella società italiana la politica è diventata palesemente distruttiva e non costruisce assolutamente nulla. In un paese normale alle elezioni successive l’elettorato avrebbe punito la maggioranza che ha governato mandandola all’opposizione. In Italia le cose non vanno in modo normale perché questo paese è anormale. C’è un libro che spiega le ragioni per cui gli italiani sono il popolo che dimostrano di essere. “Servili, bugiardi, fragili, opportunisti: il mondo continua a osservarci stupito e a chiedersi donde provengano, negli italiani, tante riprovevoli inclinazioni, tanta superficialità etica e tanta mancanza di senso di responsabilità”. Lo dice Ermanno Rea nel libro: La fabbrica dell’obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani, Feltrinelli, 2011. Purtroppo, l’Italia di oggi non è un paese libero perché vi è un Presidente del Consiglio che la governa in modo inaccettabile, violando la Costituzione con la sua ostinata guerra contro la magistratura. Dunque, è necessario dire le cose come stanno, parlandone con chiarezza e chiamando le cose con il loro proprio nome. Gesù, in un brano del Vangelo, disse: “che la tua risposta sia si si, no no”, alludendo al fatto che non è accettabile in questa emergenza nazionale dare risposte ambigue per non fare torto a chi comanda. Noi, liberi di pensare con la nostra testa, vogliamo affrontare con normalità la questione della verità e dire la nostra. Viviamo in un periodo di emergenza valoriale, che trova la sua debolezza in una comunicazione ignobile e inaccettabile. Si tratta di una vera e propria emergenza morale prima ancora che educativa che è necessario denunciare. La società berlusconiana ha prodotto solo modelli negativi degradati i cui elementi deteriori sono da individuare nei seguenti aspetti:
- comportamenti immorali nella vita pubblica e privata degli italiani che contano;
- stampa che ormai pratica l’omertà verso le notizie non gradite e la manipolazione delle informazioni;
- immoralità dei comportamenti dei politici;
- valorizzazione degli istinti di disonestà e depravazione, di forza, di furbizia e di egoismo individuale;
- sfascio morale della nazione che è arrivata a un passo dalla disgregazione per mancanza di etica;
- sistematica trasformazione della verità in servilismo;
- vuoto di potere basato sulla falsità e sull’odio dell’avversario,
- attrazione irresistibile degli italiani verso modelli di corruzione basati sulla percezione dell’immunità;
- degrado morale di un popolo che vede solo programmi televisivi ignobili, rissosi e indecenti;
- attività predatorie di soggetti privati e dei pubblici amministratori nei confronti della Pubblica Amministrazione e dell’Erario;
- decadenza della chiesa cattolica con vescovi ciechi, muti e afoni che non vedono la triste realtà nella quale è caduta l’Italia e non esitano a sostenere un governo dichiaratamente immorale e senza etica;
- forze dell’ordine che rapinano, rubano, truffano, stuprano e spacciano;
- legalità e fondamenti etici ormai alla deriva totale, ecc.
E potremmo continuare ancora per centinaia di righe nel sostenere la tesi di un paese alla deriva che ha perduto bussola e obiettivi di largo respiro culturale ed etico. C’è solo da vergognarsi di appartenere a un paese in cui il Capo del governo è un uomo immorale, indagato dalla magistratura per reati gravi, che è stato eletto dalla maggioranza degli italiani i quali continuano ad essere ancora attratti dal suo potere. Questi italiani, che sono ancora la maggioranza, sono tutti appartenenti a tre blocchi sociali: i cattolici, il sottobosco dei politici corrotti con le loro famiglie tribali e il blocco leghista del nord che ha venduto anima ed etica per un piatto di lenticchie. Questa è la vera vergogna dell’Italia di oggi.

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