sabato 9 aprile 2011

E se fosse tutta una questione di tifo di calcio?

Su Berlusconi e la sua attività di Presidente del Consiglio abbiamo esaurito gli aggettivi biasimevoli. Non ce ne sono rimasti più e non ci sentiamo di ripeterci. Nel frattempo il comico è ancora là. Il suo massimo desiderio, si sa, è quello di far ridere: con barzellette, con complimenti alle donne in grado di fare il “bunga bunga” e con la partecipazione alle sue serate di divertimento a base di mandolini, cantanti napoletani e immoralità varie a pagamento. Eppure, per i sostenitori del suo governo Berlusconi è considerato un eroe. Nella sua rozzezza culturale e nel suo cattivo gusto Berlusconi incarna il prototipo della più autentica italianità. Tra pizza e mandolino lo vediamo bene nel recitare da protagonista in mediocri film sui latin lovers italiani. Eppure nella sua sciocca amenità fa pena vedere quest’uomo che avrebbe potuto diventare una icona storica e politica dell’Italia moderna e invece si è trasformato in una macchietta dalla disarmante comicità. Il cosiddetto “uomo della Provvidenza”, utile e indispensabile come Mussolini, è il vero scandalo dell’Italia contemporanea. Circondato da personaggi che si considerano sudditi, come lui poco sensibili all’etica e sempre pronti ad accettare senza fiatare la sottomissione e la rinuncia ad ogni forma di autonomia di pensiero, Berlusconi è unico nel suo genere. E’ riuscito a far diventare muti e sordi nientemeno che gli Eccellentissimi et Reverendissimi Cardinali di Santa Madre Chiesa Cattolica in relazione non tanto alle qualità dei giocatori di calcio della sua squadra meneghina ma a fatti fondanti la religione cattolica. Che ne pensate di un uomo politico tutto dedito a peccare da protagonista in modo ripetitivo nel tempo? Lo abbiamo scoperto come spergiuro, pluridivorziato, Robin Hood all’incontrario, licenzioso, attentatore alla moralità pubblica, produttore di leggi contro gli operai e gli impiegati e recidivo nelle promesse non mantenute. A questo punto siamo autorizzati a pensare che il silenzio assordante della Chiesa cattolica contro il suo modo immorale di governare e di vivere la sua vita pubblica sia dovuto al fatto che i Nobilissimi et Eccellentissimi Cardinali sono tifosi accaniti del Milan. Sarà vero?

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