venerdì 25 marzo 2011

Italiani immorali o immoralità italiana?

E’ semplicemente indecente quanto il cittadino italiano di oggi sia diventato immorale e corrotto. Si contano sulle dita della mano le poche persone che hanno responsabilità politiche e amministrative che si possono identificare come oneste. Una di queste è il Presidente della Repubblica Napolitano che sta solo limitando i danni e che fra poco, o per ragioni di salute o perché gli scade il mandato, non sarà più in grado di bloccare le tante iene dei disonesti pronte per sbranare ciò che è rimasto dopo lo spolpamento delle finanze della Repubblica da parte delle cricche politiche di centro-destra e di centro-sinistra. Ormai è una guerra perduta quella di sperare di modificare il DNA degli italiani per renderli più disponibili all’impegno morale onde operare nel proprio campo, pubblico o privato, con onestà e rettitudine. Siamo proprio allo sfascio totale nel campo dell’etica. Ci chiediamo come mai, nonostante il progresso scientifico ed economico mondiale che ha portato benessere a decine di milioni di italiani, i cittadini del Bel Paese si sono trasformati quasi tutti in ladri, mariuoli, mascalzoni, criminali, predatori, ricattatori, usurai, depravati, licenziosi, disonesti, frodatori, cinici e ammazza valori? Delle due l’una: o è colpa del progresso (scienza, economia, finanza, ecc..) ma in tal caso non si spiega come altri popoli abbiano mostrato e continuano a mostrare un livello di civiltà da noi sconosciuto, oppure è colpa della inettitudine dei nostri politici che hanno permesso e, ancor più, incoraggiato i cittadini di questa nazione a delinquere in modo irresponsabile, imbrogliando il prossimo e le autorità preposte al controllo. Indovinate quelle delle due risposte è quella giusta. In tutto questo c’è poi il fallimento della pastorale della Chiesa cattolica, che nonostante fosse stata messa nelle condizioni politiche, economiche e legislative ideali per far crescere il senso morale, oltre che religioso del popolo, ha clamorosamente fallito. Che ce ne facciamo di un cattolicesimo che ha molti fedeli che vanno la domenica a messa quando poi appena escono dalla chiesa diventano dei mostri dell’etica e vanno direttamente a peccare con sistematicità e scientificità?

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